Chapter II

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"Julie mi stai ascoltado?" 

"Cosa?" 

"Ecco appunto, ti vedo distratta, ma che hai?"

Che avrei dovuto dirle? 
Ho incontrato uno stronzo che non riesco a togliermi dalla testa?

Non capivo neanche io il perchè, era stato un bastardo eppure i suoi brillanti occhi azzurri mi comparivano davanti ogni secondo.

"Julie lo stai facendo di nuovo" 

"Scusa Anne" 

Ero seduta insieme alla mia migliore amica in una delle caffetterie che c'erano a Richmond, uno dei quartieri di Londra, da non confondere con la grande Richmond degli Stati Uniti.
Il tempo stava cambiando, faceva già più freddo ed alcune foglie cominciavano ad attecchire al suolo.

"Tu sei sempre in un mondo tutto tuo dove unicorni e folletti vivono in armonia e mangiano caramelle a forma di arcobaleno mentre canticchiano dolcemente qualche canzoncina, ma oggi ti vedo proprio assente" 

"Credo che tu sia andata al limite delle fantasia" 

Si mise a ridere portando la testa all'indietro e facendo una delle sue rumorosissime risate.

"No seriamente, che ti prende, è per Jeff?" 

"Cosa? No" 

In effetti non ci stavo pensando più, ormai erano settimane che restavo a casa a piangere.
Ho pur sempre sprecato due anni della mia vita con lui.

"Davvero non è per lui?" 

"Perchè dovrei continuare a star male per uno stronzo come lui? Sto cercando di andare avanti" 

"Ecco, questa è la mia ragazza"

Si alzò dal tavolo ed andó al bancone per pagare, io la seguii.

Uscimmo dalla caffetteria e un dolce vento autunnale ci avvolse.

"Amo l'autunno"-Esordì.

"Perché non andiamo al parco?" 

"Si okay, però non facciamo troppo tardi, devo andare a prendere Dennis"

"Ha già iniziato con il football?"

"Si, nell'ultimo periodo si è fissato e mia madre ha deciso di accontentarlo"

Camminammo per un po' fino a quando non arrivammo all'entrata del parco. 

"Guarda, le foglie stanno cominciando a diventare arancioni"

Sin da quando eravamo piccole io ed Anne amavamo l'autunno, ci piaceva il rumore che facevano le foglie sotto i nostri piedi e quei colori brillanti che ci accompagnavano giorno e notte.

Alcune mattine, quando dormivamo insieme, la prima cosa che facevamo era aprire la finestra della mia camera per poterci affacciare ed aspirare l'odore delle foglie che al mattino erano ricoperte di rugiada.

"Julie guarda"

Anne si diresse verso un'albero e mi indicò una scritta.

C'era inciso 'Jeff & Cher per sempre' dentro un cuore.

Ma perché faceva ancora così male?

Indietreggiai lentamente poi mi girai e cominciai a correre, non avevo la minima idea di dove stessi andando ma non volevo restare li.

Feci un bel po' di strada, quel parco era dannatamente grande.
Ad un certo punto inciampai su una pietra che non vidi a causa delle lacrime che inondavano i miei occhi, ma prima che riuscissi a toccare terra qualcuno mi prese.

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