"Dovresti vedere la tua faccia"
"Dovresti vedere la tua di faccia, idiota"
Io ed Anne eravamo appoggiate sull'uscio della porta che si affacciava dalla cucina al salone e guardavamo come Genn ed Alex litigavano come bambini mentre giocavano a Mario Kart.
La finestra, spalancata come al solito, permetteva alla luce di filtrare dentro la stanza e la illuminava totalmente.
Un gelido vento entrò dentro il salone, ma nessuno se ne curò.Un raggio di sole era proiettato verso la faccia di Genn e faceva risaltare ancora di più i suoi splendenti occhi blu. Qualche ciocca ricadeva scomposta sul suo viso ed il suo naso si arricciava a causa del suo sorriso.
Sarei volentieri rimasta a guardarlo per ore ed ore, ma il campanello di casa mia suonò facendo bloccare tutti.
"Vado io"-Esordì Genn alzandosi.
"E' meglio di no"-Risposi fermandolo con una mano-"Vi scannerete neanche il tempo"
"Hai così poca fiducia in me?"
"Quando si tratta di Noah si"
Fece finta di essere offeso mettendo una mano sul cuore ed indietreggiando leggermente, poi sorrise ed andò verso Alex.
Io andai ad aprire e appena Noah mi vide, mi sorrise in modo strano.
Quasi maliziosamente."Buongiorno"-Disse lui.
"Non è mai un qualcosa di buono quando c'è lui"-Sentii Genn pronunciare dal salone.
"Buongiorno"-Mi limitai a dire.
Gli feci cenno di entrare, lui mi seguii e salutò tutti calorosamente.
Genn ovviamente lo guardò con il suo solito sguardo da assassino e non rispose."Vieni con me"
Lo portai al piano di sopra e lo accompagnai fino alla camera di Jess.
"Tua sorella ha una bella stanza"-Esordì entrando e posando lo zaino a terra.
"Ti prego non mettergliela in disordine"-Dissi sistemando un libro sulla sua scrivania.
"Tranquilla"
Sentii un respiro caldo soffiarmi sul collo, non potevo crederci.
Le sue mani si posarono sui miei fianchi e li percorsero lentamente."Noah che stai facendo?"-Sussurrai con il fiato spezzato.
"Lo so che provi qualcosa per me"
Spalancai gli occhi a quella risposta.
Come poteva anche solo pensarlo?Non mi era indifferente ma lo vedevo solo come un amico.
"Ti prego Noah smettila"
"Non posso, non ce la faccio"
Avrei davvero voluto urlare ma sapevo che se Genn fosse venuto gli avrebbe spaccato la faccia.
E poi ero in grado di cavarmela da sola.Più o meno.
Mi voltai verso di lui, ma fu davvero una pessima idea.
I suoi occhi si incastonarono nei miei, non potevo credere di avere davanti lo stesso Noah calmo e gentile che mi consolava quando stavo male, che mi aiutava e che mi faceva ridere.
Era come se avessi davanti un estraneo.
Si morse il labbro inferiore con i denti e si avvicinò a me lentamente.
In quel momento chiusi gli occhi e respirai profondamente.

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Stand By Me
Teen FictionLa vita di Julie era una vita come tutte le altre, andava a scuola e nel tempo libero si rinchiudeva nella sua piccola nicchia a leggere o ad ascoltare la musica...ma questo succedeva prima che arrivasse lui a stravolgere tutto il suo mondo. Highest...