Conseguenze inevitabili

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Il sole stava tramontando e gli animali della montagna ritornavano nelle loro tane. Elena guardò i prati in lontananza e le campane del paese vicino segnavano la fine di una dura giornata di lavoro. Il suo sguardo scorse il lago e le ritornò in mente l'incontro con Pietro. Provò un misto di amore, rabbia e odio nei suoi confronti e ripercorse gli eventi che avevano intrecciato la sua vita con quella di Mariano e del Comandante Generale.

Aveva solo quattordici anni quando aveva conosciuto Pietro e lui era un suo compagno di classe al liceo. L'amicizia si trasformò molto lentamente in amore e passarono dei momenti felici insieme. Dopo tre anni il ragazzo si trasferì con i genitori all'estero alla ricerca di fortuna e lasciò un grande vuoto nel cuore di Elena: non avevano potuto neanche salutarsi e ben presto dimenticarono la loro storia. Tempo dopo lei cominciò a lavorare come organizzatrice di eventi e riuscì a ottenere i giusti contatti. Ben presto ricevette un importante incarico: allestire una mostra dei quadri del famoso pittore William Turner in un lussuoso hotel. Quella sera incontrò Mariano e s'innamorò perdutamente di lui, scoprendo che fosse un politico. La relazione le cambiò la vita: lo amava soprattutto per il suo sorriso e per i suoi occhi azzurri attraverso i quali vedeva l'uomo della sua vita, anche se più maturo di lei. Due anni dopo mise alla luce Ilaria e il loro rapporto si consolidò. Non mancarono i momenti difficili che affrontarono quando lui divenne una persona famosa in tutto il mondo e dovette trascorrere del tempo all'estero per lavoro. Quattro anni dopo incontrò Pietro e cominciarono subito a litigare: lei gli chiese perché in tutti quegli anni non l'avesse cercata, lui ammise di aver iniziato una nuova vita in un paese lontano e di essere ritornato per seguire il suo ideale, cioè lottare affinché i cattivi pagassero e gli innocenti potessero vivere in tranquillità. Infine terminò il discorso ribattendo che anche lei fosse andata avanti. Dopo qualche giorno scoppiò la passione sopita per anni e un mese più tardi Elena scoprì di essere nuovamente incinta. Intanto Mariano era tornato e per salvaguardare l'attività politica dell'uomo decise di non confessare il tradimento dicendo che lui fosse il padre della creatura. Gli incontri con Pietro erano sempre più rari e un giorno la donna raccontò della gravidanza e l'uomo fu preso dal panico. Con il passare del tempo Mariano intuì del tradimento: grazie ad alcune indagini seppe della relazione tra Pietro ed Elena ed ebbe un violento confronto con lui. La donna spiegò che avessero avuto una storia anni prima che però era stata troncata sul nascere, giurando che il figlio fosse suo. In seguito alla discussione con Mariano, Pietro decise di partire all'estero, abbandonando il desiderio di vivere la sua vita in Italia e coltivando l'ideale di giustizia in un altro paese. Qualche mese dopo nacque suo figlio Carmine. In quello stesso anno nel giorno di Natale Mariano mostrò un favoloso anello alla sua fidanzata, le chiese di sposarlo e in preda all'emozione lei accettò. Un anno dopo Pietro ritornò in Italia per seguire il suo sogno di giustizia in Veneto. Passarono dodici anni felici, nei quali Mariano fu eletto Presidente del Consiglio, Elena capì di amare davvero suo marito, prese coscienza che per Abbondanzio avesse provato solo un'attrazione fisica e dimenticò il passato.

Ora non poteva credere che il suo matrimonio stesse per essere messo in crisi da una verità scomoda.

Il giorno dopo un timido sole tentò di scavalcare le nuvole e illuminare il mondo, ma le nubi non glielo permisero. A Luang Prabang Caroline portò Pip nel suo rifugio sul ponte del parco. I bambini giocavano felici nei prati e la gente scherzava serenamente. La ragazza guardò i pesci nuotare nel fiume: "Questa notte ho pensato molto alla tua proposta e credo di non riuscire a mentire ai miei genitori: loro mi hanno educata con dei sani principi e distruggerei tutto ciò che hanno creato in questi anni. Sarei una vergogna per loro e non riuscirei a guardarli negli occhi senza provare imbarazzo. È anche vero che la mia famiglia sta passando un momento molto difficile dal punto di vista economico e forse un aiuto risolverebbe la situazione." Si girò verso il ragazzo: "Ho deciso di essere complice nell'affare solo per sostenere i miei e ringraziarli per questi anni felici. Questa è l'unica motivazione fondata che ho trovato. Promettimi che il mio gesto non avrà conseguenze. Ti scongiuro, voglio solo aiutare i miei genitori." Pip annuì e le spiegò il piano: "Luke ha il fascicolo del caso Binh nel suo appartamento dove è contenuto il documento della spedizione del flauto a Londra. Il tuo compito è di copiarlo al computer e firmare con il suo nome. In seguito io andrò in commissariato, metterò il foglio sulla scrivania del questore e lo timbrerò. Il giorno dopo lo strumento partirà da Luang Prabang e arriverà a Londra. In seguito Luke riceverà i sei milioni di sterline e sono sicuro che non si arrabbierà per il mio gesto." S'interruppe e poi disse a Caroline: "Sono contento che tu voglia aiutarmi!"

Chiave: verità e menzognaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora