I giorni a casa dei miei nonni passarono velocemente.
Genn legò molto con i miei familiari, tranne mio nonno, lui era un tipo che si fidava molto poco delle persone.Guardai l'orologio sopra il comodino, erano le tre del mattino.
Mi girai di lato, misi la mano sinistra sotto la testa mentre il mio sguardo si fisso sulla figura stesa accanto a me.
Aveva la testa leggermente verso il basso e la mano sopra in cuscino.
Sembrava un bambino.Allungai la mano libera e la feci intrecciare alla sua.
Di sorpresa lui mi tirò a se e mi abbracciò.Mi strinsi forte a lui e mi riaddormentai.
***
"Fammi scendere"-Urlai a pieni polmoni
"Tranquilla bambolina, adesso scenderai"-Disse l'uomo avvicinando troppo la faccia alla mia.
Mi dimenavo sperando di riuscire a scappare, ma l'uomo che mi teneva era molto forte.
Un paio di minuti dopo venni buttata a terra, in un vialetto desolato.
Urlai di nuovo.
"Non ti può sentire nessuno qui"
Le lacrime rigavano il mio viso, non pensavo che sarebbe finita in questo modo.
"Prendila e portiamolo dentro"-Ordinò l'uomo basso.
Mi presero di nuovo di peso, aprirono la porta nera che c'era di fianco a me e ci inoltrammo nell'oscurità.
Venne aperta una porta e mi lasciarono a terra, al buio.
"Lei è qui?"-Sentii una voce al di fuori.
La porta si riaprì e la luce venne accesa.
Un uomo dalla grande stazza mi si presentò davanti e mi fece un sorriso.
"Cosa vuoi da me?"-Sputai fuori con coraggio.
"Nulla di che, semplice vendetta"-Sorrise di nuovo.
Sentii una certa rabbia ribollire dentro di me.
Mi alzai di scatto e mi buttai addosso all'uomo, caricandolo di pugni.I suoi due scagnozzi mi presero e mi tennero ferma per le braccia.
"Sei una piccola stronza"-Disse dandomi un sonoro schiaffo sul viso-"Ora capisco cosa ci trova in te quel maledetto Butch"
A sentire pronunciare quel nome mi vennero i brividi.
"Signore"-Esordì un uomo mingherlino entrando dalla porta-"E' arrivato"
Mi lasciarono di nuovo sola.
Aspettai li per secondi, minuti e credo ore, poi la porta si riaprì.
"Visto che lui non vole parlare"-L'uomo dalla grossa stazza portò dentro un ragazzo, completamente sfigurato ma che io avrei sempre riconosciuto. Genn-"Proveremo con te"
Cominciarono a farmi domande a cui non sapevo rispondere e in cambio ricevetti pugni sullo stomaco.
Guardavo Genn, che cercava in tutti i modi di liberarsi ma ogni sforzo era vano.
"Lei è completamente inutile, uccidetela"
Sentii uno sparo imminente.
Poi il buio.***
"Julie calmati"-Sussurrò una voce dolcemente-"Era solo un brutto sogno"
Alzai la testa e vidi gli occhi preoccupati di Genn su di me.

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Stand By Me
Teen FictionLa vita di Julie era una vita come tutte le altre, andava a scuola e nel tempo libero si rinchiudeva nella sua piccola nicchia a leggere o ad ascoltare la musica...ma questo succedeva prima che arrivasse lui a stravolgere tutto il suo mondo. Highest...