Chapter XLI

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JULIE'S POV

Quella fu una delle giornate più brutte della mia vita.

Il tempo sembrava che non scorresse mai ed io mi sentivo soffocata da tutta quella pressione.

In chiesa vennero molte persone.
Parenti, colleghi e tizi a caso, sembrava che tutti mi conoscessero, ma io non avevo la minima idea di chi fosse tutta quella gente.

Non avevo neanche voglia di guardare in faccia i miei familiari.
L'unica cosa positiva di quella giornata era Genn.

Mi sostenne per tutto il tempo, mi stringeva la mano e mi faceva sentire al sicuro e protetta. Gli ero infinitamente grata.

Alla cerimonia venne pure Noah, mi fece molto piacere vederlo ed averlo accanto.

Quando tornammo a casa, notai che qualcosa non andava. I comportamenti dei due ragazzi erano particolarmente strani.

Troppo buoni e troppo disponibili.
Se pensavano che io fossi un idiota, si sbagliavano di grosso.

Non mi era difficile capire che tra loro era successo qualcosa e che in quel "qualcosa" c'entravo io.

Non avevo ancora idea di cosa avessero combinato, ma qualsiasi cosa fosse, gliel'avrei fatta pagare cara e a modo mio.

***

Guardavo fuori dalla finestra della mia camera, Genn era sotto la doccia ed il rumore dell'acqua mi trasportava e mi tranquillizzava.

La mia famiglia era uscita per andare a fare un po' di compere, tanto per fare distrarre Jess, che sembrava la più scossa tra tutti. 

"Julie"-Sentii urlare dal piano inferiore.

Quella voce.

Scesi dalla poltrona e corsi giù.
Quando vidi quei riconoscibili capelli rossi, mi fiondai sulla ragazza e la strinsi a me.

"Perdonami Anne"-Sussurrai.

"Ti ho perdonata nel momento stesso in cui l'hai detto, alla fine avevi ragione"

"Non volevo davvero dirlo"

Lei si limitò a sorridere.

Alex comparve dietro di lei con un grande sorriso stampato sul viso.

"Come stai?"-Chiese abbracciandomi

"Sto bene"

"Genn non ha fatto altre cazzate durante questi giorni, vero?"

Le sue mani si fermarono sui miei fianchi e i suoi grandi occhi castani mi fissavano con sguardo interrogativo.

"Non lo so, chiedilo a lui"

Anne posò una mano sulla mia spalla e mi guardò intensamente.

"Non è successo nulla?"

"No, ho solo una strana sensazione, oggi lui e Noah si sono comportati in maniera bizzarra"

"Forse è solo una tua impressione, probabilmente quei due idioti volevano farti rilassare"

"Forse hai ragione"

Non ero realmente convinta di quello che diceva.
Conoscevo bene entrambi ed i loro comportamenti erano sospetti, ma per il momento lasciai perdere.

"Ti va se facciamo una torta?"-Esordì Anne distogliendomi dai miei pensieri.

"Si"

Era sempre così, quando voleva distrarmi mi faceva fare un dolce.
Come se pensare realmente che tutti i miei dispiaceri potessero passare in quel modo. 

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