" Ovunque io sarò, raggiungerò i tuoi passi, io ci sarò."

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Mattia ed Emma si erano allontanati abbastanza, erano in un posto isolato e decisero di fermarsi.
Parcheggiarono la macchina in un viale stretto.
Mattia si girò verso Emma: "Scendiamo? Tanto è tardi e non c'è nessuno.."
Emma fece un sospiro: "Mh hum." E scesero.

Mattia appoggiandosi al muro: "Allora? Che ci fai qui?"
Emma si appoggiò accanto a Mattia: "Niente Brì, sto a mezz'ora da qui con Fra e allora ho pensato di venire a fare un giro per dare un'occhiata. Tutto qui."
Mattia la guardò sorridendo: "Pure io avevo voglia di vederti"
Emma: "Non ho detto che avevo voglia di vederti. Ho detto che sono passata solo per dar.." Cercò di mentire ancora. Mattia si appoggiò con le mani al muro davanti a lei, immobilizzandola, poi la guardò dritta negli occhi. Il respiro di Emma si fece corto e le pizzicavano gli occhi, avendolo così vicino.
Emma deglutì e continuò: "..a-a dare un'occhiata."
Mattia: "Perché non mi scrivi ne cerchi più?"
Emma: "Tu mi hai dimenticata. Ora tocca a me." Gli disse, girando la testa, seria mentre le gambe e la voce le tremavano.
Mattia fece una piccola risata, che spiazzò Emma. Come poteva essere così cinico e insensibile?!

Mattia si avvicinò ancora di più ad Emma e le sussurrò all'orecchio: "Me stai dicendo che credi veramente che io possa riuscire a dimenticarti?"
Emma si allontanò da lui scostandolo e facendo un passo in avanti: "Tu riesci ad andare avanti.. Quindi si, sei decisamente a buon punto.."
Matti si girò verso di lei e alzò la voce: "Bhe forse ce sto provando.. Ma solo perché me sento na merda pe aver detto Ti amo Emma mentre in teoria... Stavo a letto co Ludovica." Abbassò lo sguardo per la vergogna e si passò una mano tra i capelli.
Emma era incredula: "Cos- che.. Che cosa hai detto scusa?"
Mattia: "Emma hai capito bene. Nun me fa ripetere che me sento ancora uno schifo. Per fortuna era ubriaca e non se ricorda."

Emma rimase in silenzio e si appoggiò al muro di fronte a quello dove si era appena appoggiato Matti guardando nel vuoto.

