CAPITOLO 114

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PROV. HARRY
Entro dentro la grande suite trascinandomi dietro la valigia.
Mi guardo intorno spaesato mentre osservo la grandissima stanza.
È davvero troppo per me.
Non sono abituato a tutto questo lusso e vedere il televisore enorme al plasma proprio davanti al grande letto matrimoniale mi spaventa.
Ancora un po' titubante vado verso il bagno e apro la porta.
Prendo un bel respiro mentre guardo all'interno.
C'è sia la vasca con il litro assaggio che la doccia.
«Harry??» mi chiama Paul dall'ingresso della mia "camera".
Mi giro facendo qualche passo indietro per vedere quell'uomo sorridente.
«Va tutto bene??» chiede ovviamente riferendosi al fatto che siamo nella città dove sta la mia ex ragazza che non vedo da più di un anno..
Suona male detto così.
«Ehm si.. Non credi sia troppo??» esito cambiando argomento mentre mi guardo di nuovo in torno.
«Gli ho detto che siete dei ragazzi semplici e che non pretendete troppe cose ma hanno insistito dicendo "Vogliamo che stiano al meglio"» ridacchia mentre mi guarda.
Sorrido annuendo e mi giro verso la grande vetrata che si affaccia sul centro di Milano.
«Beh ti lascio solo. I ragazzi volevano andare a fare un giro per la città» dice fermandosi sulla porta.
«Ma sta piovendo» gli faccio notare indicando la vetrata.
«Vanno in macchina guardando un po' Milano. Se ti va chiama Louis» mi avvisa prima di uscire.
Come se fosse stato programmato Lou mi manda un messaggio chiedendomi se andavo con loro.
Sorrido facendo partire direttamente la chiamata non volendo scrivere.

*INIZIO CHIAMATA*
«Ricciolo avanti, ti stiamo aspettando all'ingresso» mi risponde Zayn facendomi aggrottare le sopracciglia.
«Zay perché hai tu il telefono di Louis» ridacchio sentendoli litigare di sottofondo.
«Oh.. L'ho preso Hahahahah infatti il nano sta smanettando per riprenderlo.
Sento un leggero "non sono nano" da parte del ragazzo dagli occhi azzurri e rido immaginandomi il suo broncio.
«Comunque, ragazzi io non vengo. Preferisco restare qui» borbotto andandomi a sedere sul grande letto.
«Okay, Gem viene con noi» mi avvisa il moro dall'altra parte del telefono.
«Va bene, tenetela d'occhio. Davvero non perdetemela» scherzo sentendo gli altri ridere.
«Bene a stasera allora» dice Liam facendomi capire che sono in viva voce.
«A stasera» rispondo attaccando poco dopo.
*FINE CHIAMATA*

Rido posando il telefono accanto a me sul letto e mi lascio cadere all'indietro sul materasso morbido.
Perché in questo momento mi sento così fuori posto in questa grande città??
Giro la testa verso la grande vetrata e osservo la pioggia mentre cade.
Come sempre la mia mente torna a pensare alla ragazza bionda che sarà in giro per Milano.
Non ci sono speranze che la incontri tra le vie.
Era la cosa più bella che mi fosse capitata, può sembrare banale, ma lo è stata. Perché quando c'era sorridevo sempre, perché bastava la sua sola presenza per farmi scordare qualsiasi cosa, perché non sopportavo quando dopo tutte le ore passate insieme lei se ne doveva andare.
E tutte queste cose dette al passato, cazzo quanto fa male.
Mi manca da far schifo, sapevo che non dovevo affezionarmi cosi tanto, perché poi si sa, uno dei due se ne va no??
A stare tutti i santi giorni insieme, e ora più niente mi fa stare malissimo.
Che poi come faccio ad eliminarla dalla mia testa se ogni piccola cosa mi ricorda lei??
Ogni fottuta cosa, dalla mia camera ad ogni posto in cui vado, perché in fondo non c'è posto in cui io non abbia un ricordo con lei.
È dal quattro luglio che che non ci parliamo più, dal quattro luglio che piango ogni giorno, dal quattro luglio che fingo sorrisi su sorrisi, cerco di essere solare, di ridere e di scherzare mentre in realtà dentro sto morendo, e fa schifo, come la sua mancanza.
Si, mi manca, mi manca e mi manca.
Mi manca la sua risata, il suo modo di parlare e di guardarmi negli occhi, la sua cazzo di simpatia, ma soprattutto il tuo sorriso, la stessa che faceva sorridere anche me.
Ma parlo di quella mancanza assurda, quella per cui non basta la musica a tutto volume o un abbraccio.
Mi manca e nessuno può farci niente.
E poi quando vedi il mare in un paio di occhi marroni, si sa che è la fine.
Ma lei..
Lei aveva già gli occhi azzurri e il mare lo vedevi da lontano un miglio.
Vabbè, in fondo tutte le cose belle muoiono.
Ma io continuo ancora a sperare che torni.
E anche se non può sentirmi io dico "ti prego torna, torna perché eri e continuerai ad essere la cosa più bella che mi sia mai capitata".

Impossible Love 2 ||H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora