|Pov Anastasia|
Erano passati due mesi da quando il loro "viaggio premio" era scaduto. Ancora non riusciva a credere a quante cose erano successe da quando aveva lasciato l'Italia.
Aveva visitato la città in cui sua madre era vissuta, aveva alloggiato in uno dei più bei hotel che avesse mai visto.. e poi aveva incontrato lui. Louis.Era stato come un fulmine a ciel sereno. Erano bastati due minuti su un ascensore e la sua vita era totalmente cambiata. Si era innamorata di lui di giorno in giorno e avevano affrontato difficoltà e incomprensioni, ma finalmente erano insieme.
Anche Chiara finalmente aveva trovato la sua strada insieme a Liam. Alloggiano entrambi alla London University, dove studiano per lo stesso corso di laurea.
Con Chiara ci vediamo quasi tutti i giorni dopo le lezioni in un bar del campus, visto che anche io e Louis studiamo alla LU. È proprio qui che la sto aspettando in questo momento.
Fuori soffia un vento gelido, ma per fortuna nel piccolo bar hanno i riscaldamenti. È stato difficile abituarsi al cambio di temperatura fra l'Italia e l'Inghilterra.
La porta si aprì e Chiara entrò di fretta con le guance tutte arrossate dal freddo, la sciarpa intorno al collo e il cappellino nero che Liam le aveva regalato due settimane prima con la scritta: I love my boyfriend.
《Any! Scusa il ritardo, ma Liam stava...》cercò di scusarsi, ma la fermai prima che finisse la frase.
《Non importa》le dissi.《Vieni a sederti che starai congelando》Così fece e dopo aver ordinato due cioccolate iniziò a raccontarmi dei preparativi che aveva in programma per la festa di Halloween a cui avremmo partecipato quella sera.
《Quindi verso le 10 venite a prenderci?》chiese.
《Si, ci vediamo davanti il tuo dormitorio》risposi io.Louis ed io non abitavamo al dormitorio della LU, bensì in un appartamento poco lontano. Louis aveva insisto che andassimo a vivere lì, insieme. Solo io e lui.
C'era voluto un po per convincere mio padre, ma alla fine aveva vinto Louis e papà ci aveva aiutati a cercare l'appartamento.
Inutile dire che abitare insieme era la cosa più fantastica che mi fosse mai capitata. Abbiamo arredato l'appartamento nel modo più moderno possibile, ma con i nostri risparmi ovviamente.《Quindi hai già deciso cosa mettere?》 Mi ha chiesto sorseggiando la sua cioccolata come fosse un caffè.
《Ovviamente no, sono indecisa fra due vestiti a dire la verità...》Sorrido al pensiero di quando Louis li aveva visti. Era rimasto a bocca aperta.Dopo una buona mezz'ora di discussioni su professori e lezioni da seguire, Chiara guardò distrattamente l'orologio e impallidì. 《È tardissimo!》Si alzò di fretta, uscendo dalla tesca del giubbotto dei soldi.
《Paga la cioccolata e ci vediamo sta sera!》Disse infine prima di scomparire dalla vista della cugina.Lei si limitò a fare una scrollata di spalle e ne approfittò per fare una telefonata che aspettava di fare già da qualche ora. Il telefono squillò quattro volte prima che il suo migliore amico le rispondesse.
《Hey bimba!》Niall sembrava essersi appena svegliato e lei glielo fece notare.
《Ma no, solo che ero sul divano e Liam ha messo un film che è due palle quindi...》Niall s'interruppe con un urletto e lei sentì il nome di Liam e qualche cuscino che sbatteva quasi sicuramente sulla faccia di Nello.《Scherzavo! Liam mi sta obbligando a dirti che il film è bellissimo e che io mi stavo solo riposando prima della festa di sta sera e che... ah! Louis ti manda a salutare e dice che... nah, non te lo dico perché sono cose troppo sdolcinate da dire》Scoppio a ridere a sentire le parole di Niall e un leggero rossore mi copre gli zigomi quando sento il nome di Louis, ma rispondo a Niall con voce divertita. 《Quindi vieni anche tu alla festa? E saluta il mio.. cioè Lou!》
Nello rise. 《Certo che vengo! Dobbiamo giocare a "parla o bevi" ricordi?》
Ad essere sincera non mi ricordavo che avremmo dovuto giocare, ma risposi comunque di si.《Virgy viene?》Chiesi poi, mentre mi alzavo e andavo a pagare le due cioccolate alla cassa.
《Ovvio, però veniamo con la mia macchina, quindi voi passate a prendere solo Liam e Chiá, okay? Ora devo chiudere sennò mi torturano con i cuscini》Fece una pausa, mentre io uscii dal bar e mi diressi alla macchina per tornare a casa. 《Sai che comincio ad avere una dannata paura dei cuscini?》Disse infine con finto tono serio.
Sbuffai.《A sta sera, Nello》e riattaccai con un sorriso sulle labbra.