Chapter VI

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Il weekend era ormai finito.
Non avevo fatto nulla, a parte sabato che restai da Anne per aiutarla con i post sbornia.

La domenica la passai a studiare, anche se la mia mente vagava e ripensava a cosa sarebbe successo se quel bacio ci fosse stato.
Avevo così tante domande che mi frullavano per la testa.

Quella mattina ero particolarmente esausta, forse perché non avevo dormito bene o forse era dovuto al mio improvviso attacco di panico.

Dopo essermi sistemata e dopo aver fatto colazione mi diressi verso la scuola. Non avevo voglia di guidare, così andai a piedi, alla fine c'era una bella giornata.

Mentre camminavo notai tante piccole cose che mi fecero apprezzare ancora di più la mia scelta. La rugiada ancora vivida sulle foglie, il rumore del vento che si infrangeva sugl'alberi ed il profumo mattutino.

Arrivai a scuola nello stesso frangente in cui la campana suonò. Alla prima ora avevo chimica e non potevo arrivare in ritardo, il mio professore arrivava sempre puntuale in classe e pretendeva che tutti fossero in aula prima del suono della campana.

Imprecai mentalmente e mi misi a correre fino a quando, per l'ennesima volta, non mi scontrai con qualcuno e caddi a terra.

"Ma allora è proprio un vizio"

Quella voce.

Era lui.

"Scusa ma ora non posso avere una discussione con te, sono in ritardo"

"Anche io ma alla fine non m'interessa"

Mi porse una mano ed io accettai il suo aiuto. 

"Dovresti stare più calma"

Ricominciai a camminare ignorando il suo commento. Lui mi seguii.

"Vedi che stai sbagliando lato"

Mi voltai verso di lui che intanto continuò a camminare con la testa bassa non rendendosi conto che mi ero fermata.

"Perché starei sbagliando lato?"

"L'aula di chimica è in quella direzione"

Lui indicò il corridoio adiacente a quello in cui mi stavo dirigendo io.
Sbuffai e continuai a camminare impettita verso la classe.

Quando aprì la porta il professore si voltò a guardarci, era visibilmente infuriato.

"Signorina Miles, signor Butch"-Odiavo quando i professori si rivolgevano a noi con questi nomignoli-"vorrei una spiegazione per questo ritardo"

Stavo per inventarmi una scusa sul momento ma non riuscì neanche ad aprire la bocca.

"È colpa mia professore, ho scontrato Julie in corridoio, saremmo arrivati puntuali se non fosse stato per questo inconveniente"

Non potevo credere alle mie orecchie, era di sicuro uno scherzo.

"Grazie della sincerità signor Butch ma vi farete comunque un'ora di punizione oggi al termine delle lezioni"

Maledizione.

Il resto delle ore scolastiche furono un incubo, dovetti aiutare Genn per l'interrogazione di storia visto che aveva deciso di non studiare il giorno prima. Le sue testuali parole furono 'Adesso ti devo due favori'.

Ci poteva scommettere. Non l'avrebbe passata liscia visto che a causa sua stavo per rovinare la mia carriera scolastica.

Come se non bastasse, il professore di chimica per punizione ci rinchiuse dentro la biblioteca e ci disse che dovevamo catalogare tutti i libri fino alla fine dell'ora stabilita.

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