PROV. HARRY
Io e Niall ci alziamo dal comodo divanetto di pelle e andiamo nell'altra stanza dove ci aspettano Paul, Louise e i fotografi.
Come sempre ci sediamo mentre la Lou inizia a pettinarci e a metterci apposto con l'aiuto del suo staff.
Vedo la piccola Lux giocare con la sua bambola in un angolo e un sorriso spunta sul mio viso.
«Mica ti starai innamorando di mia figlia eh» scherza Lou riportandomi alla realtà.
«Amo tua figlia giuro» sorrido continuando a guardare la bambina che appena si accorge di me si alza e corre verso di noi.
«Harry!!» urla saltandomi in collo.
La prendo al volo e inizio a giocare con lei mentre Niall ride accanto a me.
«Lux..» la rimprovera suo padre arrivando accanto a sua moglie.
Le lascia un bacio sulla guancia e prende Lux in braccio facendola saltare in aria.
La risata della bambina riempie tutta la stanza e tutte le persone si girano a guardare mentre Lux gioca con il suo papà.
«Finito. Avanti andate pestiferi» sorride Louise spingendo me e Niall verso un lato della stanza dove c'è una parete completamente bianca.
Iniziamo a fare varie foto prima sono io e poi solo Niall.
E in fine tutti e due insieme.
Ovviamente il fatto che noi siamo fratellastri diventa un gossip.PROV. JAS
«Ecco a te la tua cioccolata calda» sorrido alla bambina davanti a me che gioca con dei pupazzetti mentre i suoi genitori parlano.
La piccola ricambia il sorriso prima che io torni dietro il bancone.
Inizio a pulirlo con uno straccio recuperando anche le varie tazzine e i piatti che hanno lasciato i clienti.
«Allora è deciso eh» dice il mio capo alle mie spalle facendomi spaventare.
«Tornerai a Londra e mi lascerai qui con quei babbani dei tuoi colleghi eh» continua facendo una faccia buffa.
«Oh tornerò di sicuro a trovarti Andrea» sorrido fiondandomi tra le braccia dell'uomo che mi ha salvata la vita.
Senza di lui non so come avrei potuto andare avanti e mantenere mia figlia.
Mia zia mi avrebbe di sicuro aiutato ma questo lavoro è stata la cosa più preziosa che ho trovato qui a Milano.
Mi ha aiutato molto economicamente ma mi ha aiutata anche a trovare degli amici e delle persone davvero grandiose che mi hanno aiutato tantissimo.
«Lo spero Jasmin. Sai bene che quelle porte sono sempre aperte per te» sorride indicando le sue porte da cui stanno entrando le persone.
«Grazie davvero per tutto» dico ricambiando il sorriso.
Tolgo il grembiule e vado a salutare i miei colleghi che mi augurano tutti un'imbocca al lupo.
Parto tra esattamente due settimane ma Andrea ha voluto già mandarmi a casa così che potessi preparare la roba e sistemarmi.
Ho già riempito una valigia con le mie cose e alcune di Mia.
Lei ha moooolte più cose di me.
Sono più che altro giocattoli che non me la sento di lasciare qui.
Non ci tornerò mai più qui e ormai Mia è affezionata ai suoi giocattoli.
Passo a riprendere mia figlia dalla casa che ormai conosco bene prima di tornare a casa.
Sono le quattro del pomeriggio così decido di dare la merenda alla mia bambina per poi metterla a letto così può fare il suo solito riposino pomeridiano che non deve mancare mai.
Ho capito che a Mia piace molto la voce di suo padre e ormai metto una canzone degli One Direction di sottofondo quando la cullo per farla dormire.
Guardo mia figlia sorridere quando avvio la canzone dal cellulare.
Ho ascoltato tante loro canzoni bene che ogni volta che dovevo farla addormentare cambio canzone e devo ammettere che sono davvero bravi.
Le visualizzazioni su YouTube sono alle stelle e dai notiziari si capisce che le città dove vanno a fare le varie interviste o concerti sono invase da ragazzine che li seguono dappertutto.
