"Dammi soltanto l'illusione di sentirti mia"

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Erano entrambi nel letto ad una piazza di Mattia, abbracciati.
Emma era sdraiata sul fianco, la sua testa era sopra il petto nudo di Briga, il quale la teneva stretta a lui abbracciandola con le sue grandi e calde braccia. Le loro gambe erano talmente intrecciate e strette, che erano impossibili da sciogliere. O almeno quello era l'effetto che volevano sentire, gli bastava anche solo illudersi del fatto di non avere la possibilità di muoversi di lì e di dover rimanere per sempre così e insieme. Avevano bisogno di avere, il più possibile, un contatto carnale l'una con l'altro. Volevano sentirsi a casa, al sicuro da un mondo pieno di guai e che non era all'altezza dei loro sogni e bisogni.
E questa sensazione di tranquillità la provavano solo quando erano insieme, magari stretti stretti e magari il meno vestiti possibile, per sentire di più il calore dell'altro.
Lei indossava solo la maglia di Mattia che la copriva appena fino sotto il fondoschiena, mentre lui aveva solo dei pantaloncini.

Emma: "Non mi sentivo così a casa da non so quanto tempo."
Mattia: "Nun sai quanto te capisco.. E trovar la pace, solamente tra le braccia tue.." Canticchiò
Emma sorrise: "Ah pure intonato Briga!"
Mattia: "Ovvio!" Risero e poi tornarono entrambi in silenzio a godersi quelle magiche sensazioni.
Emma però aveva bisogno di lasciarsi andare ancora un po', solo lui le dava sollievo, voleva parlare. Così ruppe il silenzio: "Con Fabio va tutto di merda.."
Mattia restò shockato.. Quindi l'intervista era 'na balla?: "Ma.. L'intervista?"
Emma: "Non lo so nemmeno io.. In quel momento stavamo bene, avevamo appena fatto pace, poi la sera siamo andati a cena con i miei e abbiamo litigato ancora una volta, ma stavolta più del solito.. So di aver in qualche modo sbagliato però, lui ha esagerato.."
Mattia: "Cosa vuol dire che ha esagerato? Ha arzato le mani? Giuro che se t'ha solo sfiorata, nun me frega un cazzo io lo uccido." Innervosendosi.
Emma: "Ma no Mattia! Non mi ha picchiata, tranquillo, ci mancherebbe.." Briga si tranquillizzò.
Mattia: "Allora? Perché avete litigato?"
Emma: "Per lo stesso motivo della sera prima. Perché io, dopo non averlo visto per settimane non.. Non ho voluto.. Fare l'amore con lui. Non ci sono riuscita e lui si è offeso, giustamente." Regnò il silenzio.
Mattia: "In che senso nun ce sei riuscita?" Aveva un po' paura della sua risposta, in un certo senso, ma orai ne aveva bisogno.
Emma: "Nel senso che tutte le volte che vado a letto con lui mi sento morire. Appena chiudo gli occhi..vedo..vedo te. E-e dopo quello, comincia a darmi fastidio anche solo il fatto che sia lui a baciarmi o-o a toccarmi."  Mattia fece un sospiro di sollievo. Allora non succedeva solo a lui. Le diede un bacio sulla fronte e le sussurrò: "Ti capisco Mimma Memma..".
Emma sorrise lievemente e poi continuò: "Quella sera non ce l'ho fatta e abbiamo iniziato a litigare. Poi il giorno dopo a Capri abbiamo chiarito, stavamo bene e allora ho fatto l'intervista, non so nemmeno perché, forse semplicemente per darmi più sicurezza e autoconvincermi, bho. Però dopo a cena mia mamma ha tirato fuori il discorso Schiena e, ovviamente, abbiamo iniziato ad innervosirci entrambi. Così appena siamo rimasti soli ha cominciato a gridarmi contro, gli ho tirato uno schiaffo e non ci parliamo da quel momento."
Mattia: "È solo un cojione.. Nun poi capì 'nto me sta in culo.."

Rimasero in silenzio per qualche minuto ma poi Mattia parlò.
Mattia: "Sto morendo dalla vojia de baciarte."
Emma: "Ed io sto aspettando solo quello."

