CAPITOLO 109

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PROV. HARRY
Mugolo sentendo una risata provenire dalla mia destra.
Sorrido riconoscendo la sua risata.
Quella della mia principessa.
Apro gli occhi assonnato e guardo la stanza intorno a me.
Mi giro di scatto verso la direzione da dove proviene la stupenda risata cristallina.
Fisso il cellulare che è sul comodino in silenzio.
Perdo un battito mentre ascolto in silenzio quella bellissima melodia.
Prendo il cellulare tra le mani guardando lo schermo.
"Sveglia. Tocca per ritardare".
Trascino il dito sullo schermo per spegnerla e continuo a guardare il telefono senza dire nulla.
Come si può notare era da una vita che non cambiavo la suoneria della sveglia.
Avevo messo la risata di Jasmin più di un'anno fa e non l'avevo più cambiata bene che non ho più usato la sveglia.
Di solito ci sveglia Paul per i vari impegni sicché non ho mai avuto bisogno di metterla e così non ho mai cambiato quella suoneria.
Non ricordavo nemmeno di averla così.
Mi alzo pigramente dal letto andando sempre senza maglietta verso la stanza di mia sorella.
Aggrotto le sopracciglia guardando il suo letto intatto.
Sposto lo sguardo fino ad arrivare al vecchio letto di Jasmin e il mio sguardo diventa triste vedendo la figura di mia sorella rannicchiata sotto le coperte di quel letto.
Dorme serenamente mentre abbraccia il cuscino dove sicuramente è rimasto il profumo della bionda.
Nessuno ha più lavato quelle coperte bene che non dormiva nessuno in quel letto.
Mi avvicino cauto a Gemma che dorme ancora prima di mettermi in ginocchio davanti al letto e iniziarle ad accarezzare la guancia.
«Eii Gem.. Sveglia..» sussurro scuotendola un po'.
La sento mugolare qualcosa di incomprensibile prima di aprire gli occhi lentamente mi guarda attentamente prima di stropicciarsi gli occhi assonnati.
Si mette a sedere lentamente e mi fa un piccolo sorriso.
«Dobbiamo prepararci.. Tra poco dobbiamo andare all'aeroporto» borbotto dandole un bacio sulla fronte.
«Va bene» dice solamente alzandosi dal letto.
Le sorrido tornando nella mia stanza per vestirmi, prendo la valigia e la porto fuori dalla stanza.
Per il corridoio trovo mia sorella, Niall e Zayn con le loro valigie.
«Intanto scendiamo noi» dice Niall ancora assonnato mentre prende la sua valigia.
Lo seguiamo per le scale posando le valigie in salotto, andiamo tutti in cucina dove troviamo già mia madre e Carl che stanno prendendo il caffè.
«Mattinieri vedo» ridacchio guardando mia madre mentre scalda il latte.
«Certo, devo salutare i mie bambini che vanno in Italia» ride lei lasciando il pentolino sul fuoco per venire da me e da Gemma.
Ci abbracciamo tutti e tre e per la prima volta Gemma riabbraccia mia madre dopo tanto tempo.
Mi slego dall'abbraccio lasciando che mia madre si goda il suo momento.
«Mi sei mancata così tanto Gem» sussurra stringendo sua figlia.
«Anche tu mamma.. Scusami..» borbotta iniziando a piangere tra le braccia di nostra madre.
Sorrido andando a spegnere il fuoco bene che il latte si sta scaldando troppo.
Quando mia sorella e mia madre si staccano entrano dentro la stanza Liam e Louis che ci salutano tutti con un sorriso e con un "buongiorno".
Facciamo velocemente colazione tutti insieme prima di andare in salotto per aspettare Paul con gli altri.
Non dobbiamo aspettare molto bene che dopo circa un quarto d'ora il campanello suona annunciandoci che è il momento di andare.
Saluto mia madre con un abbraccio e faccio un cenno con il capo a Carl che mi guarda senza dire una parola come al solito.
Gemma nemmeno lo guarda avviandosi direttamente verso la macchina che è parcheggiata qui fuori.
Prendo sia la mia che la sua valigia ed esco da quella casa salutando per l'ultima volta mia madre che mi sorride.
Metto le valigie nel bagaiaio aspettando che lo abbiano fatto anche Louis, Liam, Niall e Zayn prima di salire in machina con mia sorella.
Appena arriviamo all'aeroporto aiutiamo le guardie a scaricare le valige dicendo che le avremmo portare noi.
Non ci piace farci fare tutto da qualcuno, abbiamo le mani e sappiamo fare le cose anche da soli.
Anche mia sorella ci segue prendendo la sua valigia per conto suo e trascinandola con il trolley(?) per l'aeroporto.
Andiamo velocemente a fare il check in e ci imbarchiamo aspettando che l'aereo decolli.
Ho lasciato che Gemma si sedesse dal lato del finestrino bene che so che ama guardare il panorama mentre siamo in viaggio.
Non solo in aereo ma anche in macchina o in treno, lei guardava sempre il paesaggio con le cuffiette nelle orecchie.
Sentiamo la voce del comandante dirci che tra pochi minuti saremmo decollati.
Quando si accende il motore del grande aereo prendo la mano di mia sorella e la stringo facendola girare verso di me.
Mi sorride prima di appoggiare la testa sulla mia spalla e sospirare pesantemente.
«Ti voglio tanto bene Harry» sussurra alzando lo sguardo poco dopo.
«Anche io Gem, tanto tanto» ridacchio dandole un bacio sulla fronte prima di spostare lo sguardo verso il finestrino.

PROV. JASMIN
Strofino bene la spugna sul piatto che ho tra le mani per togliere lo sporco.
Risciacquo bene il piatto prima di passarlo ad Ariel che è al mio fianco, lo prende e inizia ad asciugarli mentre io inizio a pulire quello dopo.
Mi giro leggermente per controllare Mia che è sul seggiolone che guarda tranquillamente la televisione con un pupazzetto in mano.
Sorrido tornando a fare il mio lavoro bene che la rossa al mio fianco ha iniziato a brontolare.
«Ho caldooooo!!!» urla dal nulla scoppiando a ridere poco dopo insieme a me.
«Già, sta arrivando il caldo adesso» borbotto guardando il meteo dalla televisione accesa.
Sta iniziando l'estate è sta facendo già molto caldo nonostante siamo a metà giugno.
Quando finiamo di lavare i piatti mi asciugo le mani e spendo la televisione.
Prendo in braccio mia figlia facendola volare in aria e subito la sua risata riempie l'appartamento mettendomi allegria.
«Che ti va di fare??» chiedo ad Ariel che mi ha raggiunta con un sorriso.
«Boh non so, andiamo in giro per negozi bene che è già da un po' che non facciamo shopping» propone bevendo un bicchiere d'acqua.
«Okay, andiamo a cambiarci che è meglio» rido guardando Mia che guarda triste il suo pupazzo no che è cascato per terra.
Lo recupero velocemente ridandoglielo, sorrido andando verso la mia camera seguita dalla rossa.
Lascio mia figlia sul letto mentre apro l'armadio e inizio a cercare qualcosa da mettermi.
Opto per dei pantaloncini a vita alta e una maglietta nera corta.
Lego una camicia con i quadrettino Rossi e neri alla vita.
Metto le mie amate vans prima di prendere anche i vestiti da mettere a Mia.
Inizio a vestire mia figlia mentre Ariel rovista nel mio armadio per trovare qualcosa da mettersi.
Finisco di vestire Mia che sorride dolcemente mentre le infilò le scarpette.
La mia amica finalmente ha finito di ribaltarmi l'armadio e lo chiude iniziando a spogliarsi per mettersi i vestiti "nuovi".
Appena siamo vestite tutte prendo la mia bambina in braccio e vado verso il bagno seguita da Ariel che si sta ancora mettendo una scarpa.
Gli passo Mia e iniziò a truccarmi velocemente per mettermi un po' apposto.
Dopo ci diamo il cambio e il riprendo mia figlia tra le braccia andando in salotto per aspettare la rossa.
Sistemo la mia borsa prim di uscire di casa insieme.

Impossible Love 2 ||H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora