-Killers are scared-

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Lo feci aspettare dietro alla porta per un'ora intera.Io ero pronta,ma mi divertivo a sentirlo bussare e gridare il mio nome mentre restavo seduta sul letto,totalmente indifferente giocherellando con il mio cellulare."Cristal,dai muoviti,ti prego!"gridava quasi come un bambino che chiedeva un giocattolo nuovo.
Squillò improvvisamente il telefono.Era James Voleva spiegarmi la mia prossima missione.
"Ehi James!"esclamai.
"Lo ucciderai un altro giorno"disse senza neanche salutarmi.
"Chi?"
"Non adesso,potrebbe ascoltarti.Rimani lucida e fai attenzione,mi raccomando."Parlava velocemete,era preoccupato per qualcosa.A quanto pareva quell'ondata di sentimenti non aveva colpito solo me.Sembrava quasi che stesse per piangere,ma non voleva dirmi qual'era il problema.
"E' qualcosa che riguarda me?"domandai.
"No,no.Tu non devi assolutamente preoccuparti,ok?Devi essere impassibile,non devi avere paura di.."si fermò di nuovo.La sua voce aveva preso un tono premuroso,quasi un tono da fratello maggiore,se non da genitore.Era strano,era la prima volta in cui mi diceva di non aver paura,di rimanere lucida e di restare calma.Non riuscivo a capire.Lui era confuso,parlava in modo strano e logan continuava a bussare e ad urlare dietro alla porta."Dai,non fa niente.Vai a divertirti questa sera,te ne parlerò di nuovo.."concluse sospirando.Mi stava mandando in confusione totale,non riuscivo a capire il senso di quelle parole,non riuscivo a capire perchè aveva un tono così attento e affettuoso.Mi spaventava a morte,sì,sentire il capo di un'assassina parlare con un'aria così allarmata spaventava a morte.Sembrava quasi che stesse per piangere,io non sapevo che dire,forse avrei solo dovuto rimanere in silenzio e lasciarlo andare avanti senza temere il resto del discorso."Adesso vai,ti stanno chiamando.."aggiunse."Ok,ciao.."lo salutai.Stavo quasi per riattaccare quando sentii quel "Cris,io ti voglio bene."suonare ancora."Niente emozioni,ricordi?"replicai affannata,cercando di trattenere le lacrime.Che cosa ci stava succedendo?A quel punto rimanere lucidi e impassibili era impossibile,io non riuscivo neanche a seguire quello che mi diceva al telefono.Nella mia mente c'erano così tanti pensieri e tra quelli non riuscivo a trovarne neanche uno positivo.Dopo averlo salutato ed avergli ripetuto di volergli bene andai da Logan."Alla buon ora!"gridò aprendo le braccia.
"Non rompere i coglioni."risposi secca tirandogli un colpetto sulla spalla."Mi scusi tanto,vostra maestà!"replicò"Ma sai com'è,ti ho aspettata per un'ora fuori dalla porta perchè tu stavi parlando al telefono con chissà chi!"aggiunse.Continuai a camminare davanti a lui.

Salii nella sua macchina,lui accese la radio tenendo il volume abbastanza basso per riuscire a parlare normalmente.Sembrava che mi stesse raccontando la storia della sua vita,per me tutte quelle parole erano solo un brusio di sottofondo ai miei pensieri confusi."Quello con cui parlavi era il tuo ragazzo?"domandò."No,era il mio capo e..in qualche modo mi stava dicendo di smettere di uccidere.."risposi appoggiandomi al finestrino ed ammirando Los Angeles.Non era da me,non era da Cristal.Mi vergognavo di quello che stavo facendo.Il problema stava tutto nel modo in cui mi avevano cresciuta.Io,quella ragazza stronza e insensibile,avevo una storia alle spalle.Poteva sembrare strano ma ce l'avevo.Io,quella ragazza bella e cattiva,ero stata portata via dalla strada.Io,quella ragazza dagli occhi grigi,ero stata addestrata ad uccidere senza timore.Non doveva importarmi se avevo ucciso persone che avevano figli,fratelli o mogli.Non doveva importarmi se quelle donne avrebbero urlato come mia madre o se quei bambini avrebbero pianto come me.Io uccidevo e basta.Io,Cristal Diaz,portavo la sofferenza nelle case degli altri,la stessa sofferenza che avevo provato io,senza interessarmi delle conseguenze.Io,l'assassina più ricercata d'America,meritavo di morire più di chiunque altro.Eppure ero lì,di fronte a un ragazzo innamorato di me per chissà quale strano motivo alieno.
"Ha ragione!Uccidere è sbagliato!"esclamò abbassando il volume della radio."Ha molto senso detto da un assassino come me."replicai con voce malinconica."Di che hai paura,Cristal?"chiese."Della morte.Solo a quella non c'è rimedio."Sospirò appoggiando una mano al cambio per andare più lento,aveva capito che volevo parlarne con qualcuno."Nessuno avrebbe il coraggio di ucciderti,Cris.Sei troppo bella,troppo seducente.Chiunque ti punterebbe una pistola,ma nessuno riuscirebbe mai a spararti."affermò frenando al semaforo."E se a qualcuno non importasse un fico secco del mio corpo?"insistetti iniziando a giocherellare con i capelli e appoggiando i piedi al cruscotto."Credimi,neanche un gay riuscirebbe a toglierti gli occhi di dosso.Tu sei bella da far paura.Tu saresti bella anche vestita da contadina o spettinata o senza vestiti.."mi voltai verso di lui con aria dubbiosa."Oh andiamo!Lo sai che non intendevo quello!"esclamò accarezzandomi il viso.La sua mano era così rassicurante e dolce,io non sapevo cosa fare e come fare.
Sorrisi."Grazie,Logan."sussurrai per poi sperare che non avesse sentito mordendomi le labbra.Sorrise anche lui e continuò a guidare in silenzio.Si voltò ancora verso di me e vide dove avevo messo i piedi,forse non avrei dovuto."Giù quei piedacci!"esclamò tirandomi uno schiaffetto."Questa macchina è la mia vita!"scherzò.Iniziammo a ridere tutti e due come matti.
Non ero assolutamente abituata a quello,non ero abituata a un ragazzo che mi capiva,a un ragazzo che mi stava vicino anche senza alcun interesse,stava accanto a me nonostante i tre quarti della polizia americana mi stessero dando la caccia.Lui era lì,io ero lì.Noi eravamo lì.Era la prima volta che usavo quella parola:"noi",come sembrava strana,rimbombava nella mia testa quasi come un martello.

"Siamo arrivati"disse tirandomi un colpetto sulla spalla per risvegliarmi dai miei pensieri.Entrammo in discoteca.A quanto pareva,Logan non voleva ballare.Si sedette davanti al bancone iniziando a bere e offrendo anche a me.Parlammo,ridemmo e scherzammo per ore intere,fino a quando non ci trovammo tutti e due completamente ubriachi."Logan,non hai una voglia matta di ballare?"domandai alzandomi in piedi e tirandolo dal braccio vicino a me.Lo portai in mezzo alla pista da ballo,esattamente sotto quella palla luccicante che continuava a guardare restando immobile.No,non l'avevo fatto per romanticismo,semplicemente mi piaceva essere al centro dell'attenzione.
"Oh,avanti!Balla!"esclamai attaccandomi a lui per cercare in qualche modo di farlo muovere.Rimase a guardarmi,poi iniziò a scatenarsi anche lui.Eravamo due pazzi ubriachi in mezzo alla pista da ballo,cosa sarebbe mai potuto succedere?
"Cristal."mi chiamò.Mi voltai verso di lui sorridente e spensierata.Sorridente,spensierata e sbronza.
Lui diceva qualcosa,ma non riuscivo a capire,quindi gridai"Cosa?".Mi tirò verso di lui e ripetè la stessa frase."Non capisco niente!"mi lamentai.Proprio nel momento in cui la musica si fermò,nel momento in cui la serata finì,nel momento in cui la discoteca stava chiudendo,nell'unico momento di totale silenzio in quella sera,lui gridò"Sono innamorato di te,cazzo!"
"Amico,devi dirlo con un pizzico di dolcezza in più!"disse il DJ al microfono.Tutti avevano gli occhi puntati su Logan che era diventato completamente rosso e imbarazzato.Gli afferrai la mano per tirarlo fuori,quell'idiota del DJ continuava a parlare"Uh,uh!Cosa succederà adesso?Dacci dentro ragazzo!"non riuscivo più a sopportare quelle sue frasette sarcastiche,ritornai in mezzo alla pista alzando le braccia emettendo bene in vista il dito medio di entrambe le mani.Iniziarono a ridere tutti di lui,Logan mi guardava quasi come se non riuscisse più a reggersi in piedi.
"Chiamiamo un Taxi,ne parliamo in hotel"gli dissi aiutandolo a camminare,ma io muovevo i piedi peggio di lui.

-Ehi ragazze!Grazie mille vi adoro!
Adesso,una piccola domandina per incuriosirvi:Logan è veramente innamorato o tutto questo è solo parte dei suoi piani diabolici?
Vi è piaciuto questo capitolo?Fatemi sapere.
Baci.

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