Pericolo a villa Bacco

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Il giorno dopo a Meandosi il sole non era ancora sorto: i raggi cominciavano a filtrare tra le nuvole e creavano magici effetti rosa. Al castello Çağla si era preparata e stava per uscire. Dalle scale vide il padre e il consigliere che stavano parlando complici. Bülent uscì con uno zaino sulle spalle e la ragazza aspettò che il padre lasciasse il salotto. Dopo aprì la porta per uscire, ma Abdullah la sorprese: "Perché vuoi lasciare il castello a quest'ora?" La figlia replicò senza paura: "Posso porre la stessa domanda a te: di cosa parlavi con il consigliere? Perché è uscito e qual è il contenuto dello zaino?" Il padre alzò le spalle: "Non t'interessa. Ti ho ordinato di rimanere in camera. Come sei scappata?" Çağla spiegò di aver rubato le chiavi della stanza dalla cameriera: "Voglio stare vicina a Çağ in questo doloroso momento della sua vita. Tra poco c'è il funerale di Ömür e voglio essere presente!" "No!" urlò Abdullah con tono preoccupato. La sua voce si propagò nell'ampio castello: "Adesso tu rientri in camera!" "Non puoi rinchiudermi in una stanza! Non m'interessa il tuo astio per lui: voglio andare da Çağ!" esclamò la ragazza e si avvicinò alla porta. Lei fu presa di peso dal padre e si dimenò. L'uomo salì le scale e il padre liberò Çağla dalla stretta. Gli occhi della ragazza erano rossi: "Perché non vuoi che vada al funerale?" Il padre spiegò con sincerità: "È pericoloso. Oggi davanti alla moschea di Agro ci sarà la fine della famiglia Öztürk e non voglio che tu sia presente." La figlia si preoccupò: "Cosa significa?" Capì il piano del padre: "Avrei dovuto immaginarlo fin da subito. Se Agro non avesse un Re, potresti offrire aiuto e protezione agli abitanti e così conquisteresti il villaggio!" Abdullah annuì: "Tutto questo è per te: Ömür ha ucciso tua madre e voglio vendicarmi. Prenderò Agro e se vorrai, ti affiderò il comando." Çağla fu terrorizzata dal comportamento del padre: "Non sarò mai dalla tua parte. Ricordati che ormai Agro e Meandosi dipendono da Cüneyt e lui t'impedirà di conquistare il villaggio!" Il padre rise: "Offrirò il mio aiuto per risollevare Agro dal grave scandalo in cui sarà coinvolto e Cüneyt mi ringrazierà! Non è ancora nata la persona che può fregarmi!" La figlia disse in modo orgoglioso: "Ti sbagli: è davanti a te! Non riuscirai a conquistare Agro perché te lo impedirò!" Con queste parole corse verso la porta e il padre le urlò: "Tutte le persone presenti al funerale sono destinate a morire. Scegli se obbedirmi o andare incontro alla morte!" La figlia si voltò spaventata e dopo avergli gridato il suo odio uscì e corse verso la fermata del carro per andare ad Agro: doveva avvertire l'amato del pericolo che stava correndo.

Poco dopo al villaggio iniziò il momento della sepoltura davanti alla moschea. La costruzione era imponente e aveva una pianta ottagonale. Sui muri di colore blu c'erano dei motivi vegetali e l'edificio era coperto da una grande cupola rettangolare bianca dove si concentrava la luce. La maggior parte degli abitanti era venuta all'alba per omaggiare il defunto Re e pregare Allah per assicuragli una vita serena nell'aldilà. Çağ era stato il primo ad arrivare e aveva gli occhi chiusi davanti al corpo del padre: nella mente stava rivivendo i momenti più belli e istruttivi che gli avevano permesso di crescere. Si sforzava di non piangere, pensando che tra poco il padre avrebbe vissuto in pace la morte, cioè la vita vera in cui iniziare un'esistenza beata. Il problema era il fatto di non sapere dove fosse andato il padre dopo la morte, se all'Inferno o in Paradiso. Çağ pregò Allah di avere pietà di Ömür, un uomo che si era lasciato sopraffare dalla rabbia e dal rancore e che in fondo era stato vittima di se stesso. Se qualcuno avesse chiesto a Çağ dove fosse il padre, lui avrebbe risposto con convinzione in Paradiso. Era buffo: nonostante tutto si sentiva di premiare il padre per l'ottimo lavoro che aveva svolto regnando con professionalità ed efficienza. L'odio verso la famiglia Kaya l'aveva reso una persona incapace di capire la differenza tra il bene e il male. Poco dopo arrivò molta gente che restò in piedi dietro di lui. Ognuno di loro guardava verso il basso e pregava per il Re.

Poco dopo iniziò la preghiera collettiva con cui chiesero perdono per tutte le azioni cattive compiute in vita dal defunto. Pip e Caroline si erano incoraggiati a vicenda ed erano venuti ad assistere al funerale. In seguito alla preghiera ci fu un attimo di silenzio, Çağ prese coraggio e guardò il corpo del padre: "Ömür Öztürk era una persona con una grande forza interiore. Nella sua vita terrena ha vissuto sempre con tenacia e rispetto per le altre persone. Ha affrontato molte guerre, che l'hanno reso la persona che tutti voi avete conosciuto. Ogni sera quando ero piccolo si avvicinava a me e diceva che un giorno avrei dovuto governare il villaggio mettendo al primo posto i cittadini." Sorrise e continuò il discorso: "Nella sua stanza c'è un quadro dipinto molti anni fa da un grande pittore del nostro villaggio. L'uomo ha rappresentato un rettangolo nero che lo ricopre interamente. Ogni volta che lo guardava, papà rimaneva incantato e gli chiedevo sempre perché lo fissasse con tanta attenzione. Lui sorrideva e mi prendeva in braccio dicendo che quel quadro rappresentasse Agro. Il popolo è la parte centrale, cioè il rettangolo nero e la famiglia reale è la cornice che protegge gli abitanti. Se non ci fosse la figura geometrica, il contorno non avrebbe nessuna funzione, ma viceversa il popolo esisterebbe anche senza la famiglia reale. Il paragone mi ha indotto a riflettere: nella vita bisogna sempre dare il massimo per aiutare gli altri. Spero di essere all'altezza dell'incarico di Re di Agro!" La folla lo applaudì e accerchiò per incoraggiarlo.

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