Le mani di Aura si strinsero sempre di più e le unghie stavano quasi per conficcarsi nella carne. Doveva intervenire, ma preferì restare nascosta da un lato a sentire la conversazione. Le voci degli infermieri nei corridoi le arrivavano ovattate e cercava di concentrarsi sulle parole di Jim.
L'uomo continuò: "Quando il flauto ti è caduto, io mi sono subito accorto che quello era lo stesso flauto della leggenda. L'ho riconosciuto perché ho visto spesso delle illustrazioni sullo strumento."
Pip rimase in piedi, al centro della stanza, ad ascoltare le sue parole. La voce gracchiante dell'anziano gli stava provocando continui brividi sulla pelle. Non per il tono, ma per il contenuto del suo discorso.
Jim fissò il ragazzo negli occhi. "Ti ho seguito perché ho visto nei paraggi una persona poco raccomandabile, lo stesso cacciatore che ti ha aggredito. Ha tentato più volte di raggirare altri abitanti del villaggio, ma non ha mai attaccato nessuno in modo diretto. Ti ho seguito per precauzione e ho portato il fucile in caso di necessità."
"Dovevo stare attento..." farfugliò il giovane, cercando di calmarsi. "Avrei dovuto prevedere che sarebbe potuto succedere qualcosa di brutto, mi avevi pure raccomandato di prestare attenzione. Ma ora non posso tornare indietro. Partirò, venderò il flauto, mi consegneranno quei maledetti sei milioni e ti darò il necessario per riprenderti... Consideralo un risarcimento!" continuò Pip, tra la disperazione e la paura di non riuscire a mantenere la promessa.
Sul volto rugoso di Jim comparve un sorriso sfuggente che durò pochi secondi. Dopo una lunga discussione con il ragazzo, approvò.
Aura, che era rimasta sull'uscio, aveva pensieri di rabbia nei confronti di quell'uomo, ma si presentò. Jim le tese la mano e lei, dopo un momento di smarrimento, la strinse. Era fredda e rugosa, segno di anni di lavoro e tanta pazienza. Il pensiero che la tormentava restò fisso in testa: anche lui voleva il flauto. Aveva seguito e salvato Pip solo per guadagnare la sua fiducia, ma gli dèi avevano impedito che accadesse l'inevitabile.
Da quando suo figlio aveva proposto di consegnargli una parte dei sei milioni di sterline, Jim sembrava più risoluto. Aura notò subito un fulgore diverso nei suoi occhi nocciola, ma non disse nulla. Si limitò a pregare gli dèi per la bugia del figlio: non sarebbero tornati in quel luogo di miseria.
Poco dopo Aura e Pip salutarono Jim, uscirono dalla stanza e si incamminarono lungo il corridoio. Entrambi avevano lo sguardo basso, perso a contemplare le linee grigie sul pavimento bianco. In realtà la loro mente era concentrata su altro. Nonostante gli infermieri e i pazienti passassero accanto, a loro sembrava ancora di essere all'interno della stanza, con quell'atmosfera tesa che si respirava e che filtrava in tutti i pori.
Pip strinse le braccia al petto. "Non posso ancora credere a quello che mi ha detto. Come posso non sentirmi colpevole? Se non fosse intervenuto, ora non sarebbe in queste condizioni. Forse io sarei riuscito comunque a salvarmi, anche se non so come..."
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Chiave: verità e menzogna
Adventure(In revisione) Primo volume. Pip vive con i genitori in un piccolo villaggio del Vietnam e in seguito a un doloroso lutto entra in possesso di un misterioso flauto. Questa scoperta segnerà l'inizio di un lungo viaggio verso Londra, durante il quale...