CAPITOLO 132

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PROV. HARRY
Mi giro nuovamente dalla parte della vetrata e vedo che il sole sta sorgendo.
È la centesima volta che mi rigiro nel letto e finalmente è giorno.
È stata una nottata lunga nonostante sia tornato in albergo alle 2 e mezza di notte.
Sospiro guardando i raggi del sole farsi spazio piano piano tra le tende.
I cuscini che dovevano abbellire il letto sono tutti sparsi per terra e anche il piumino.
Ho dormito solo con il lenzuolo bene che stavo morendo di caldo.
Finalmente decido di alzarmi e di cambiarmi.
Mi metto comodo così da poter uscire a correre.
Guardo Twitter e posto un "Buongiorno principesse" prima di bloccare il telefono e uscire da quella stanza diventata troppo soffocante per i miei gusti.
Attacco le cuffiette quando sono in ascensore e faccio partire la canzone prima di tirarmi il cappuccio sulla testa e uscire di fretta e furia.
Inizio a correre senza guardare nessuno in faccia.

PROV. ANNE
Giro la carne nella padella aspettando che Carl mi raggiunga in cucina.
Gli ho già detto cosa sta succedendo in Italia con i nostri figli ma come risposta mi ha dato il silenzio.
Mi ha guardata per un po' e poi ha salito le scale andando nel suo ufficio e restandoci fino ad ora.
Non riesco a capire quale sia il suo problema.
Jasmin non è mia figlia e Harry non è il suo, questi due ragazzi non sono fratelli e sono liberi di amarsi.
Non hanno nessun vincolo di parentela e non vedo il motivo di farne una tragedia.
La nostra famiglia non è più stata la stessa senza Jasmin, era lei ad animare la festa con i suoi sorrisi.
Sospiro togliendo la carne dalla padella e mettendola in un piatto.
Spengo il fuoco e lascio tutto lì.
Esco dalla cucina e mi avvio sulle scale sentendo il nervoso salire ad ogni gradino in più.
Spalanco la porta dell'ufficio di Carl guardandolo mentre si gira per fissarmi.
«Quale è il tuo problema?» chiedo con una calma che nemmeno io sapevo di avere.
«Non so di cosa parli Anne, ora non posso..»
«No. Adesso mi ascolti» lo interrompo subito.
«Carl non era quello che volevo. Non era la famiglia che sognavo questa. Hai diviso la mia famiglia perfetta, l'hai distrutta» dico con le lacrime che scendono sulle guance.
«Jasmin e Harry non sono fratelli e non lo saranno mai. Loro si amano e io lo accetto e sai perché?? Perché non importa se siano imparentati o meno, importa che si amino e che siano felici okay?? Non voglio vedere la nostra famiglia divisa, ti dico subito che se non torna tutto come prima prenderò dei provvedimenti» continuo non sentendolo parlare.
Mi giro e senza dargli tempo di rispondere esco dalla stanza e inizio a scendere le scale velocemente.
Quando arrivo in soggiorno una mano mi afferra il polso e mi giro guardando Carl con una faccia seria.
«Di cosa stai parlando?? Che ti tipo di provvedimenti??» chiede con aria preoccupata.
«Me ne andrò Carl. Se la famiglia deve stare separata allora lo sarà ma per motivi seri» dico andando verso la cucina ed entrando.
«Anne trovi che non sia un motivo serio il fatto che i nostri figli stavano insieme?» domanda alzando la voce.
«Si amano Carl! E non alzare la voce con me!» dico urlando a mia volta.
«Senti basta. Fa come ti pare.» sbotta sedendosi a tavola.
Non gli rispondo ed esco dalla cucina lasciandolo solo.

Impossible Love 2 ||H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora