"Jess esci immediatamente dalla mia stanza"
Lei corse via urlando:
"Io lo sapevo"
Maledizione a me e a quando non chiudevo la porta.
Pensai di dover cominciare a legare mia sorella quando avevo amici a casa.Genn sbuffó in una sonora risata.
"Lo trovi divertente?"
"Abbastanza"
Continuò a ridere per svariati minuti ed io dopo un po' lo seguì.
"No seriamente, mia sorella non sa farsi i cavoli suoi, lo dirà all'intero pianeta"
"E questa ti crea problemi?"
Con le dita cominciò a fare dei cerchi sulla mia coscia. Un brivido freddo percorse tutto il mio corpo.
"N-no"
"Allora non vedo perché dovresti preoccuparti"-Biascicó sulle mie labbra prima di tornare a baciarle.
Dopo qualche minuto il suo telefono squilló.
"Non ci posso credere"-Disse staccandosi-"Devo andare"
Io, ancora scossa da quei baci, annuì senza capire nulla.
Mi alzai lentamente e lo accompagnai al piano di sotto."Ci vediamo domani mocciosa"
Mi diede un bacio sulla fronte e se ne andò.
_______________________________________
"Che vuoi?"
"Fratello calmati"
"Alex non dirmi di calmarmi, lo sai che mi fa innervosire ancora di più"
Il mio amico sbuffó a ridere e si sedette sul divano di casa mia.
"Mi spieghi che ti prende in quest'ultimo periodo? Ti vedo assente"
"Non è nulla"
Dovevo davvero dirgli che non facevo altro che pensare ad una ragazza e che mai stava facendo impazzire?
Mi avrebbe preso in giro per tutta la vita.
"Genn non me la racconti giusta"
"Ti ho detto che non ho nulla"
"Fai come vuoi, tanto lo verrò a scoprire"
Non ci sarebbe mai arrivato a Julie.
Non era una delle tipiche ragazze che frequentavo io."Ieri ho parlato con Austin e mi ha detto che se non ti fai vedere domani, ti viene a prendere dalle orecchie, ovunque tu sia"
"Domani ci vado"
"Lo dici da due settimane"
"In questo momento non mi va di fare uno dei suoi soliti e stupidi lavoretti"
Alex si alzò di scatto e venne verso di me con occhi sbarrati.
"Non ti riconosco più Genn, sono un paio di settimane che ti comporti così, vuoi farti strappare le palle a morsi per caso?"
No, era ovvio.
Non capivo neanche io il perchè di questo mio apparente stato di trance. Ero sempre stato uno che lavorava sodo, eppure, mi sentivo assente."Senti Alex, apprezzo il tuo interesse verso le mie palle, ma so cavarmela"
"Fai come vuoi"-Fece un sospiro prima di prendere il telecomando della televisione per accenderla-"Ah vedi che Austin mi ha anche detto di dirti che tuo padre ti sta cercando"
STAI LEGGENDO
Stand By Me
Ficção AdolescenteLa vita di Julie era una vita come tutte le altre, andava a scuola e nel tempo libero si rinchiudeva nella sua piccola nicchia a leggere o ad ascoltare la musica...ma questo succedeva prima che arrivasse lui a stravolgere tutto il suo mondo. Highest...