I must help him

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Arrivai in albergo,entrai in camera e vidi le trenta chiamate senza risposta di James.Era incredibile,non avevo neanche passato un giorno a Los Angeles e mi faceva lavorare.Ma in fondo,quella era l'ultima volta in cui facevo omicidi,una volta guadagnati i trentamila dollari mi sarei trasferita in quella fantastica città e avrei smesso di viaggiare per il mondo.
Lessi tutti i messaggi,dicevano tutti la stessa cosa,la via di casa del poveretto che sarebbe morto quella sera.
Presi la pistola,ne sarebbe bastata una,mi aveva detto che non avrei avuto difficoltà nell'ucciderlo.
Non avevo voglia di tirarla tanto per le lunghe,tutto quello shopping mi aveva stancata,quindi andai davanti a casa sua dicendo di essere una di quelle addette che faceva pubblicità alle aspirapolveri o alle pentole.
"Io non ne ho bisogno,grazie.."rispose quasi chiudendo la porta.
"Andiamo,solo cinque minuti.."insistetti con voce sensuale,tirando indietro i capelli e mostrando un po' la scollatura.Mi appoggiai al bordo del muro e iniziai a respirare lentamente ripetendo"Ho lavorato tanto e sono così stanca...".
Come avevo previsto,ci cascò come un idiota.Mi sedetti sul suo divano in modo provocante,lui mi guardava come se tra meno di un attimo avesse potuto levarmi il vestito."Mi puoi portare qualcosa da bere?"gli domandai leccandomi il labbro e accavallando le gambe.Ormai lo avevo in pugno,era una specie di burattino.Per questo odiavo i maschi:si credevano forti e pensavano di poter fare tutto da soli,ma alla fine,appena vedevano una ragazzina come me,con il vestito un po' corto e scollato,diventavano una specie di schiavi,erano quasi ipnotizzati nonostante fingessero di non essere interessati non riuscivano a nasconderlo.
Si voltò a prendere qualcosa da bere,io tirai in fretta fuori la pistola dalla borsetta e gli sparai dritto in testa.Prima che il mio drink potesse cadere a terra lo presi e lo bevetti,buttando giù il bicchiere una volta finito,poi uscii dal condominio come se io non avessi visto niente.Ondeggiavo sui tacchi sorridente,scuotendo i fianchi e giocherellando con i capelli.Tutti si voltavano a guardarmi,era meraviglioso.Volete sapere una cosa?Mi adoravo.Ero una delle poche ragazze totalmente sicure di sè,forse ero l'unica che non aveva paura di niente.

Ritornai in hotel del tutto calma e serena,salutai il portiere.Lui mi stava simpatico.Lui mi vedeva come una bambina di diciannove anni e non come una donna sexy da scopare.Era l'unico uomo furbo che conoscevo,dopo James.
Oh,non vi ho ancora detto chi era James?Lui era il mio capo.Era alto,bello e muscoloso.Mi aveva portata via da tutti i guai in cui mi cacciavo e mi aveva insegnato a non soffrire,non amare e non provare sentimenti.Quindi non gli volevo bene,non potevo,io non provavo sentimenti.Non era un rapporto da amici,era un rapporto capo-dipendente.Tutto qui.
Nascosi le mie armi nel cassetto e mi coricai sul letto.
Vi siete mai chiesti cosa fa un'assassina appena ha ucciso la sua ventunesima vittima?Vi rispondo io.Resta sul letto a mangiare pop-corn e a guardare un film qualsiasi in televisione.Quella sera c'era un film drammatico,io mi stavo per addormentare,quando il telefono dell'hotel squillò improvvisamente.Tirai su la cornetta e come una diva domandai"Chi mi cerca?"
"Signorina Diaz,c'è qualcuno per lei."era la voce di un impiegato alla reception.
"Chi è?"domandai.
"Un certo Logan Henderson .."rispose.
Non era possibile,come aveva fatto a trovarmi quel ragazzo?E perchè mi aveva cercata?Non avevo alcuna voglia di vederlo,tanto meno di parlargli e sentirmi dire cose prive di senso ma piene di falsità e dolcezza.Non volevo.
Sbuffai."Arrivo subito"risposi infastidita.
Mi cambiai il vestito,era esageratamente bello per sprecarlo con lui e poi,se lo avessi messo,si sarebbe fatto delle idee sbagliate.
Scesi in fretta le scale e andai nell'atrio.Me lo trovai davanti,era tutto messo in tiro,non potevo guardarlo.Sembrava venuto dagli anni ottanta,quasi un uomo fuori taglia.Aveva tirato i capelli indietro con il gel e si era vestito in giacca e cravatta.Era troppo.Lo salutai guardando da un'altra parte per non ridergli in faccia.
"Visto?Ti ho trovata."disse sorridendo.
"Ti ha leccato una mucca?"chiesi sarcastica,lui abbassò lo sguardo e non rispose quasi come se lo avessi offeso.
"Dove andiamo?"domandai indicandogli la porta.Anche se era uno sfigato totale,non mi sebrava uno di quei ragazzi con i muscoli pieni e la testa vuota,avrei addirittura potuto concedergli di uscire con me fino alla fine del tempo in cui sarei rimasta a Los Angeles.
"Cena?"rispose mettendosi la mano tra i capelli intimidito.
Iniziai a camminare davanti a lui che mi seguiva quasi come se fosse d'obbligo farlo,mi seguiva senza alcun interesse,mi seguiva perchè voleva seguirmi e non perchè voleva portarmi a letto.Quel ragazzo era strano,iniziavo a pensare che fosse gay.

Ci sedemmo uno di fronte all'altro.Parlavamo come se fossimo amici che si conoscevano da anni.Era strano,non mi ricordavo cosa significasse avere qualcuno con parlare,ridere e scherzare per ore intere.
"Quindi,tu abiti in Brasile?"domandò.
Scossi la testa"Io abito in tutto il mondo"risposi sorridendo.
"Aspetta,aspetta,aspetta.Tu sai sorridere?"chiese fingendo di essere stupito.
"Oh,molto divertente Logan!".Incrociai le braccia e feci di nuovo il broncio.
"No,no..Dai,sorridi di nuovo,sei così bella quando lo fai.."affermò.
Alzai lo sguardo,dovevo aiutarlo,era troppo dolce.Se avesse continuato così non avrebbe mai trovato una ragazza e avrebbe sofferto a vita.Non fraintendetemi,io non provavo nessun sentimento,ma mi faceva pena vederlo lì,seduto di fronte a me sperando che almeno io lo considerassi.
Sospirai e alzai lo sguardo"Tu lo sai che se continui in questo modo non troverai mai una ragazza,vero?".
Lui annuì,mettendosi la mano sulla fronte e dicendo disperato"Sono una frana,lo so."
"No,dai,non sei una frana..lasciami fare qualche modifica al tuo look"risposi alzandomi in piedi ed avvicinandomi a lui.Gli scompigliai un po' i capelli,gli tolsi la giacca,gli slegai la cravatta e gli sbottonai i primi due bottoni della camicia."Così va già meglio..."affermai.
Ritornai a sedermi dov'ero e continuammo a parlare.Proprio in quel momento passarono due ragazze e guardarono Logan come se lo stessero spogliando con gli occhi.
"Ho fatto la mia buona azione giornaliera,ci si vede Henderson"risposi alzandomi di nuovo in piedi ed andando via.Ero scappata in quel modo perchè per un attimo non mi ero più riconosciuta.Io non aiutavo le persone,io ero Cristal Diaz,io uccidevo e basta.

-Ehilà,ciao a tutte bellissime.Non ho molto da dire,volevo solo ringraziarvi.Spero che il secondo vi piaccia allo stesso modo.Per incuriosirvi un po' vi pongo una domanda:secondo voi,Logan è veramente lo sfigato che sembra?

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