Abbasso lo sguardo sulla bambina tra le mie braccia che ha già chiuso gli occhi e si è già abbandonata nel mondo dei sogni.
La adagio sul divano con un cuscino al suo fianco così che non possa cadere e lascio che la canzone continui mentre inizio a riempire la seconda valigia.
Finisco di mettere le mie cose che non sono tante e poi continuo riempiendola con i vari giochi e oggetti di Mia.
Finisco di fare le valige e quando chiudo la seconda valigia ormai piena mia figlia inizia a piangere dal salotto.
Chiudo velocemente la valigia e corro in salotto da lei.
La prendo in braccio e la cullo un po'.
«Amore mio Shhh. La mamma è qui con te amore» sussurro facendola calmare.
Gli occhioni lucidi di Mia mi guardando mentre le sorrido cercando di rassicurarla.
Nemmeno lei fa sogni tranquilli in questo periodo proprio come me.
Sono stressata e ho paura del giudizio di mio padre quando arriverò a Londra.
Non tornerò in Italia un'altra volta.
Se non mi accetterà e non accetterà mia figlia mi troverò un appartamento o una sistemazione ma qui non ci torno.
È stata molto dura per me.
Imparare la lingua, ambientarmi, cercare lavoro, pagare l'affitto e le bollette tutte da sola.
Da quando ho iniziato a lavorare non ho mai speso tanti soldi.
Solo per Mia e per le sue necessità da bambina.
Ho molti soldi da parte e ora posso permettermi sia il viaggio che una sistemazione se ce ne sarà bisogno.
Adesso sono una ragazza madre.
E ho le mie responsabilità e devo tirare davanti con mia figlia.
Devo pensare al suo bene.
Anche se il suo unico bene sarebbe conoscere il suo papà che non ha mai visto.
Non voglio riapparire nella vita di Harry così all'improvviso.
Non voglio che pensi che io sia tornata solo perché è famoso.
Perché non è così.
Vado a fare visita a mio padre e se per caso ci troverò anche lui beh non posso farci niente.
Glielo dirò subito che non voglio nessun aiuto economico.
So badare a me stessa e a mia figlia anche senza di lui o di mio padre.
Ho fatto tutto da sola in questo anno e mezzo.
Non ho più bisogno di nessuno ormai.
Sorrido guardando Mia tra le mie braccia che guarda il lampadario illuminato.
Mi sposto e vado a sedermi sul divano e accendo la TV mentre raccolgo alcuni giochi di Mia che non ho ancora messo apposto.
Appoggio mia figlia accanto a me sul divano e sorrido vedendola giocare.
Il campanello suona e a grandi passi raggiungo al porta e la spalanco guardando Ariel sulla soglia.
«Eii!!» mi saluta abbracciandomi forte.
Ricambio l'abbraccio salutandola a mia volta.
«Ti ho chiamato ma non mi hai risposto così sono venuta direttamente» spiega entrando in casa.
Annuisco soltanto andando verso il divano dove ho lasciato Mia.
Ariel è una mia amica che ho conosciuto a Milano qualche settimana dopo che sono arrivata qui.
Appena ci siamo conosciute abbiamo legato molto e anche lei mi ha aiutata molto con Mia e con la gravidanza.
«Non so nemmeno dove è finito il cellulare» rido mentre Ariel prende mia figlia tra le braccia e inizia a giocarci e a darle tanti bacini sulle guance.
«Ariel devo dirti una cosa» dico sedendomi sul divano come fa anche lei.
«Ti ascolto Jas» risponde sistemando meglio Mia sulle sue gambe.
«Ho deciso di tornare a Londra.. Probabilmente ho preso una decisione troppo affettata ma voglio partire e tornare nella mia città..» dico velocemente girandomi verso di lei.
Lo sguardo della mia amica passa da calmo a scioccato mentre mi guarda attentamente.
«Ti appoggio Jas e lo farò sempre solo che non so se sia la cosa giusta da fare» risponde abbassando lo sguardo verso Mia che è tra le sue braccia.
«Come reagirà tuo padre vedendo la bambina??» chiede tornando a guardarmi.
Ariel sa tutta la storia, dall'inizio alla fine.
Le ho raccontato tutto mi sono sfogata con lei, mi stavo tenendo dentro tutto da troppo tempo.
Mi ha visto piangere e mi ha consolato quando stavo per mollare tutto.
Siamo diventate davvero grandi amiche in questo arco di tempo e mi ha aiutata davvero tanto ad andare avanti.
«Non lo so come reagirà, ma non posso restare qui.. Voglio tornare a casa mia..» sospiro con le lacrime agli occhi.
«Ti appoggio okay?? Vengo con te» dice facendomi alzare la testa di scatto.
«Verresti davvero con me??» chiedo sorridendo.
«Certo che vengo con te, non ti libererai di me così facilmente» ride abbracciandomi.
Ricambio l'abbraccio rida guado quando sento Mia mugolare tra di noi.
«Oh tranquilla non ti escludiamo» ride Ariel passandomi mia figlia.
«Jas se vuoi che venga con te però dovremmo aspettare almeno altri due mesi prima di partire. Mia madre sta male in questo periodo e voglio che si riprenda prima che partiamo» mi chiede sedendosi sul divano seguita da me.
«Certo. Ti aspetto, sono felice che tu voglia venire con me» dico sorridendo.
Se dovrò aspettare per avere con me la mia migliore amica beh aspetterò.
Iniziamo a guardare un film alla TV così per passare il tempo finché il mio cellulare non inizia a squillare.
Lascio Mia tra le braccia della mia amica e mi alzo e vado a recuperarlo bene che l'avevo lasciato in cucina e dopo torno in salotto.
Mi blocco sulla porta guardando il mio telefono vibrare ancora nella mia mano.
Lo schermo è illuminato e la parola "papà" è scritta bene su di esso.
Non mi ha mai chiamato lui personalmente sono i primi giorni.
Mi ha sempre chiamato Anne oppure i miei fratelli.
Cosa vorrà??
Decido di non risponde come ormai faccio di frequente con le chiamate di Niall e Gemma.
Mi mancano tantissimo.
Ma solo sentire la loro voce mi farebbe male.
Haley e Nash mi mancano ancora messaggi a cui non rispondo.
Ho chiuso tutti i contatti e sembra strano il fatto che voglia tornare a Londra e che non io non risponda alle chiamate.
Pero è così.
Sospiro alzando lo sguardo su mia figlia che mi guarda incuriosita mentre è sulle gambe di Ariel.
Le sorrido e la sua risata si propaga per tutta la stanza mettendomi allegria.
«Chi è la bimba di mamma?? Eh?? Sei tu amore» dico andando verso di lei e iniziando a farle il solletico.
La mia bambina inizia a ridere più forte divertita dalla sua mamma stramba.
Inizio a giocare con lei e al ragazza sul divano e stranamente ricevo altre chiamate da mio padre.
È ormai sera così decido di andare fare da mangiare e chiamare mia zia per chiedere se per caso mio padre aveva chiamato anche lei.
Ariel come al solito resta a dormire da me così da farmi anche compagnia bene che di solito c'è solo mia figlia con me.
Prendo in braccio Mia e vado verso la cucina seguita dalla mia amica e accendo la TV li.
Metto la bambina nel seggiolone e la vedo sorridere e battere le mani mentre guarda lo schermo luminoso.
Sorrido componendo il numero di mia zia mentre Ariel inizia a darle da mangiare.
Cosa sarà successo??
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Impossible Love 2 ||H.S
FanfictionTratto dal capitolo 129: "È inevitabile ormai. Ho sempre gli occhi lucidi quando parlo di te... Ma questo già lo sai. E, nel caso in cui non lo sapessi, sai bene anche che non posso dirtelo. Stavo pensando a come le cose siano cambiate così tanto v...