"Niente è come te"

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Emma corse ad aprire la porta dopo la terza volta che il citofono suonava: Era Mattia. Si era degnato di tornare, finalmente.
Emma: "Allora alla fine sei tornato" Lasciò la porta aperta per farlo entrare e, dandogli e spalle, andò in camera.
Mattia: "Io dormo con te." Sentenziò, seguendola in camera sua.
Emma: "Ma te lo puoi scordare proprio"
Mattia: "Eddaje Mimma! Non mi piace quella camera"
Emma: "Allora vai in albergo dalla tua fidanzata, che è meglio."
Mattia: "Dio Emma, quanto sei pesante!" Alzando gli occhi al cielo.
Emma si voltò di scatto, lo fulminò con lo sguardo e lui rise per l'espressione che aveva: "Non mi dare della pesante, te l'ho detto mille volte! Se sono troppo pesante per i tuoi gusti, quella è la porta." Gliela indicò, mentre lui continuava a ridere. "E smettila di ridermi in faccia!" Sbraitò.
Mattia ghignò e si avvicinò a lei, anche se cercava di divincolarsi.
Emma: "Che palle Mattia, spostati!" Cercò di allontanarlo, ma lui riuscì a bloccarla tra le sue grandi braccia.
Mattia: "Daje amo', cosa dovevo fare? Dirle 'no guarda, non ho per niente voglia di venire a cena con te e i ragazzi, perché voglio stare con Emma'. Lo farei, ma sai che non posso."
Emma sbuffò, sapendo che aveva ragione lui, smise di muoversi ed incrociò le braccia.
Mattia sorrise e le diede un bacio sul collo, poi si avvicinò al sul orecchio e le sussurrò: "Allora? Posso dormire con te stanotte? Non mi piace essere nella stessa casa e non dormire insieme a te.." Le lasciò altri dolci baci sul collo.
Emma chiuse gli occhi per godersi meglio il momento.
Mattia: "Allora? Dormiamo insieme?" Lei fece con la testa, mentre era ancora in preda alle emozioni. Lui si avvicinò alla sua bocca e le lasciò soddisfatto un bacio. Poi si staccò da lei che rimase basina: "Perfetto, vado a prendere le mie cose e le porto qua!" Disse andando nell'altra camera e ridendo per la faccia di Emma.
Emma: "Sei uno stronzo. Sappilo." La risata fragorosa di Mattia, fece eco in tutta la casa.

Mattia: "Te l'ho già detto che mi sei mancata da morire?" Disse stringendola più forte a sè in quel letto grande e morbido.
Emma sorrise: "Sì, anche tu mi sei mancato." Accarezzandogli il petto nudo. "Solo che non possiamo sempre risolvere i nostri problemi facendo l'amore."
Mattia: "È l'unico modo che conosciamo, con le parole sappiamo solo farci male. Sempre se non ci uccide prima l'orgoglio..."
Emma: "Beh, ma non possiamo fare sempre così. Sembra che la nostra relazione sia fondata sul sesso, non è un bel modo di amare" Chiudendo la sua mano in un pugno.
Mattia prese la mano chiusa di Emma nella sua: "Non esiste un modo perfetto per amare, il nostro potrebbe essere il più sbagliato di tutti, ma è il nostro, ed è la cosa più forte che io abbia mai provato."
Emma sorrise e aprì di nuovo la mano per incrociare le dita con quelle di lui: "Ti amo, Matti"
Mattia: "Anch'io" Stringendola più forte a sé e baciandole i capelli.

La mattina dopo Mattia fu costretto a svegliarsi per colpa del suono fastidioso della sveglia che aveva impostato. Sbuffò, allungò il braccio destro sul comodino e cercò il cellulare: una volta trovato, lo spense e lo buttò sul letto.
Emma: "Perché hai messo la sveglia?" Si lamentò con la voce assonnata, premendo il viso sul cuscino.
Mattia, ancora mezzo addormentato, sorrise teneramente guardandola: "Ho un impegno qui a Milano, all'ospedale di Buzzi" le spiegò accarezzandole i capelli. "Passerò la mattinata con i bambini di quell'ospedale"
Emma sbuffò: "A che ora torni?"
Mattia: "Credo prima di pranzo"
Emma: "Okay" Spostò la faccia dal cuscino e si strofinò gli occhi "Che ore sono?"
Mattia le accarezzò la guancia: "Sono le sette e mezza. Dormi ancora un po', tu" Le lasciò un bacio sulla fronte e poi si mise seduto sul letto per stiracchiarsi, prima di alzarsi definitivamente e vestirsi.
Stava per uscire silenziosamente dalla porta della camera, ma sentì Emma chiamarlo: "Brì".
Lui sorrise ancora e si avvicinò al letto: "Ehi" si sedette "pensavo ti fossi riaddormentata"
Emma: "Non mi dai neanche il bacio del buongiorno?" Piagnucolò.
Matti sorrise e si chinò su di lei per lasciarle un piccolo bacio, che diventò sempre più intenso, tanto che si ritrovarono uno sopra l'altra abbracciati. Dopo poco si staccò dalle sue labbra e la guardò negli occhi "Buongiorno, amore", le diede un altro bacio e lei gli sussurrò "Buongiorno a te", tra le labbra.
Lei lo bloccò ridendo e Mattia la guardò stranito: "Che hai?"
Emma: "Si è svegliato anche il tuo amico, vedo" Constatò ridendo.
Mattia: "Mbe'? Ti stupisci? Sei mezza nuda, Mimma." Risero entrambi e si lasciarono un altro bacio.
Mattia si alzò: "Io vado, se no arrivo tardi. A dopo, Brown" La baciò dolcemente sulla fronte accarezzandole i capelli.
Emma: "Scrivimi ogni tanto per farmi sapere se sei vivo, Briga."

Emma: "...Mh. Sì. No, no. Non ti preoccupare, davvero. Okay, a stasera. Anch'io. Ciao.." Cliccò sulla cornetta rossa sbuffando e riappoggiò il cellulare sul tavolo.
Fra: "Che ha detto?"
Emma: "Che ha avuto un contrattempo e quindi non può venire.." Le spiegò con voce un po' triste.
Fra: "Che genere di contrattempo?"
Emma: "Non lo so, dice che questa sera, quando torna, mi spiega tutto..." Disse con voce leggermente scazzata.
Fra: "Va beh dai, avrà i suoi motivi, non ti preoccupare inutilmente! Mangiamo intanto?"
Emma: "Sì" dirigrendosi verso la cucina per preparare qualcosa da mangiare.

Fulvio: "S'è incazzata tanto?"
Mattia: "No, non la definirei incazzata, però ci è rimasta male, ovviamente..."
Fulvio: "Vabbè dai, dopo la sorpresa che le farai questa sera, le passerà tutto sicuramente!"
Mattia: "Spero..." sospirò pensieroso "Allora 'sti biglietti? Li hai presi?"
Fulvio tirò fuori dalla tasca quattro biglietti per il concerto dei Subsonica per quella sera e glieli mostrò: "Eccoli. Hai deciso chi porterete con voi?"
Mattia: "Certo. Te e la Savini."
Fulvio: "Cosa? Io? No bello, te lo scordi proprio. Io al concerto con voi, a fare il terzo in comodo, non ce vengo."
Mattia: "Infatti c'è anche Francesca. Senti non me rompe', ho già deciso. Alle 20 davanti a casa di Emma. Puntuale, Fu'!" Prese i biglietti e uscì dalla porta.

Ehi!
So che è passato molto tempo, ma ho ancor tra le bozze di questa storia qualche capitolo che avevo scritto ormai qualche anno fa. Per cui ho deciso che finirò di pubblicarli e proverò a concludere in qualche modo la storia, che è stata iniziata da un po' troppo tempo, direi...😂
Nel frattempo, se avete voglia, passate a leggere le ultime oneshot che ho pubblicato.
Grazie💞
-Sara

Mattia Briga ed Emma Brown- Sarò libera❤️⚡️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora