CAPITOLO 105

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PROV. JAS
Apro gli occhi lentamente per abituarmi alla forte luce che illumina la stanza.
Mi guardo un po' intorno finché i miei occhi non si fermano a guardare il piccolo orologio sul comodino.
Sono le 13.
Aperta cosa??
Mi alzo di scatto e vado verso la culla di Mia ma la trovo vuota.
Sospiro e vado verso la cucina ancora a piedi nudi.
Sorrido guardando Ariel che da da mangiare a Mia.
«Buongiorno dormigliona» ridacchia la mia amica pulendo la bocca a mia figlia.
«Buongiorno» borbottò ridendo anche io.
Mi avvicino ad Ariel e le lascio un bacio sulla guancia prima di andare da Mia e darle un bacio sulla fronte.
La bambina sorride allegramente vedendo la sua mamma pigra.
Sono rimasta sveglia fino alle quattro ed è per questo che ho dormito così tanto.
«Ho fatto della pasta al pesto, mangiala che è ancora calda» mi avvisa la rossa mentre fa finta che il cucchiaio sia un'aereo così che Mia apra la bocca.
«Si capitano» dico andando a prendere un piatto.
Metto dentro gli spaghetti al pesto e poi mi siedo al tavolo iniziando a mangiare mentre guardo mia figlia sorridere.
«Hai fatto tardi ieri sera??» chiede Ariel girandosi per guardarmi.
«Non avevo sotto così sono rimasta sveglia a guardare le stelle» mi giustifico sorridendo.
«Bricconcella» scherza girandosi nuovamente verso mia figlia che ci osserva incuriosite.
Sorrido a Mia prima di prendere un'altra forchettata di pasta.
Ariel finisce di fare da mangiare a mia figlia e si alza prendendola in braccio.
Le fa fare il ruttino prima di andare a prendere il biberon e darle un po' d'acqua.
Finisco anche io di mangiare e metto il piatto e il bicchiere usati nel lavello.
«Dai li lavo io i piatti, tieni Mia» dice la mia migliore amica passandomi la bambina.
Prendo mia figlia tra le braccia e sorrido ad Ariel prima di andare in salotto.
Mi siedo sul divano iniziando a giocare con Mia.
Come al solito mia figlia prende tra le mani la mia collana con il ciondolo che mi aveva regalato suo padre.
Lo guarda incuriosita prima di sorridere.
Tiro un urlo quando vedo due fossette carinissime e adorabili comparire nelle guance di mia figlia.
«OH SANTA MARIA!!» urlo iniziando a piangere come una cretina.
Sento i passi pesanti di Ariel venire verso di me e mettersi in ginocchio davanti a me.
«Che cosa è successo?!» dice sconvolta bene che sicuramente l'ho spaventata a morte.
Tolgo le mani dal viso guardando Ariel che mi fissa con un cipiglio enorme sulla faccia.
«M-Mia.. Ha le fossette come H-Harry..» balbetto mentre continuo a singhiozzare.
Perché sto piangendo per questa strozzata..
«Awwww amore ti ricorda tropo lui..» sussurra la rossa abbracciandomi stretta a lei.
«Ariel come posso andare avanti con una bambina che assomiglia sempre di più a suo padre...» piango mentre si stacca dal mio corpo.
Mia mi sta ancora guardando non capendo perché la sua mamma si sia messa a piangere così dal nulla.
Vedo i suoi occhioni verdi diventare lucidi prima che inizi a piangere anche lei.
«Shh.. No amore non piangere.. Non è colpa tua..» sussurro facendola sdraiare su di me in pancia in giù mentre le accarezzo la schiena per farla calmare.
«La mia piccola principessa..» continuo appena i singhiozzi di mia figlia si alleviano.
Ariel sorride dolcemente mentre guarda la scena prima di tornare in cucina e tornare a fare quello che stava facendo.
Sorrido pensando che Harry sarebbe stato soddisfatto di sapere che sua figlia ha ereditato quelle fossette che amo tanto..

PROV. HARRY
Parcheggio velocemente la macchina nel viale di casa prima di uscire seguito da Gemma.
Prendo le chiavi e le metto dentro la serratura aprendo la porta.
Quando la porta si apre del tutto io e mia sorella stiamo sulla soglia vedendo che praticamente tutti sono in salotto che ci stanno guardando.
«Mi spieghi voce caspita hai lasciato il telefono Harry?!» urla Paul venendo davanti a me.
«È scarico capo, mi dispiace se la batteria si è consumata subito» dico acidamente vedendo il tono che ha usato.
«Beh avevi a caricarlo. Ti ho chiamato almeno mille volte!!» urla di nuovo facendomi innervosire.
Sbuffo annuendo bene che non ho voglia di discuterne.
«Perché tutta la popolazione mondiale sa dove siamo?!» dice acidamente Niall guardandomi male.
Ci penso su prima di spalancare gli occhi.
«Che??» chiedo scioccato.
«Harry una fan ha diffuso la voce che noi siamo a Londra perché ha viso te in un ristorante» spiega calmo Liam.
«Siamo andati a mangiare e Harry si è fermato a cantare una canzone e a parlare con una ragazza.» dice Gemma stupendo tutti.
«È stato gentilissimo..» continua ignorando lo sguardo di tutti su di lei.
«Va bene. Ormai il danno è fatto e sappiamo come è fatto Harry. Mi sarei aspettato che si sarebbe fermato con delle fan» risponde tranquillo Zayn.
«Bene adesso smettiamola di essere incazzati tutti con lui. È stato gentile come sempre e secondo me ha fatto bene» continua il moro guardandomi con un sorriso.
Sorrido anche io entrando in casa con Gemma e chiudendo la porta alle nostre spalle.
«Dove siete andati di bello??» chiede mia madre probabilmente per cambiare discorso.
«A fare una nuotata al fiume e poi siamo passati a mangiare da Ben.» spiego sistemandomi i capelli.
Mia madre annuisce felice prima di spostare lo sguardo da me a Gemma che sta salendo le scale lentamente.
«Sono felicissima che abbia parlato e che sia uscita. Aveva proprio bisogno di te Harry» sorride mia madre con gli occhi lucidi.
Annuisco girandomi verso i ragazzi.
Faccio loro segno di andare al piano di sopra bene che devo parlare con loro.
Capiscono subito e uno ad uno iniziando a salire le scale e io li seguo salendo per ultimo.
Andiamo tutti nella stanza dove dormono Louis e Liam.
Si siedono tutti nei vari posti a disposizione e io sto in piedi davanti a loro prima di iniziare a parlare.
«Allora.. Sapete tutti che mia sorella non parla molto, solo raramente con poche persone.» spiego per prima cosa guardando i miei amici annuire alle mie parole.
«Beh quando siamo andati al ristorante per mangiare, mi è praticamente scoppiata a piangere tra le braccia e mi ha chiesto di portarla con noi in tour perché non vuole stare in questa casa..» dico guardando specialmente Niall.
«Ragazzi io voglio portarla con noi, so quanto è difficile per lei stare qui..» borbotto osservando le facce dei miei amici.
«Amico per me va benissimo, sai quanto tengo a Gemma e che voglio vederla come un tempo» dice subito Zayn guardandomi comprensivo.
Il moro mi appoggia sempre e mi difende sempre nelle mie decisioni.
È davvero uno degli amici migliori che potessi incontrare.
Avvolte può sembrare duro e scontroso ma è un dolcioso in fondo.
«Oh la cosa vale anche per me, non vedo un sorriso sincero sul volto di tua sorella da una vita ormai» sorride Louis.
«Se è felice lei per me va bene, sai che amo far del bene alle persone» ridacchia Liam.
Guardo Niall in attesa di una risposta da parte sua.
Pure gli altri ragazzi si girano tutti a guardarlo incuriositi.
«Sai benissimo che per me va bene, mi manca la Gemma di una volta» dice sul punto di piangere.
Sorrido allargando le braccia, il biondo come un fulmine si catapulta tra le mie braccia stringendomi.
«So che non è facile per lei come per me e per te. Sicché ti appoggio» borbotta sulla mia spalla.
«Ti voglio bene Bro» dico staccandomi da lui.
«Anche io Hazz» ridacchia dandomi una leggera pacca sulla spalla.
Amici come fratelli ormai.

Impossible Love 2 ||H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora