Chapter XIII

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Mi svegliai di soprassalto per colpa di un incubo. Nulla di preoccupante, venivo solo uccisa dallo stesso spacciatore che sparò a mio padre.  

Per fortuna che era solo un sogno. 

Mi sedetti sul letto ancora scossa, accanto a me sentivo il respiro pesante di Genn. 

"Ti sei addormentato proprio bene eh?"-Sussurrai ridacchiando. 

Mi alzai e mi diressi verso il bagno della mia camera. 
Mi guardai allo specchio, ero un completo disastro. Capelli che andavano da ogni lato ed il trucco che mi aveva fatto Anne era colato, decisi di lavarmi la faccia e di legarmi i capelli, forse sarei stata più decente. Forse. 

Uscì dal bagno e notai che Genn si era ormai preso tutto il letto, a quanto pare lo trovava comodo. 

Scesi al piano di sotto ed attaccato al frigorifero trovai un post-it scritto da mia madre. 

"Julie stasera ho il turno di notte, Jess è a dormire da una sua amica e Dennis è dai nonni, domani vai a prenderlo per favore. Buonanotte e ti voglio bene"

Avevo casa libera e non lo sapevo?
Io e Genn avevamo fatto silenzio per nulla. 

Guardai l'orologio della cucina. Era solo mezzanotte. 
Dopo essermi fatta una tazza di tè, andai verso la veranda. Il cielo si era annuvolato molto ma non mi dispiaceva, anzi, mi veniva da ridere al pensiero che tutti a quella festa si sarebbero bagnati. 

Chissà se Anne era ancora li. Forse la dovevo chiamare o forse era meglio di no. Si stava divertendo con Alex. 

Mentre pensavo con la tazza in mano, sentii due braccia cingermi da dietro.

"Mi sono spaventato quando non ti ho trovata a letto" 

"Non scappo dalla mia stessa casa Shade" 

"Non prendere troppa abitudine con questo secondo nome mocciosa"-Risi-"Mi piaci quando ridi"

Cominciò a baciarmi lentamente il collo provocandomi brividi e scosse per tutto il corpo. 
La tazza mi scivolò a terra, per fortuna non si ruppe e avevo finito di bere. 

Mi voltai verso di lui e nello stesso frangente cominciò a piovere. 

"I tuoi pensieri stanno facendo piovere"-Sussurrò sulle mie labbra.

Era strano il modo in cui mi faceva sentire. Era tutto nuovo. 

"Ci stai ricascando Julie, lo sappiamo entrambe"-Quella dannata vocina non voleva lasciarmi andare.

"Va tutto bene?"-Chiese accarezzandomi la guancia.

"I-io non posso"

Mi allontanai leggermente da lui. Ero spaventata dai miei stessi sentimenti.

"Perché"-Disse lui con voce rotta.

"Io ho paura di soffrire di nuovo, è stata un esperienza traumatica e mi perseguita tuttora, anche se sono passati un paio di mesi"

Il suo sguardo si fece buio e privo di emozioni.

"Non voglio assolutamente chiudere i rapporti con te"-Feci un grosso sospiro-"Vorrei che fossimo solo buoni amici"

Io provavo indubbiamente qualcosa di forte per lui, ma ancora non capivo cosa fosse.
Forse era solo qualcosa di fisico e solo con il tempo avrei capito cosa fare.

In quel momento non me la sentivo di rischiare, avevo tanto paura di essere delusa un'altra volta.

Speravo che avrebbe capito.

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