PROV. JAS
*DUE GIORNI DOPO*
Mi alzo di scatto mettendomi seduta sul letto.
Mi passo una mano sulla fronte bagnata dal sudore e sospiro.
Un incubo.
Mi alzo dal letto controllando la culla di mia figlia e guardandola mentre dorme serenamente.
Vederla stare bene mi calma.
Le lascio un bacio sulla fronte prima di andare verso la cucina.
Riempio un bicchiere con dell'acqua fresca e la bevo a piccoli sorsi.
Guardo l'orologio appeso alla parete e noto che sono le quattro del mattino.
Non riuscirò più a prendere sonno come al solito così decido di andare a prendere Mia dalla culla e stare in salotto con lei.
La poso sul divano mentre continua a dormire e accendo la TV sapendo che a questo orario non sta smetto niente di bello.
Metto su MTV per vedere se almeno li c'è qualcosa di decente.
Iniziano delle canzoni che sento già in giro da un po'.
Ovviamente sono per la maggior parte straniere bene che le italiane non sono tanto belle.
Penso che le canzoni italiane non siano bellissime perché ci sono solo cantautori con una certa età.
Sono pochi i cantati giovani che si fanno sentire.
I giovani si devono fare sentire.
Perché nessuno è più confuso di noi.
L'adolescenza è un periodo strano e davvero duro da superare ma nonostante tutto è anche il periodo più bello della vita.
Dove ti diverti.
Dove invece che impugnare le lamette si dovrebbero impugnare penne e scrivere ciò che sentiamo.
Siamo dei disastri ammettiamolo però ogni errore che facciamo ha un lato bello.
Guardate me.
Ho avuto una figlia.
È stato un errore all'inizio però il lato positivo è che è stato l'errore più bello che io abbia mai fatto nella mia vita.
E devo dare consigli.
Beh se amate una persona urlateglielo in faccia perché la vita può sempre finire da un momento all'altro.
Ciò che sentire.
Qualunque cosa.
Beh fatelo.
Perché la vita è una sola e sarebbe un grande peccato sprecarla.~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•
Sorrido guardando Mia che ride sdraiata davanti a me.
Ha le salviettine in mano e continua ad agitarle in aria ridendo come una matta.
Non capisco cosa ci possa vedere di divertente ma se sorride lei sorrido anche io.
«Hey me ne serve una di quelle» dico indicando il pacchetto che ha in mano.
Lo guarda incuriosita e me le porge capendo che ne ho bisogno.
«Grazie» rido dandole un bacio sul nasino.
Apro il pacchetto prendendo una salviettina e inizio a pulirla bene che aveva fatto la pipì.
Le ridò il pacchetto e come prima inizia a ridere mentre le agita in aria.
La alzo per le gambe e metto il pannolino pulito sotto di lei prima di chiuderglielo per bene.
La tiro su mettendola in piedi per finire di vestirla.
La prendo in braccio quando ho finito e vado verso la cucina per darle da mangiare.
Ho fame anche io sicché metto una fettina di carne a cuocere così da mangiarla con dell'insalata.
Ho pensato molto in questo due giorni.
Ho pensato molto alla decisione che ho preso di tornare in Inghilterra e di rifarmi una vita li.
E probabilmente di rivedere chi amo.
Non posso ancora crederci che rivedrò mio padre, Anne, Haley, Gemma e Nash.
Come reagiranno vedendo la bambina con gli occhi verdi come Harry??PROV. HARRY
Continuo a fissare il paesaggio fuori dal finestrino dell'aereo.
È da un po' che siamo qui dentro e tra poco dovemmo essere a Londra.
Guardo le nuvole bianche e soffici passarci accanto e distruggersi come zucchero filato.
Ho sempre amato viaggiare in aereo.
È così tranquillo.
«Mi dispiace per prima» dice Niall facendomi tornare alla realtà.
Mi giro verso di lui che è seduto accanto a me.
«Manca tanto anche a me non siamo mai stati tanto separati. Ma non ho pensato che possa mancare molto anche a te..» sussurra con gli occhi lucidi.
«Niall credimi mi manca un sacco» dico facendo un mezzo sorriso per cercare di rassicurarlo.
Ricambia il sorriso abbracciandomi.
Gli do una pacca sulla spalla sorridendo.
So cosa vuol dire allontanarsi dalla propria sorella.
Soffro pure io quando devo stare lontano da Gemma per i vari viaggi della band.
Ma Jasmin è in Italia.
E non torna ogni due mesi anche solo per una visita.
Torno a guardare fuori e noto il grande orologio segno che siamo arrivati.
Sospiro girandomi verso i miei amici che mi sorridono.
«Vedrai che starà bene ora che sei tornato» dice Zayn allacciandosi nuovamente la cintura.
Lo faccio anche io annuendo per la ciò che ha detto.
Dopo circa quindici minuti l'aereo atterra e quando il comandante ci dice che possiamo scendere slacciamo le cinture e recuperiamo i borsoni.
Usciamo tutti insieme dall'aereo andando diritti in macchina dove ci aspetta l'autista.
Le guardie prenderanno le nostre valige e le caricheranno nella macchina.
Gli dico la via di casa e subito dopo parte seguito da un'altra macchina dove ci sono Paul e Louise con sua figlia e suo marito.
Loro non staranno con noi, prenderanno una casa vicino alla nostra che hanno appena dato via.
Sospiro riconoscendo la via di casa.
Non posso crederci che sono di nuovo qui.
Non volevo più tornarci in questo posto ma per mia sorella farei questo e altro.
Mi mordo il labbro quando la nostra macchina si ferma davanti alla grande casa familiare.
Scendo velocemente recuperando il borsone dal bagagliaio.
Aspetto che anche Liam, Louis, Zayn e Niall siano usciti dalla macchina e mi avvio verso la porta.
Ci seguono anche Paul con gli altri e quando arrivo davanti alla porta mi fermo.
Serro la mascella recuperando le chiavi di casa che non usavo da tempo.
Infilo dentro la chiave e la giro facendo scattare la serratura, apro la porta lasciando la chiave dentro e buttando a terra il borsone.
Prendo al volo Gemma che mi è appena saltata addosso mentre piange.
La stringo forte a me mentre continua a singhiozzare sulla mia spalla e mi bagna la maglietta.
«Shh, Gem ci sono io ora» sussurro accarezzandole i capelli.
Mia sorella non risponde e mi stringe ancora a se.
Non importa, sono abituato ai suoi silenzi.
Cammino verso il divano e mi siedo su di esso con lei in braccio.
Liam prende il mio borsone e con un mezzo sorriso ci raggiunge con gli altri.
«Oh Harry sei tornato finalmente» sorride debolmente mia madre venendo verso di me e dandomi un bacio sulla guancia.
Gemma ha la testa appoggiata sul mio petto mentre mi diverto a toccarle i capelli.
Sta guardando un punto fisso senza dire una parola.
Le lacrime stanno diminuendo mentre mi abbraccia ancora.
Le lascio un bacio sulla fronte sospirando pesantemente.
Vedo Carl scendere le scale lentamente mentre si guarda intorno per esaminare chi c'è dentro la stanza.
Appena mi nota si sofferma a guardarmi mentre continuo a coccolare mia sorella che sembra che si sia addormentata.
Ovviamente non dorme.
Ha gli occhi aperti mentre guarda attentamente le mosse di Carl.
«Ciao Niall» dice andando a salutare suo figlio che lo abbraccia freddamente.
Anche il biondo non ha più un gran rapporto con suo padre dopo l'accaduto.
Ovviamente però è più comprensivo e risponde alle chiamate che fanno per accertarsi che stiamo bene.
«Ciao Harry» mi giro lentamente guardando l'uomo che mi guarda con un mezzo sorriso.
«Ciao» dico freddamente girandomi per guardare Louis davanti a me.
Paul inizia a chiacchierare con Carl e si crea una conversazione con tutti.
Io resto concentrato su mia sorella che non ha ancora detto una parola.
«Ei Gem vieni da me??» chiede Niall che è seduto nel divano davanti a quello dove sono io.
Gemma non risponde si alza e basta andando a sedersi sopra le gambe del biondo che la accoglie volentieri.
Vedo gli occhi di Gemma posarsi su di me.
Sono tristi come sempre.
Il verde dei suoi occhi è un verde molto simile a un grigio.
Non vedo un sorriso sul suo volto da tanto tempo ormai.
«Allora?? Vi preparo qualcosa da mangiare??» chiede mia madre sorridendo allegramente.
«Oh sto morendo di fame» dice Louis guardando mia madre con gli occhi illuminati dalla fame.
Ridacchio guardando il mio amico alzarsi insieme agli altri.
«Perfetto, che volete mangiare??» chiede mia mamma guardando tutti.
«Va bene tutto, non serve che ti scomodi tanto Anne» dice Louise sorridendole.
Mia madre annuisce andando verso la cucina.
Cala il silenzio nel grande salotto e non ho per niente voglia di sentire e di rispondere alle domande che sicuramente Carl ci vorrà fare.
«Ragazzi vi faccio vedere le camere» dico alzandomi dal divano.
I miei amici fanno lo stesso e anche Gemma si alza e viene verso di me prendendomi per mano.
Le sorrido prendendo il borsone e andando verso le scale con i ragazzi dietro.
Andiamo al piano di sopra e faccio vedere le stanze ai ragazzi che ci mettono le proprie cose dentro.
Mia sorella non si stacca da me nemmeno un secondo.
Quando passiamo davanti a camera sua lascia la mia mano ed entra.
Resto in corridoio guardando Liam, Niall, Zayn e Louis che mi guardano incuriositi.
«Scendete pure, vado da lei» dico facendo un piccolo sorriso ai miei amici.
I ragazzi vanno verso le scale e scendono al piano di sotto mentre io entro in quella stanza così familiare.
Vedo mia sorella stesa nel vecchio letto di Jasmin con le lacrime agli occhi un'altra volta.
Mi avvicino a lei e con tanta forza mi siedo su quel letto.
Gemma mi osserva attentamente come se abbia paura che possa rovinare qualcosa.
«Gem ti prego parlami. Insultami, picchiami.. Ma ti spiego non chiuderti in te stessa» dico guardandola.
Inaspettatamente si butta su di me abbracciandomi.
«Ti prego non andartene mai più» sussurra iniziando a piangere ancora.
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Impossible Love 2 ||H.S
FanfictionTratto dal capitolo 129: "È inevitabile ormai. Ho sempre gli occhi lucidi quando parlo di te... Ma questo già lo sai. E, nel caso in cui non lo sapessi, sai bene anche che non posso dirtelo. Stavo pensando a come le cose siano cambiate così tanto v...