CAPITOLO 142

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Mugolo infastidita sentendo qualcuno scuotermi leggermente per farmi svegliare.
Scocciata apro un occhio per controllare chi sia e quasi soffoco guardando Harry a pochi centimetri dalla mia faccia.
«Buongiorno anche a te dolcezza» sorride sfacciato mentre io lentamente mi tiro su mettendomi seduta.
Mi giro a guardare la sveglia. Sono le otto e mezza. Ma che cazzo.
«Styles dammi un motivo valido per non tirarti uno schiaffo. Perché cavolo mi hai svegliata alle otto e mezza di mattina?!» quasi urlo guardandolo male.
«Andiamo in un posto, avanti alzati e vestiti. Porta anche il costume» dice soltanto alzandosi dalla posizione in cui si era messo per poi uscire dalla stanza.
Ma è matto? Si, credo proprio di si.
Mi stiracchio un po' prima di alzarmi dal letto e avviarmi verso la mia borsa che ho lasciato in un angolo della stanza.
La prendo e la apro prendendo il vestito bianco che avevo al parco.
Metto la borsa sul letto e mi avvio verso il bagno, prima di uscire mi giro ricordandomi del costume.
Sbuffo un po' e torno verso il mio letto.
Scavo nella borsa cercando ciò che mi serve e non trovandolo ovviamente.
Come potevo sapere che mi serviva il costume da bagno?
Mi avvicino all' armadio di Gemma e cerco un costume. Non si arrabbierà se gliene rubo uno.
Quando ne trovo uno che mi piace chiudo l'armadio e mi giro a guardare mia sorella che dorme beatamente nel suo letto.
Sorrido avvicinandomi a lei e lasciandole un bacio sulla fronte.
Esco dalla stanza ed entro in bagno.
Appena mi finisco di lavare e vestire esco dalla piccola stanza a scendo le scale tenendo il vestito per non farlo sporcare.
«Wow..» sorrido guardando Harry che mi fissa mentre scendo le scale.
«Sembri una sposa» borbotta allungando una mano verso di me per aiutarmi a scendere.
Mi lascia un bacio a stampo sulle labbra e mi prende la mano andando verso la porta.
Resto davvero sorpresa da quel gesto ma non dico niente perché mi è piaciuto molto.
Usciamo di casa e saliamo in macchina.
Il ragazzo accanto a me accende il motore e allunga la mano per accendere la radio.
Per tutto il viaggio guardo il panorama fuori dal finestrino senza dire una parola, sono curiosa di sapere dove andiamo ma so bene che Harry non me lo dirà quindi resto concentrata sugli alberi.
«Stai bene?» chiede spezzando il silenzio che era riempito solo dalla leggera musica della radio.
Annuisco soltanto girandomi verso di lui per guardarlo.
«Non sei così silenziosa solitamente» ridacchia spostando lo sguardo verso di me per pochi secondi prima di ritornare a fissare la strada.
«Le persone cambiano Harold» borbotto annoiata.
«Sembri arrabbiata» dice con tono serio.
«Non lo sono, ho solo altri pensieri in testa.» rispondo girandomi verso di lui.
Lo guardo annuire e stringere il volante.
«Mi dispiace, non volevo essere così fredda con te» sospiro mettendo la mano sul suo ginocchio.
Non mi risponde, semplicemente intreccia le dita delle nostre mani e se le porta alle labbra.
Lascia un bacio sul dorso della mia mano facendomi sorridere.
«Siamo quasi arrivati» non ho nemmeno il tempo di rispondere che davanti a noi si apre un'enorme distesa d'acqua.
Rimango incantata a guardare il panorama.
«Oh mio Dio» borbotto continuando a guardare fuori.
«Gita sul lago» dice ridacchiando il ragazzo accanto a me.
«Io devo partire stasera» gli ricordo guardandolo.
«Partirai domani pomeriggio, resta qua con me ancora un giorno» mi supplica girandosi a guardarmi.
Vedo i suoi occhi verdi puntati su di me e non riesco a resistere.
«Non ti abituare, non te la darò vinta così facilmente la prossima volta» dico ridendo.
«Almeno ci sarà una prossima volta» borbotta sorridendo sotto i baffi.
Ritorno a guardare fuori quando usciamo dall'autostrada.
Guardo in lontananza una casetta di legno da dove esce il fumo dal caminetto in cima al tetto.
Appena ci fermiamo in un parcheggio abbastanza ampio vedo altre due Range Rover nere parcheggiate da una parte.
Mi giro verso Harry pronta per chiedergli qualcosa, ma non ho il tempo che velocemente esce dalla macchina e chiude la portiera.
Mi slaccio la cintura e scendo anche io dalla macchina chiudendomi la portiera alle spalle.
Seguo Harry che ha iniziato a camminare verso la casa di legno, faccio una corsa per raggiungerlo.
Appena gli sono affianco la porta si apre e vedo uscire Nash.
Oh mio Dio, non ci credo.
«Harry, ora mi spieghi perché ci hai chiamato alle sei di mattina. Spero tu abbia una mo..» il mio migliore amico di blocca appena si accorge di me.
«Jas..» sussurra fermando i suoi occhi bellissimi su di me.
Faccio un piccolo sorriso senza distogliere lo guardo dal quel ragazzo che conosco anche troppo bene.
Lo vedo scendere velocemente i quattro gradini di legno e correre verso di me.
Apre le braccia e mi accoglie calorosamente stringendomi.
Ricambio l'abbraccio posando la testa sul suo petto e respirando a fondo il suo profumo così familiare.
È sempre molto più alto di me e senza fatica appoggia il mento sulla mia testa.
«Non ci posso credere che sei davvero qui» dice facendomi staccare leggermente da lui per potermi guardare.
«Sono venuta in visita, non ho salutato bene Harry e tantomeno Gemma quando..»
«Aspetta vuoi dirmi che vi siete già incontrati?» mi interrompe guardandomi con aria interrogativa.
«Potete continuare a fare il vostro gossip dentro? Sta iniziando a fare freddo qua fuori» borbotta Harry prima che possa dire qualcosa.
Annuisco ridacchiando, Nash mi prende per mano e mi trascina dentro la casetta di legno dove fa molto più caldo che fuori. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 04, 2017 ⏰

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