L'illusione

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Una lacrima scese lenta sulla guancia di Elena: la sua vita era nelle mani del marito. Deglutì: "Se mi uccidessi, rinnegheresti i nostri anni di matrimonio!" Lui la guardò negli occhi: erano spaventati e terrorizzati. La donna continuò: "In questi anni ho amato solo te, dal primo momento in cui ti ho visto in quell'hotel. Ho avuto un momento di debolezza con Pietro, ma è umano sbagliare. Dal mio errore è nato Carmine, un ragazzo bellissimo per cui tu stai uccidendo. Dopo la partenza di Pietro ho imparato ad amarti e sono riuscita a dimenticarlo. Adesso capisco di aver compiuto la scelta giusta. Il mio amore per lui è stato suicida, mentre quello per te costruttivo. Abbiamo formato una splendida famiglia e dobbiamo andare avanti per loro." Mariano esclamò: "Il nostro matrimonio è cresciuto tra la menzogna. Hai sempre indossato una maschera con noi!" Lei aprì la porta: "Spara, se hai il coraggio di uccidere una donna incinta!" L'uomo mise la mano sul grilletto, ma decise di non spararle: "Non sono un mostro. Ho deciso di intraprendere questa guerra contro quei ragazzi per Carmine e quando saranno morti, deporrò l'ascia." La donna tirò un sospiro di sollievo: "Non ti aiuterò più. Mi sono sentita un verme quando ho scaricato la pistola di Campolo. Ora vai a dormire sul divano. All'alba verrò a svegliarti: non voglio che Ilaria e Carmine capiscano la verità!"

Il giorno dopo un tiepido sole scaldava il mondo. Il profumo di umido era nell'aria. Damiano era appoggiato a un muretto e aspettava l'arrivo di Elisabetta davanti all'aeroporto. Sbadigliò e ripensò alla sera prima: dopo la cena erano andati nella parte alta di Mestre e da lì avevano assistito ai giochi di luce dei lampioni, delle insegne e discoteche. Erano rimasti in silenzio per dieci minuti e poi lui aveva provato a baciarla. Lei, però, si era sentita in imbarazzo, aveva chiesto scusa e se n'era andata. Ora il sole era appena sorto e lui guardò l'orologio: il volo privato sarebbe partito tra poco. Stava per entrare nell'edificio, quando la voce di Elisabetta lo fermò. Lei disse di non aver sentito la sveglia: "È mio dovere venire a salutarti e spiegare il motivo che mi ha spinta a scappare." Prese fiato e continuò: "È da tanto tempo che non mi innamoro. Credevo di aver chiuso con l'amore, però quando ti ho visto, hai aperto un piccolo spiraglio e il mio cuore di pietra si è aperto come una porta. Hai la chiave, ma io non voglio che tu entri." Il giornalista la accarezzò e le chiese il motivo. Lei arrossì: "Ho paura di soffrire. Non voglio intraprendere una relazione con il rischio di sbagliare. A causa delle numerosi delusioni che ho subito nella mia vita, mi sono dovuta difendere costruendo una barriera intorno a me. È permesso rischiare alla tua età, ma io ho cinquant'anni e sbagliare adesso può provocare delle ferite incurabili." Damiano si avvicinò: "Se lo vorrai, allevierò le tue ferite e diraderò tutte le paure!" Si baciarono appassionatamente, ma poi lei si ritrasse: "La gente potrebbe guardarci male: potrei essere tua madre!" Lui le prese le mani: "Noi non possiamo scegliere chi amare, è il nostro cuore che ci indica la persona giusta!" In quel momento il cellulare del giornalista squillò, Damiano rispose e un uomo annunciò che il volo privato fosse appena giunto in aeroporto. Daiano ringraziò e diede un fascicolo a Elisabetta: "Eliseo mi ha detto tramite email che da domani un uomo prenderà il mio posto in mia assenza. Qui c'è il frutto della ricerca che ho compiuto ieri sul caso Bacco: forse Carmine ha visto il filmato dell'incontro tra Pietro e Mariano e così ha scoperto la vera identità del padre. La mia idea è recuperare il video e renderlo pubblico!" "Perché? Non credi che la famiglia Bacco abbia abbastanza guai?" L'uomo annuì, ma spiegò: "Nel video si vede che Bacco ha offerto un incarico prestigioso in America ad Abbondanzio per andarsene dall'Italia. I cittadini hanno il diritto di conoscere i movimenti di colui che è stato per anni Presidente del Consiglio!" Elisabetta divenne sospettosa e cambiò argomento: "Eliseo ha spiegato il motivo per cui ha scelto un sostituto in tua assenza?" L'uomo annuì: "In quest'ultimo periodo c'è molto lavoro a causa delle conseguenze che hanno portato le dimissioni di Bacco. La politica sta attraversando un periodo complicato e per questo il capo ha bisogno di tutto il personale." Lei replicò: "Non credo sia questo il motivo. Siamo stati quasi due settimane a Bruxelles e non ha assunto un sostituto. Ho paura che il suo scopo sia estrometterti dalla redazione perché stai indagando su Bacco!" Damiano sorrise: "Questo mi dà lo stimolo per dimostrare le mie capacità. Risolverò il mistero che si nasconde nell'Accademia di Medicina di Algeri e svolgerò un'inchiesta su ciò!" La donna esclamò: "Sono contenta del tuo entusiasmo, ma è molto pericoloso. Ci sentiremo con il cellulare, però saremo lontani chilometri!" Lui le accarezzò la guancia: "Ti prometto che ritornerò presto sano e salvo." Si baciarono di nuovo e la donna desiderò che quel momento non finisse mai. Il giornalista sorrise, la salutò ed entrò in aeroporto. Lei guardò la sua figura scomparire e pregò di rivederlo presto.

Chiave: verità e menzognaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora