CAPITOLO 136

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PROV. HARRY
Lentamente e con poca voglia mi stacco da quel bacio che mi ha fatto sentire vivo per qualche minuto.
Resto comunque vicino al suo viso e la guardo per la qualche secondo.
Le labbra arrossate e gonfie, le guance accaldate e gli occhi azzurri, che tanto amo, lucidi.
«Non voglio lasciarti. Non di nuovo» sussurro leccandomi le labbra.
Lei sta in silenzio mentre mi osserva.
«Non voglio lasciarti neanche io» dice solamente facendo un piccolo sorriso.
Le sorrido anche io toccandole la guancia.
«Ma dobbiamo farlo Harry..» continua facendomi morire il sorriso che avevo sulle labbra.
«No non dobbiamo» ribatto guardandola.
«Non è cambiato molto Harry, io sono sempre tua sorella e tu sei sempre mio fratello.. Il problema non è svanito..» spiega mordendosi le labbra.
So bene che il problema c'è ancora ma non voglio lasciarla.
«Devi tornare a Londra, continuare la tua carriera e dimenticarti di me. Non possiamo continuare a soffrire Harry. Dobbiamo lasciarci tutto alle spalle» mormora appoggiando la fronte sulla mia.
«Non riesco a dimenticarti, lo sai» dico chiudendo gli occhi per godermi il momento.
«Lo so benissimo, ma dobbiamo provarci» sussurra dandomi un bacio sulla guancia.
Annuisco debolmente rassegnandomi.
Apro gli occhi e la guardo per qualche secondo prima di staccarmi lentamente dal suo corpo.
Mi giro guardando i miei amici e i miei fratelli che ci guardano insieme a qualche passante.
«Ti amo» dico alla bionda mentre si asciuga gli occhi.
«Ti amo anche io e lo farò sempre. Nonostante tutto e tutti» dice sorridendo.
Le sorriso anche io e la vedo sporgersi per salutare con la mano gli altri, mi guarda un'ultima volta e si gira incamminandosi verso casa.
È il momento di andare.
Se sto ancora in questo paese diventerò matto.
«Ragazzi io parto tra qualche ora, se volete mi raggiungete stasera» spiego ai miei amici prima di superarli e tornare dritto in hotel per prenotare il volo.
Voglio andarmene da qui.

PROV. GEMMA
Guardo mio fratello superarmi e andare verso il grande hotel.
Lo capisco se vuole andarsene, per la seconda volta è costretto a lasciare la donna che ama.
Mi sento in colpa per quello che ha fatto Josh, ha cercato di spiegarmi le sue ragioni ma non sono per niente valide.
Da quello che ho capito Josh e Jasmin si conoscevano già.
Lui era innamorato di lei qualche anno fa, ma lei non ricambiava il suo sentimento.
Jasmin era stata anche parecchio cattiva perché lo prendeva in giro, ma questa non era una ragione per fare quella cattiveria.
Se Harry se ne va, me ne vado anche io con lui.
Ha bisogno di me e io non posso fare niente qui fino a stasera.
«Ragazzi io vado con lui, voi restate fino a stasera così incontrate ancora un po' le fan.» dico ai miei amici sorridendo.
«Va bene Gem, non lasciarlo nemmeno un secondo. Va a prepararti» dice Niall indicandomi l'hotel.
Annuisco e raggiungo velocemente Harry che sta per entrare.
«Vengo con te» dico solamente iniziando a camminare al suo fianco.
Prendendomi alla sprovvista Harry mi tira a se abbracciandomi forte in mezzo all'atrio dell'hotel.
Mi accorgo solo più tardi che sta piangendo come un bambino che ha perso il suo trenino.
«Grazie di esserci Gem» sussurra.
Non gli rispondo, sorrido e lo stringo di più in quell'abbraccio.
«Avanti andiamo a prepararci, torniamo a casa» dico staccandomi da lui e trascinandolo su per le scale.
Arrivati al nostro piano ci separiamo e andiamo nelle nostre stanze per preparare la valigia.
Non ci metto molto, gran parte della roba era già sistemata e dovevo solo cambiarmi e mettere i vestiti appena tolti nella valigia.
Velocemente chiudo anche la mia borsa e prendo le chiavi della stanza, trascino fuori la mia valigia e metto la borsa sulla spalla uscendo dalla stanza e chiudendola a chiave.
Cammino verso la camera di Harry portandomi dietro la valigia e quando arrivo davanti alla porta la trovo accostata.
Entro e lascio il mio bagaglio vicino all'entrata e guardo mio fratello davanti alla vetrata che mi da le spalle.
Ha le spalle rigide e guarda fuori concentrato, ha il telefono accostato all'orecchio e parla veloce senza girarsi a guardarmi.
Sospiro e mi siedo sul letto guardando la stanza.
É un po' più grande della mia, ma l'arredamento è uguale.
Stesso letto, stessa vetrata, stesso bagno, stessa televisione.
È uguale, solo leggermente più grande.
«Abbiamo il volo alle quattro e venti, sono le tre e mezza. Tra poco chiamo il taxi e andiamo» dice Harry interrompendo i miei pensieri sulla sua stanza.
Annuisco soltanto guardandolo mentre si tira leggermente i capelli.
Devo fare qualcosa per aiutarli.
È praticamente colpa mia se sono in questa situazione.
Tocca a me intervenire.

Impossible Love 2 ||H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora