-Fight-

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Andammo avanti così,uscivamo ogni giorno e di sera ci incontravamo sulla spiaggia,anche se pioveva o se faceva freddo,a noi non importava.Noi due dovevamo incontrarci,altrimenti eravamo completamente vuoti e annoiati.Lui era il mio ragazzo,io ero la sua ragazza.Era una cosa fantastica.Lui mi rendeva felice,io lo rendevo felice.Noi due eravamo una cosa sola,una sorta di collisione che poi non si era più staccata.
Quella sera andammo in un ristorante.Erano passati mesi,ormai.Ci sedemmo uno di fronte all'altra,iniziando a parlare.
"Principessa,ti devo parlare."disse diventando serio e abbassando lo sguardo.
"Che succede?"domandai afferrandogli la mano che aveva appoggiato al tavolino,vicino al bicchiere del vino.
"Le cose stanno diventando serie.."affermò vago guardando altrove e morendosi il labbro inferiore.
"Tra noi?Lo so..Non è bello?"risposi sorridendogli.
Scosse la testa afferrando il calice e bevendo un sorso di Barbera per poi riprendere a parlare."Non è quello che intendevo."smentì allontanandosi.
"E cosa allora?". Stava diventando troppo serio,non ero quasi abituata a vederlo così.Di solito era sempre scherzoso e pazzo,vederlo imbronciato mi distruggeva.
"Lo polizia,Cristal."replicò abbassando il tono di voce per non lasciar capire agli altri il discorso di cui stavamo trattando.
Misi la mano sulla fronte e gli domandai"E cosa potrei farci io?"
"Andartene da qui!"esclamò spalancando gli occhi,quasi sgridandomi.Odiavo quando la gente mi diceva cosa dovevo fare,ma quella volta Logan aveva ragione,anche se era difficile da ammettere.
"Non me ne vado senza di te."insistetti preoccupata.Lui,ormai,era qualificato come"mio complice",quindi se non sarebbero riusciti a prendere me,lo avrebbero ucciso al mio posto e non sarei riuscita a sopportare un'altra morte,se non la mia.Eravamo in trappola,io lo meritavo,ma lui no.Lui era un ragazzo fantastico e meritava il meglio,meritava una vita tranquilla e senza pensieri,meritava qualcuno migliore di me.In quel momento avrei tanto voluto trasformarmi in una persona migliore per regalargli tutto quello di cui aveva bisogno,ma non potevo.
"Non ti lascio andare via da sola."contestò convinto,mettendomi due dita sotto il mento in modo da farmi alzare lo sguardo.Gli accarezzai il polso e lo guardai mostrandogli tutta la mia paura.Mi osservò dispiaciuto.Dopo essersi accorto che non riuscivo a sopportare una pressione tale,prese la sedia e la portò presso la mia per restarmi più vicino.Mise le sue mani sulle mie spalle,facendo un piccolo massaggio."Stai tranquilla,troveremo un modo."sussurrò sforzando un sorriso falso.
"Forse me lo merito.."borbottai,appoggiando il palmo della mano al suo volto e guardandolo negli occhi.
"Supereremo tutto."mi interruppe."Noi due insieme."continuò.Era così convincente e deciso,sembrava quasi vero e credibile il fatto che non ci sarebbe successo niente,ma un'ondata di serietà ci aveva travolti e ci aveva portati in alto mare.Mi prese tra le sue braccia,raccogliendomi in un abbraccio forte e rassicurante.Era proprio vero che un problema,affrontato in due,sembrava decisamente più semplice da combattere.

