Chapter XXVII

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Ero seduta sulle gambe di Genn e lo fissavo mentre parlava tranquillamente con Alex.

"Sembri una psicopatica"-Sussurrò Anne al mio orecchio spuntando da dietro.

Mi alzai di scatto sperando che nessuno l'avesse sentita.

"Perché?"

"Lo guardi come se non avessi visto mai un bel ragazzo in vita tua" 

"Parli tu, che stai sempre a fissare Alex come se fosse un dolcetto alla cannella" 

"Dettagli"

Sviò il discorso dirigendosi verso il bancone della caffetteria per ordinare il suo solito cappuccino. 

"Vieni con me"

Mi prese per mano e mi portò verso un tavolo pieno di regali.

"Tieni"

Prese un pacchetto dai colori strani e divertenti, tipico di Anne.
Lo aprii di fretta, molto curiosa di sapere il contenuto.

Finito di scartare il regalo mi trovai tra le mani un album.

"Che aspetti? Aprilo" 

Delicatamente lo sfogliai. 

All'interno c'erano tutte le nostre foto da quando ci conoscevamo ed ogni foto era marcata con la data di quando era stata scattata ed il luogo.

Una lacrima scese sul mio viso.

"Ne abbiamo passate tante insieme, dovrei odiarti a questo punto"-Rise lei.

"Grazie Anne, è bellissimo"

La abbracciai forte.

Lei era l'unico punto stabile della mia vita, l'unica persona che c'è sempre stata, avrei sacrificato me stessa per lei.

"Dopo tutto questo tempo, guarda chi si rivede"

Mi staccai dalla mia migliore amica quando quella voce troppo familiare sbucò dietro di me.

"Noah"

Mi buttai sulle braccia del ragazzo e lui mi strinse a se. 

Lui fu il primo ragazzo con cui feci amicizia quando mi trasferì ad Edimburgo. Anche perché eravamo vicini di casa.

I nostri genitori erano molto legati e lui per un po' divenne il mio amico più stretto, fino a quando non mi trasferii a Richmond e persi quasi ogni contatto con lui. 

Parlavamo raramente ormai.

"Ma guardati"-Esclamai continuando ad abbracciarlo. 

I suoi capelli castani formavano delle piccole onde, se li era finalmente tagliati e gli stavano benissimo.

Ci staccammo e i suoi occhi verde smeraldo si puntarono su di me.

"Ti trovo bene" 

"Si, non c'è male" 

"Come stanno tua madre, Jess e Dennis?"

"Stanno benone, anche se Jess comincia ad avere i suoi piccoli problemi di cuore" 

"Tu ricordi quante volte dovevo restare con te a dormire per colpa dei ragazzi?"

Risi a quel commento.

Si, Noah fu il primo ragazzo che dormì insieme a me e la cosa capitava molto frequentemente.

Mi accorsi, mentre parlavo con il mio amico, che Genn ci stava fissando.
Aveva il bicchiere in mano e non distoglieva lo sguardo da noi. La cosa era molto inquietante.

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