CAPITOLO 111

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«È questo?? Come mi sta??» chiede Ariel uscendo dal camerino con un nuovo vestito.
Mi risveglio all'improvviso dal mondo di dei sogni guardando la mia migliore amica girare su se stessa.
«Bello» dico solamente guardandola attentamente.
«È quello che hai detto e ridetto per gli ultimi quattro vestiti» mi ricorda guardandomi.
«Scusa.. Sono pensierosa oggi..» mi giustifico spostando lo sguardo da lei alla mia bambina che sta guardando dei manichini lì vicino.
«Dai basta, adesso vai tu a provarti dei vestiti. Non ne compri da molto tempo» dice sorridendomi e rientrando subito nel camerino senza darmi nemmeno la possibilità di proferire parola.
Scuoto la testa rassegnata mentre un sorriso si fa spazio sul mio viso.
Dopo nemmeno due minuti la mia amica esce nuovamente cambiata con i suoi vestiti e con due vestiti in mano.
«Tienimeli, vado a prenderti qualcosa almeno provi qualche vestito» dice solamente prima di sparire tra i corroi del negozio.
Abbasso lo sguardo su Mia che sta ridendo probabilmente per Ariel che non fa che apparire e scomparire.
«Sarà matta??» sussurro facendole il solletico al pancino bene che l'ho messa nuovamente nella carrozzina prima che la rossa mi chiedesse di nuovo l'opinione su i vestiti che si provava.
Ariel ha un fisico da paura.
È così bella e le sta bene qualunque cosa addosso e mi sembra inutile che mi chieda come le stanno le cose se sa già la mia risposta.
Con i suoi capelli rossi fuoco e ondulati sempre veramente la sirenetta.
La vedo camminare velocemente verso di me con fin troppi vestiti in mano e giuro che per poco non si stava per smussare mentre veniva dalla mia parte.
Mi lancia letteralmente tutta la roba addosso e mi indica il camerino accanto a me.
Scuoto la testa rassegnata prima di entrare nel camerino stretto.
Inizio a spogliarmi lentamente rimanendo in intimo davanti allo specchio grande che è davanti a me.
Alzo un po' il reggiseno e guardo il tatuaggio che ho fatto tanto tempo fa sotto il seno destro.
"Harry" e sotto "Mia".
Sorrido leggermente passando il dito sul tatuaggio.
Non so il perché di quel gesto, ho seguito il mio istinto.
Un giorno sono passata davanti a un negozio di tatuaggi è semplicemente sono entrata e l'ho fatto.
Mia era già nata ed Ariel aveva insistito con tenermela quel giorno così che potessi fare due passi da sola e farmi una girata.
Alla fine ho accettato e sono andata a farmi un giro per tutta Milano.
Infilo il vestito e alzo a fatica la cerniera bene che sulla schiena.
Il vestito è lungo e mi scende perfettamente sul corpo.
Mi guardo allo specchio sorridendo.
Non mettevo un vestito lungo ed elegante dal matrimonio di mio padre e Anne.
Mi sposto i capelli su entrambe le spalle ed esco dal camerino senza scarpe.
Gli occhi di Ariel di allargano guardandomi mentre cammino verso di lei.
Mia, che è tra le sue braccia, inizia a rider mentre batte le manine.
«Jas.. Oddio come ti sta bene!!» urla facendo un sorriso bellissimo di quelli che amo tanto.
Le sorrido girando su me stessa per farle vedere anche il dietro.
Il vestito è rosso e con alcune parti in pizzo sempre rosso.
Si intona perfettamente con il rossetto che avevo messo prima di uscire che adesso si sarà schiarito.
«Ti prego compralo..» sussurra la ragazza con mia figlia in braccio mentre continua a guardarmi.
«Ehm.. Controlla quanto costa» dico girandomi così che possa controllare l'etichetta.
Sento un lamento da parte di Mia segno che l'ha posata nella carrozzina.
Preferisce molto di più stare in braccio che su quel coso.
Sento le mani di Ariel aggeggiare sul vestito per cercare il cartellino con il prezzo e quando lo trova lo prende in mano.
«Mm.. Costa 100€ solo che c'è uno sconto e allora il prezzo è sceso a 70€» mi comunica facendomi girare.
«Ho dietro 50€» sussurro imbarazzata guardando la mia amica.
«Dai te li presto io e poi me lo ridai quando ti pare» risponde facendomi l'occhiolino.
Annuisco sorridendo e ringraziandola prima di entrare nel camerino un'altra volta per cambiarmi.

PROV. HARRY
Scuoto leggermente Gemma che è al mio fianco e che si è addormentata con la testa appoggiata sulla mia spalla.
Stiamo atterrando all'aeroporto di Milano e mi sorprende il fatto che mia sorella di sia addormentata nonostante abbiamo fatto un'ora e mezza di viaggio.
Era davvero stanca e con tutti i pensieri che ha, sono sicuro che ieri era si è addormentata tardi.
Finalmente, dopo un po', apre gli occhi guardandomi con disapprovazione.
«Siamo arrivati» ridacchio guardandola mentre mi fissa con il suo sguardo omicida.
«Avanti, guarda come è bella Milano da qui» rido indicandole il finestrino che fa vedere tutta la panoramica della grande città.
Sorride mentre guarda il grande paesaggio.
Sorrido anche io guardandola mentre è incantata a guardare cosa c'è fuori dal finestrino.
La voce del comandante invade l'ambiente mentre ci annuncia che dobbiamo metterci le cinture di sicurezza bene che stiamo per atterrare.
Faccio come dice e anche mia sorella fa lo stesso mentre non stacca gli occhi dalla vista di Milano.
È bello vederla così.

Impossible Love 2 ||H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora