Chapter XX

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I suoi capelli sfioravano la mia fronte. Come al solito. 
La sua mano era leggermente intrecciata alla mia e la sua testa era quasi rivolta verso il basso.

Vederlo dormire accanto a me, era anche più bello che guardare le stelle. Anche se era un po' strano.

Quella sera, era stata un po' strana. 

Non accadde nulla, solo baci passionali. Nessuno dei due aveva voglia di andare oltre, anzi, Genn mi parve parecchio scosso al riguardo.

La sua reazione fu strana, lo vidi leggermente preoccupato.
La sua espressione era quasi impaurita, come se ci fosse qualcosa che non andava.

In quel momento ero timorosa, avevo paura di essere io il problema.  

***

"Potresti almeno lasciare che io esca a prendere un po' di aria?" 

"Sei consapevole del fatto che la febbre non ti è passata neanche di un grado e che se esci ti si può alzare?" 

Sbuffò pesantemente e prese la giacca, senza darmi un minimo d'ascolto. 

"Devo fare una cosa importante, ci vediamo dopo" 

Chiuse violentemente la porta. 

"Non ci posso credere"-Urlai sbattendo le mani sulle cosce.

"Che pretendi sorella"-Eclamò Jess scendendo le scale-"E' maschio" 

La guardai storta per un attimo. 

"E tu che ne sai?" 

Cominciai a seguirla per tutta la casa, aspettando una sua risposta.

"Sono tutti uguali, ecco come lo so" 

"Mi sono persa qualcosa?"-Mi accigliai non capendo ala sua risposta.

Mia sorella si limitò a sbuffare e si sedette sul divano. 
Si mise le mani tra i capelli e scoppiò inaspettatamente in lacrime.

"Jess, che succede?" 

Mi avvicinai e le accarezzai la schiena cercando di calmarla. 

"Quest'estate ho conosciuto un ragazzo, pensavo fosse diverso. Mi aveva fatta sentire speciale ma era solo perché voleva portarmi a letto, io gli avevo detto che ero troppo piccola e lui mi ha lasciata"

Rimasi a bocca aperta. 
Non sapevo cosa dire e mia sorella continuava a disperarsi.

Feci un bel respiro e pensai a cosa dirle per poterle dare una mano.

"Jess, stai tranquilla, pensala come un esperienza che ti servirà da insegnamento per le prossime volte. Sai bene che ci sono passata pure io da questa situazione, l'unica cosa che ti posso dire è che nonostante tutto hai sempre me, sai su chi puoi appoggiarti e su chi puoi contare. Circondati di amici ed esci, fai quello che non ho fatto io e vai avanti" 

Lei alzò la testa e mi fissò con i suoi grandi occhi verdi, colmi di lacrime. 
Mi fece un grosso sorriso e mi abbracciò come non fece mai in tutta la sua vita.

"Sei utile quando ti ci metti"-Rise con qualche singhiozzo fra una parola e l'altra.

"Sei stronza quando ti ci metti"-Risposi ridendo a mia volta.  

le asciugai le lacrime su viso e le feci un dolce sorriso.
Qualche volta mi faceva davvero incazzare, ma era pur sempre la mia sorellina. 

Si alzò dal divano ed andò al pian di sopra. 
Prima di scomparire del tutto, si affacciò dalla rampa delle scale.

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