Aura guardò il cadavere di Bet illuminato dalla luce della luna che filtrava dalla finestrella: "Non eravamo uguali..." Luke sorrise: "Invece sì: la parte oscura ha preso il sopravvento su quella buona causando danni irreparabili!" La donna provò a dare una giustificazione: "È vero, però abbiamo ucciso per motivi diversi..." Il commissario concluse: "Ha commesso un reato, se ne rende conto?" Lei annuì piano: "Mi sono solo sfogata... e poi tra poco saremo impiccati..."
Quando spuntò il sole e un lieve vento cominciò a battere contro gli alberi, i due sentirono un rumore di passi proveniente dall'esterno. Luke riuscì a guardare attraverso la finestrella e vide una schiera di soldati. Quegli uomini avevano un'armatura lucente, un elmo con pennacchio e nelle mani spade, asce, lance e nel fodero dei mitra. Lo sguardo era fiero e nel volto alcune cicatrici rendevano l'aspetto ancora più terrificante. In lontananza si sentivano le voci di migliaia di donne che camminavano lentamente e urlavano per avvertire del passaggio dei Guerrieri della morte. Il commissario tremò e Aura lo guardò interrogativa: "Chi ha visto?" Luke disse piano: "...dobbiamo uscire... assolutamente..." Si avvicinò alla porta di ferro e notò una serratura. Nella mente si formò un piano disperato nato dal pensiero che tra poco sarebbero stati colpiti con un'ascia da gente senza scrupoli. Staccò la parte aguzza della lancia ancora piena di sangue del cadavere di Bet e la infilò nella toppa. Aura non capì: "Non riuscirà mai ad aprire questa porta, dovrebbe saperlo anche lei!" Il commissario provò ripetutamente: "Ieri notte mi ha detto che non vuole lasciare nulla di intentato..." Si avvicinò alla donna: "Ho visto i Guerrieri della morte: io verrò ucciso e lei sarà rapita!" Gli occhi di Aura si riempirono di lacrime e le vennero in mente le parole del portiere dell'albergo dove avevano alloggiato.
All'improvviso sentirono voci confuse, rumore di armi e le urla delle donne del Padrone. I nuovi arrivati parlavano una lingua sconosciuta per Aura, ma che Luke conosceva bene. Tentò disperatamente di aprire la porta, ma non ci riuscì. Quegli uomini si stavano avvicinando alla loro prigione. Il commissario si arrese e osservò Aura: i suoi occhi erano rossi e lo sguardo rivolto verso la finestrella oltre la quale suo figlio la stava aspettando. Lui non sapeva che proprio in quel momento un dubbio stava attanagliando la donna: Pip era ancora vivo?
Voleva consolarla, ma sentì il rumore dell'ascia aprire la porta che subito si spalancò: i Guerrieri presero malamente Aura e la trasportarono via. Il caso volle che Luke fosse nascosto dietro l'apertura e quindi non lo notarono. Si sporse e vide un nuovo pensiero nello sguardo di Aura: perché non mi difendi? Proprio in quel momento l'uomo sentì un forte dolore alla testa a causa del colpo della porta e svenne.
Quando si rialzò, il sole era già alto da tempo nel cielo e si ricordò degli eventi di qualche ora prima: i Guerrieri della morte avevano rapito Aura. Uscì dalla prigione e vide il Palazzo in rovina: i monumenti erano stati distrutti, i pezzi di vetro rendevano impossibile il passaggio e i cadaveri dei soldati, del Padrone e del maggiordomo davano un'aria spettrale all'ambiente. Per la prima volta nella sua vita l'uomo pianse davanti a uno spettacolo del genere: non poteva credere che il suo popolo avesse causato morte e distruzione. Non avrebbe dimenticato mai i volti pallidi e gli occhi spenti di quella gente.
Per la strada verso la jeep vide altro dolore: le donne che si erano ribellate avevano subito una fine atroce, dove il verde speranza della piana era in contrasto con il rosso del sangue. Arrivò nel punto in cui aveva lasciato l'auto e notò un corpo accartocciato su se stesso. Scosse la testa, lo accarezzò e solo in quel momento Pip si mosse. Guardò terrorizzato Luke e disse: "Finalmente sei arrivato... dov'è mamma?" Il commissario non rispose, si limitò ad abbracciarlo. Nella mente del ragazzo l'unica speranza che gli era rimasta si spense e chiuse gli occhi: "Lo sapevo... ho visto dei soldati vestiti in modo minaccioso camminare poco distate la jeep. Mi è parso di scorgerla, ma non ne sono sicuro... chi erano?" Luke rispose con un filo di voce: "... i Guerrieri della morte..." Pip si alzò di colpo, scese dalla vettura e corse veloce verso la cittadina di Luang Prabang. Il commissario lo fermò e il giovane cominciò ad urlare: "Mamma... non è possibile... no! Perché? Lasciami andare... tu non capisci..." L'uomo lo trasportò a forza in macchina cercando di consolare il ragazzo.
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Chiave: verità e menzogna
Adventure(In revisione) Primo volume. Pip vive con i genitori in un piccolo villaggio del Vietnam e in seguito a un doloroso lutto entra in possesso di un misterioso flauto. Questa scoperta segnerà l'inizio di un lungo viaggio verso Londra, durante il quale...