Mattia non se lo fece ripetere due volte, si mise sopra di lei e inizò a baciarla. Le loro bocche si incontrarono di nuovo e le loro lingue incominciarono a danzare a ritmo dei loro cuori, che battevano all'impazzata. I loro corpi aderivano perfettamente e le loro mani finirono incrociate sopra la testa di Emma.
I brividi invasero il corpo di entrambi. Il loro stomaco si stava riempiendo di sensazioni stupende. Mattia iniziò ad accarezzarla ovunque e ad ogni suo tocco, Emma sentiva andare a fuoco ogni parte del corpo.
Erano invasi da tutte queste emozioni, tanto meravigliose quanto spaventose. Sì, spaventose, perchè prima di incontrasi non avevano mai provato queste cose, o per lo meno non a quei livelli. La passione che li univa era fortissima.
Desideravano solo di poter rimanere così per tutta la vita.
Ad un certo punto lei girò il viso per interrompere il bacio e parlare con Mattia ma lui si spostò a baciarle il collo.
Emma: "Matti!"
Mattia mugugnò un "Mhm mhm" senza staccare le labra dal collo di Emma.
Emma: "Mattia, aspetta!" Lo allontanò con una mano e lui dovette ritornare alla realtà e aprire gli occhi.
Mattia: "Che c'è?"
Emma: "Calmati.." Guardandolo negli occhi.
Mattia: "Te giuro che mantengo la promessa, vojio solo baciarte.." Stava per riprendersi la sua bocca ma la sua mano lo fermò nuovamente.
Emma: "Sì ma, magari spiegalo anche al tuo amichetto eh?" Guardando verso i pantaloni di Mattia che si stavano gonfiando sempre di più.
Mattia: "Daje, nun è colpa mia, sei tu che me stai a limonà come non mai mezza nuda e sotto di me, nel letto mio.. È da pazzi pretendere che io non me ecciti, tesò.. In ogni caso, tranquilla che fa er bravo." Risero entrambi.
Emma: "Che idiota che sei." Sorrise ancora un volta e si riavvicinarono l'una all'altro, con il sorriso stampato sulla bocca e le labbra socchiuse. Le fecero sfiorare e poi le loro lingue ricominciarono ad intrecciarsi e continuarono a baciarsi con tutta la passione ed il desiderio reciproco che avevano.

Verso le tre e mezza decisero di dormire e dopo aver messo la sveglia si addormentarono abbracciati.

Quando, alle cinque di mattina, suonò la sveglia Mattia la spense subito: allungò un braccio per stirarsi e poi si girò verso Emma. A quanto pareva non aveva sentito quel rumore fastidioso che lo aveva costretto a svegliarsi.

Mattia le accarezzò dolcemente il viso, le stampò un leggero bacio e lei cominciò a svegliarsi: "Buon giorno.." Le sussurrò.
Poi le diede ancora un lieve bacio: "Buon giorno Mimma Memma.." Sorrisero entrambi, Emma aprì finalmente gli occhi e Matti le diede ancora un bacio a stampo "Buon giorno Sergè.." . Dopo si riavvicinò, le lasciò un altro bacio a stampo e poi fece per allontanarsi di poco ancora una volta: "Buon gi..." Ma Emma lo bloccò tirandolo sulla sua bocca e baciandolo con passione per una ventina di secondi, poì si staccò da lui e gli sussurrò a pochi centimetri dalla bocca: "Mhm..  Buon giorno Brì" lui appoggiò la testa sull'incavo del suo collo ed entrambi risero lievemente. Mattia alzò il viso, le schioccò un bacio sulla guancia, poi si alzò a fatica.
Mattia: "Forza Brown, arzate che la California te aspetta!"
Emma stiracchiandosi: "Mhm.. Non ho vogliaa.. Voglio rimanere qui con te per sempre." Sembrava una bambina che non voleva alzarsi per andare a scuola.
Mattia sorrise teneramente: "Anch'io Memma.." Le prese la mano e gliela baciò. "Dai che t'ho promesso che alle sei in punto saresti stata in aereoporto.. Fatte 'na doccia che intanto te preparo la colazione. Poi annammo a casa tua a prendere le valigie e dopo te porto pure all'aereoporto!"

Riuscirono a fare tutto in tempo e cinque minuti prima delle 6 erano in macchina davanti all'aereoporto, Mattia spense il motore e si girò verso Emma che lo stava fissando.
Mattia: "Allora.. Ciao" portandole una ciocca di capelli dietro le orecchie e sorridendole come solo lui sapeva fare.
Emma: "Ciao" Ancora poco tempo e poi le lacrime sarebbero scese, se lo sentiva. "Divertiti in Toscana con Ludovica e i tuoi amici.." Lui guardò in basso, il silenzio regnò per qualche secondo ma dopo prese coraggio e la guardò negli occhi.
Mattia: "Me mancherai da morì, piccolè.."
Emma: "Anche tu Matti.."
Mattia le prese in viso tra le mani e la baciò.
Emma lo abbracciò fortissimo: "Grazie Briga.."
Mattia: "Grazie a te.. Fai la brava eh.."
Emma: "Sempre.. Ci sentiamo, magari, ogni tanto?"
Mattia: "Sì"

Si abbracciarono ancora e si diedero dei piccoli baci, bagnati per le lacrime di Emma.
Si allontanarono, lei si asciugò le lacrime, Mattia le accarezzò i capelli, scesero, tirarono fuori le valigie dal baule, si salutarono con un semplice "Ciao" e uno sguardo triste. Si stavano di nuovo dicendo addio, se lo senitivano. Ma stavolta sarebbe stato davvero per sempre o avrebbero passato la loro vita a dirsi addio? Avevano questa domanda che tartassava le loro menti, ma senza avere una risposta, ognuno andò per la propria strada.

Mattia Briga ed Emma Brown- Sarò libera❤️⚡️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora