Aura stava correndo per le strade di Luang Prabang con il cuore in gola: temeva di non raggiungere il figlio in tempo. Quando arrivò davanti al tabellone con gli orari in stazione, prese fiato e si fermò un attimo. Il treno non era ancora partito. All'improvviso l'altoparlante informò che i passeggeri diretti alla Divisione di Mandalay dovessero andare al binario 1 perché il mezzo stava per arrivare. La donna riprese la sua corsa e sentì il rumore delle rotaie.
Dopo aver trovato il binario giusto, vide dall'altra parte delle rotaie il figlio e lo chiamò: aveva due zaini sulle spalle e stava guardando l'orologio. Appena sentì la voce della madre, alzò la testa e la vide: sorrise e salutò con un cenno della mano. Il treno arrivò e Aura si guardò intorno per capire come arrivare dall'altra parte. Imboccò un passaggio che la portò vicino al figlio che stava per partire. La madre lo fermò: "Aspetta, dobbiamo parlare!" La gente stava salendo e scendendo dal mezzo e li stava spingendo da ogni parte. "Non c'è nulla da dire, devi solamente decidere tra me e Luke. Scegli bene, perché non avrai una seconda possibilità!" minacciò con decisione Pip. Aura si arrabbiò: "Non ti rendi conto di quanto sia stato faticoso arrivare fin qui in tempo! Rischiavo di giungere qui e non trovarti più! Andiamo a casa, non sto scherzando!" "Neanch'io!" esclamò Pip: "Io partirò da Luang Prabang con o senza di te! Luke è una persona cattiva e malvagia. Dobbiamo allontanarci da lui! Fidati di me e delle mie sensazioni!" "Non puoi chiedermi di scegliere tra te e lui: sono due amori diversi, sentimenti che non devono essere confusi!" esclamò la madre. "Quindi ammetti di amarlo: non credevo che lui fosse riuscito a incantarti a tal punto. Seguimi e non te ne pentirai. Dopo non potrai tornare indietro e sono sicuro che non ti pentirai di essere partita con me! Mi ringrazierai quando saremo lontani!" provò a convincerla Pip.
In lontananza una voce annunciò la partenza e la chiusura delle porte. Pip saltò sul mezzo e prese per il braccio la madre: "Tu ami avere sempre la situazione sotto controllo, ma per una volta lasciati guidare lontano dal male!" Le porte si stavano per chiudere e Aura saltò sul treno per non lasciare solo il figlio: "Tu sei pazzo! Nella vita non si scappa dalle persone: bisogna avere il coraggio di dire in faccia ciò che si pensa e chiarire la situazione!" Il ragazzo esclamò: "Forse ho sbagliato, però con una persona come lui che ha mentito per quasi tre settimane, non si può ragionare. Ha la strana capacità di sedurre le persone e renderle irresistibili al proprio fascino! Attraverso le sue azioni, le parole e i gesti ti ha resa inoffensiva, ma io non mi lascio incantare! Non sto parlando per invidia, ma per avvertirti!" Il figlio prese le mani della madre: "Sono contento che tu sia giunta in tempo alla stazione. Sta per iniziare un lungo periodo di pace e serenità lontano da lui!" La donna sorrise e lo abbracciò: "Spero tu abbia ragione, altrimenti pagheremo il nostro errore con gli interessi!"
Intanto nel carcere di Mestre Manuel stava aspettando che le guardie concedessero ai detenuti di uscire per la giornaliera ora d'aria. La cella non era ampia, di mattoni rossi e con una piccola finestrella verso l'esterno. Le sbarre d'acciaio della porta separavano il ragazzo biondo dal corridoio. Nonostante fosse fine agosto, Manuel era avvolto in una coperta a causa del freddo pungente. Aveva passato otto giorni in carcere e stava impazzendo. Ogni notte l'immagine dei calci dati a Carmine, le sue urla di pietà e le risate dei due amici lo tormentavano. Spesso una lacrima usciva dagli occhi come se fosse un piccolo segnale di pentimento. Solo ora si rendeva conto di aver buttato i seguenti sette anni di vita. Desiderava lavorare come manager di una società calcistica e aveva già programmato la sua vita. Adesso tutti i suoi sogni di gloria, le speranze e le gioie di un ragazzo con tutta la vita davanti erano state sfumate in una sola fatale notte. Negli otto giorni di carcere i suoi due amici Davide Durante e Michele Monaco gli avevano rinfacciato la sua scelta di raccontare tutto in un'intervista e avevano cominciato a rendergli la vita impossibile. Manuel si alzò a fatica: non riusciva a camminare perché il giorno prima loro l'avevano picchiato. Adesso riusciva a capire il dolore di Carmine. Si appoggiò al mobile e guardò fuori dalla finestrella: il cielo era limpido e un forte sole lo invadeva di rabbia e invidia nei confronti delle persone libere. Finalmente un poliziotto annunciò l'inizio dell'ora d'aria e aprì la cella. Appoggiando le mani al muro uscì, sperando di non incontrare i due.
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Chiave: verità e menzogna
Adventure(In revisione) Primo volume. Pip vive con i genitori in un piccolo villaggio del Vietnam e in seguito a un doloroso lutto entra in possesso di un misterioso flauto. Questa scoperta segnerà l'inizio di un lungo viaggio verso Londra, durante il quale...