Mi giro verso mia sorella che si è addormentata al mio fianco con la testa appoggiata sulla mia spalla.
Delicatamente la sposto facendola scivolare giù nel letto, le metto la coperta sopra e la lascio dormire tranquillamente.
Chiudo il computer e lo metto su un mobile lì vicino.
Ha voluto guardarsi praticamente tutta la prima stagione di American Horror Story e alla fine è crollata.
Sarei dovuta crollare anche io ma il sonno non è arrivato.
Mi alzo dal grande letto e mi sporgo per controllare mia figlia che sta dormento serenamente nella sua culla.
Prendo il telefono e controllo l'orario.
Sono le tre del mattino e come sempre non riesco ad addormentarmi, la cosa non mi è nuova.
Non pensano prendo il telefono di Gemma ed esco dalla stanza.
Vado in salotto dove la luce della luna passa tra le tende della porta finestra che porta al balcone.
Sospiro avvicinandomi al vetro.
Non mi rendo conto nemmeno di ciò che sto facendo che ormai la chiamata è partita.*INIZIO TELEFONATA*
«Gem va tutto bene??» chiede la voce profonda di Harry dall'altra parte del telefono.
Esito un po' prima di rispondere e chiudo gli occhi lasciandomi scappare un sospiro.
«Harry.. Sono io.. Jas..» dico riaprendo gli occhi.
«Jas ciao, è successo qualcosa??» chiede preoccupato.
Ci credo, sono le tre del mattino io lo sto chiamando con il telefono di sua sorella.
«No solo.. Mi mancava la tua voce.. Sono rimasta un anno senza sentirla e non ascoltarti per queste ore mi ha fatto venire nostalgia..» confesso alla fine avvicinandomi di più alla finestra.
«Sono felice di mancarti» dice sorridendo probabilmente.
Ridacchio mordendomi il labbro poco dopo.
«Non riesci a dormire??» chiede poco dopo quando smetto di ridere.
«Già, ma ormai sono abituata. Tu?? Ti ho svegliato??» parlo velocemente quasi agitata.
«Oh no, ero appena tornato dal concerto. E mi fischiano ancora le orecchie sicché sono steso sul letto e basta» risponde facendomi tirare un sospiro di sollievo.
Sono felice di non averlo disturbato per una cosa così inutile.
«Jas..??» chiede con voce assonnata facendomi sorridere.
«Dimmi» rispondo semplicemente aspettando la sua risposta.
«Io non so se riuscirò ad andare avanti senza di te..» confessa facendo stringere il mio cuore.
«Harry io..» dico con la voce che trema per le lacrime che come sempre stanno emergendo.
«Tranquilla lascia stare, fa finta che non abbia detto niente» si affetta a dire prima di far calare il silenzio tra noi.
«Ti lascio riposare in pace. Buonanotte» dico spezzando il silenzio e preparandomi per attaccare.
«Non mi dai noia, anzi.» sussurra sbadigliando poco dopo.
«Certo. Buonanotte Harry» dico ridacchiando per il suo sbadiglio.
«Buonanotte Jas» sussurra.
*FINE TELEFONATA*Chiudo la chiamata mordendomi il labbro e portandomi il telefono davanti.
Non so nemmeno io il motivo per cui l'ho chiamato.
È stata una cosa più forte di me..
Sospiro pensando alla sua voce che rimbomba ancora nella mia testa prima di tornare in camera mia e mettermi nel letto accanto a Gemma.
Perché non riesco ad allontanarmi a quel ragazzo..??PROV. HARRY
Continuo a guardare il telefono con sguardo perso da quando Jasmin ha terminato la chiamata.
Tutta questa faccenda non fa che confondermi e farmi diventare matto.
Devo tornare più velocemente possibile a Londra e ricominciare la mia vita senza di lei.
Anche se nonostante non fosse con me fisicamente Jasmin era sempre nella mia mente.
Un concerto lo abbiamo fatto stasera e ce ne sarà uno domani sera, dopo potremo tornare finalmente in Inghilterra e questa storia sarà finita.
Non so come andrà a finire con Gemma, ma io non posso più stare vicino a Jasmin.
Fa male a tutti e due.
Lascio il telefono sul materasso e mi alzo iniziando a camminare avanti e indietro davanti alla grande vetrata.
Stringo i miei capelli in un pugno e li tiro leggermente sospirando.
Non avrei mai dovuto lasciarla andare.
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Impossible Love 2 ||H.S
FanfictionTratto dal capitolo 129: "È inevitabile ormai. Ho sempre gli occhi lucidi quando parlo di te... Ma questo già lo sai. E, nel caso in cui non lo sapessi, sai bene anche che non posso dirtelo. Stavo pensando a come le cose siano cambiate così tanto v...