Dopo aver cenato andammo nel mio hotel,io restavo lì,nonostante Logan continuasse a chiedermi ripetutamente di spostarmi a casa sua,ma non me la sentivo perchè era troppo presto per fare un passo così grande e importante.
Non stavamo più parlando,era calato un silenzio totale ed era veramente inquietante.Non riuscivo a capire se quello al ristorante era un litigio o una semplice discussione,ma lui era diventato freddo come il ghiaccio.Teneva lo sguardo fisso sul pavimento e appena cercavo di dare inizio a una conversazione,la interrompeva o non la continuava.
"Allora,io vado a casa.."annunciò avvicinandosi alla porta.
"Resta ancora cinque minuti,ti prego.."lo supplicai,alzandomi in piedi.
"Ma no dai,è tardi.."protestò afferrando la maniglia e stampandomi un bacio sulla guancia.Voleva andarsene,non era da lui.Di solito ero io che gli chiedevo di andarsene,quando si faceva tardi e lui non voleva mai,lui protestava sempre,iniziava a baciarmi e non se ne andava fino a notte tarda.
"Che ci succede,Logan?"domandai improvvisamente appena aprì la porta.Lui alzò lo sguardo al cielo e si voltò di nuovo verso di me.
"Niente,Cristal.Sono molto stanco e voglio tornare a casa."rispose con tono arrabbiato e duro.
"Non vuoi che venga con te?"chiesi abbassando la testa e mettendomi a braccia conserte.
"Tanto non verresti,Cris.Ormai ho capito.Succede sempre la stessa cosa.Ci vediamo,parliamo,ridiamo e scherziamo,ma alla fine tu non ti fidi di me.Cosa pensi che ti possa succedere?Pensi che io ti faccia del male?Si tratta di dormire,niente altro!Conosco bene i problemi che hai avuto e non mi immaginerei neanche lontanamente di costringerti a fare un passo così importante,fare l'amore è una cosa che si desidera in due,se non ti senti pronta aspettiamo,aspetterei anche tutta la vita,ma sei la mia ragazza!Le relazioni si basano sull'affetto e la fiducia,se tu non ti fidi di me non funziona!"sbottò gesticolando.Rimasi immobile.Odiavo i litigi e in quel momento avevo capito che odiavo vedere Logan arrabbiato.Lui non aveva un difetto ed aveva tutte le ragioni del mondo per dirmi quelle parole.Io ero solamente un ammasso di problemi che gli mettevano i bastoni tra le ruote e intralciavano la sua vita tranquilla.
"Voglio semplicemente farti capire che saprei amarti come si deve,ma tu lasciati andare,per una volta fidati di me,possiamo superare tutto insieme!Non voglio fare cose affrettate,voglio semplicemente vedere la tua faccia appena mi sveglio!"si impuntò.
I capelli mi caddero sul viso perchè ero rimasta troppo a testa bassa,mi coprii gli occhi con la mano e rimasi in silenzio.Lui non si muoveva,io neanche.Lui non parlava,io neanche.Lui era immobilizzato,io pure.
"Scusami,io non volevo dirti quelle parole,ma è stata una giornataccia e ho sbagliato a sfogare tutto su di te"si scusò rimanendo sul suo tono freddo e secco,senza neanche avvicinarsi.
"No,hai ragione."risposi."Sono un disastro."continuai sedendomi sul letto.
Sospirò e venne vicino a me."No."sussurrò togliendomi i capelli dal viso."Litigare e normale"mi spiegò appoggiando la sua testa alla mia spalla."Avremo sempre qualche discussione,l'importante è superarle."aggiunse rimanendo fermo.Non riuscivo a sentirmi più come se fossi parte di lui o come se lui fosse parte di me,in quel momento eravamo due persone diverse,o due cubetti di ghiaccio differenti.Eravamo totalmente freddi l'uno con l'altra ed era orribile.Lo sentivo così lontano,nonostante lui fosse lì,di fianco a me,a cercare di sistemare la situazione.
"Vai a casa.Ci vediamo domani."gli dissi alzandomi e aprendogli la porta.Annuì e mi seguì."Ciao principessa"mi salutò abbassandosi e marchiando le sue labbra sulla mia fronte,dopo aver spostato una ciocca dei miei riccioli dietro l'orecchio.
Se ne andò deluso,io mi buttai sul letto,infossando la testa sotto il cuscino e pensando.
Litigare era normale?Beh,la normalità non aveva mai fatto parte di me e io non volevo litigare con lui.Odiavo il modo in cui aveva gridato,ma era giusto così,me lo ero meritata.Rimasi a meditare per un'ora intera e decisi di prendere la situazione in mano,dovevo risolvere quel problema e non scappare a causa di quello.

Afferrai il cellulare e le chiavi di casa di Logan.Uscii fuori dalla porta e iniziai a camminare in fretta.Speravo solo che gli potesse piacere il fatto di andare da lui e che non la prendesse male.Arrivai davanti a quella porta ed avevo paura che non mi accettasse,avevo paura di non essere abbastanza.Misi le chiavi nella serratura e le girai velocemente.Trovai tutte le luci spente,forse era già andato a dormire,quindi chiusi il portone d'ingresso senza far rumore.Tolsi le scarpe,rimanendo scalza.Mi diressi verso la sua stanza in fretta,in punte di piedi e mi fermai appena lo vidi coricato nel letto,con il capo sotto il cuscino e le coperte tirate fino al collo.Mi nascosi dietro al muro per non farmi vedere,lasciando solo uno occhi al di fuori per osservarlo.Era distrutto,proprio come me.Prese il cellulare e digitò un numero.Sentii il mio vibrare,stava chiamando me.
"Pronto?"risposi sotto voce.
"Scusa."disse subito senza lasciarmi il tempo per pensare a un modo per salutarlo.Sospirai e mi sedetti a terra appoggiandomi al muro."Cosa posso fare per rimediare?"gli chiesi.
"Niente,tu non devi fare niente,è tutto perfetto così."replicò.Sorrisi e continuai ad ascoltare le sue parole.Ne diceva tantissime al secondo,non riuscivo a seguirle tutte."Vorrei tanto che fossi qui con me."affermò.Sentii le coperte muoversi e i suoi piedi toccare il parquet,si stava alzando.Mi sporsi un po' per vedere cosa stesse facendo,stava guardando fuori dalla finestra,era in piedi con il cellulare in mano e continuava a parlare a vanvera.Sorrideva.Sorridevamo.Mi avvicinai con cautela e appoggiai la mia testa alla sua schiena,avvolsi le mani alla sua vita e lo strinsi forte."Principessa,che ci fai qui?"domandò accarezzandomi le braccia.Restai con la fronte compressa sulla sua schiena ad amare il profumo della sua pelle.Ero in paradiso.

-Ciao ragazze! 
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