Mattia: "Ascolta, so du mesi e mezzo che andiamo avanti così. Mo nun ce la faccio più."
Emma: "Nemmeno io. Mi dispiace non dovevo venire oggi non so perché l'ho fatto. Però sta volta ti giuro che me ne vado e non mi vedrai ne sentirai mai più, davvero. Dai andiamo ti riporto là e poi basta per sempre sta volta."
Stava per andare verso la macchina ma Mattia la fermò ancora e la tirò verso di se.
Mattia: "No, non hai capito. Proviamoci, ti prego."
Emma: "A fare che?"
Mattia: "A stare insieme. Te prego nun possiamo andare avanti così per sempre! Proviamo e se poi andrà male ce ne faremo una ragione. Almeno ci sarà un cazzo di motivo valido per cui non potrò stare con te. Non me ne frega niente se poi quando si verrà a sapere diranno che sono un raccomandato e cazzate varie. Non me ne frega niente. Adesso voglio solo provare ad essere felice per davvero. Preferisco litigare ogni secondo con te che fare l'amore con qualsiasi altra."
Emma era rimasta senza parole.
Mattia: "Allora? Cosa facciamo? Ci proviamo? Daje dimmi di si Mimma Memmaaa!" Le diede un bacio sul collo.
Mattia: "Ti prego!" Con la voce da bambino.
Un altro bacio sul collo. "Ti giuro che ti tratto come una regina." Emma sorrise. Un altro bacio sulla gancia. "Te piace farte pregà eh?" Disse ridendo.
Emma sorrise: "Mmh.. Fose un po' sì mi piace.." Ridendo.
Mattia l'appoggiò contro il muro e iniziò a farle solletico: "Ah te piace? Te piace pure er solletico no?"
Emma: "No dai Mattì bastaa! Ti pregoo!"
Mattia si bloccò ridendo per poi tornare serio e guardarla dritto negli occhi: "Allora lo prendo come un si? Ci proviamo?"
Emma: "Se ti dico di si promettimi che non soffiremo mai più come in questo mesi.. Litigheremo, ci vorremo scannare, ci insulteremo, rimarremo nelle nostre posizioni perché siamo tutti e due troppo orgogliosi. Lo sai che succederà tantissime volte. Ma poi promettimi che ci ritroveremo in un abbraccio e in un perdonami, sono una merda e lo sai.
Giurami che faremo sempre pace, che ritornerai a farmi il solletico, a chiamarmi Mimma Memma e a baciarmi. Giurami che riusciremo a capirci e a stare insieme, sempre."
Matti si fiondò sulle sue labbra e si prese la sua bocca baciandola con foga e stringendola forte.
Allora erano ancora vivi. Il cuore era ancora in grado di battere così. Le gambe erano ancora in grado di sciogliersi e lo stomaco sapeva ancora tremare per un bacio. Continuarono ad assaporarsi, a stringersi e a sfiorarsi.
Si sentivano andare a fuoco, si sentivano felici, finalmente dopo tanto erano di nuovo l'una tra le braccia dell'altro.
Mattia si allontanò di poco dalla bocca di Emma e le sussurrò: "Ci riusciremo Emma, vedrai."
Lei sorrise e lo ribaciò con passione, per poi staccarsi di nuovo.
Emma: "Mattia dai, dobbiamo tornare."
Mattia sussurrò un "Mh hum" e iniziò a baciarle il collo.
Emma gli mise una mano sul petto per allontanarlo e guardarlo negli occhi: "Mattia devi tornare in Hotel. Ludovica ti starà aspettando"
Mattia: "Cazzo, Ludovica.. Va bene andiamo però ci vedamo presto, vè?"
Emma rispose positivamente con la testa, gli sorrise e gli stampò un ultimo bacio prima di salire entrambi sulla macchina e tornare a Piazzale Roma.
Arrivati Mattia si avvicinò per baciarla ma lei lo bloccò.
Emma: "Fermo"
Mattia: "Che c'è?"
Emma: "Ci possono vedere"
Mattia: "Daje Emma che te frega!"
Emma: "Matti dobbiamo fare con calma, quindi prima lasciamo Fabio e Ludovia, dopo prima di uscire allo scoperto totalmente lasciamo passare un altro po' di tempo. Sia per consolidare il nostro rapporto, sia per rispetto verso loro due.
So come ci si sente, non è bello e non se lo meritano."
Mattia: "Va bene però un bacio lo voglio comunque. Nun ce vedono! Guarda nun c'è nessuno!"
Emma sorrise e si avvicinò per baciarlo.
Si salutarono poi Emma tornò a casa e Mattia in albergo, che era a pochi passi da lì.

Matti bussò e Ludovica corse ad aprirgli.
Ludo: "Dove cazzo eri finito? Ero preoccupatissima! Non rispondevi nemmeno al cellulare!"
Mattia: "Tranquilla sto bene, è che stavo pensando e ho perso la cognizione del tempo. Avevo il cellulare con il silenzioso. Mi dispiace non volevo farti preoccupare."
Ludo lo abbracciò: "L'importante è che stai bene."

Emma arrivò a casa verso l'1:30 quindi cercò di fare il meno rumore possibile.
Ma fu iniutile perché Fra le corse in contro preoccupata abbracciandola "Mi hai fatto morire di paura. Dove cazzo sei stata?!"
Emma le sorrise: "Franci tranquilla sto bene! Avevo il cellulare scarico e non ti ho potuta avvisare."
Fra la scrutò attentamente: "Che è successo? Cos'è quella strana luce che hai negli occhi?"
Emma sorrise ancora e appoggiò la borsa sul suo letto, poi si mise seduta e guardò ridendo Francesca che era spaesata.

Fra si sedette accanto a lei: "Adesso mi racconti tutto quello che avete combinato tu e quel cretino di Briga."
Emma rise e iniziò a raccontarle tutto.

Mattia Briga ed Emma Brown- Sarò libera❤️⚡️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora