"Che c'è?Ti faccio paura?"domandò,accennando un sorriso malizioso.
Scossi la testa.Mentivo,ma non potevo dirgli che mi faceva paura,perchè ne avrebbe approfittato,perchè non mostravo a nessuno la mia debolezza,a nessuno tranneLogan che in quel momento non c'era.Non avevo la minima idea di dove fosse,di cosa stesse facendo,ma non importava.
"Senti,bellezza.Io ho sonno.Voglio dormire.Buona notte."mi informò,coricandosi su quello che probabilmente era il suo letto e si addormentò in pochi minuti,iniziando a russare.Mi sdraiai sul mio letto e mi coprii fino al collo,nonostante il caldo:avevo paura che potesse farmi qualcosa di notte,avevo una paura matta che potesse distruggermi da un momento all'altro.
Non riuscivo a chiudere occhio,avevo addirittura paura di sbattere le palpebre.Iniziai a piangere in silenzio,asciugando le lacrima prima ancora che potessero arrivare alle guance,in modo da non bagnare il cuscino e non insospettire nessuno.
Iniziarono a sbattere le chiavi contro la cella e a gridare"Svegliatevi!Veloce!" senza alcun tatto e senza calma.Saltai sul letto e mi sedetti in fretta,pensando che stesse succedendo qualcosa di grave,ma quel ragazzo mi calmò subito affermando"Tranquilla,è solo la sveglia.Adesso c'è la ricreazione,la chiamano così perchè puoi andare in giro per i corridoi."spiegò,con un tono totalmente diverso da quello della sera prima.
"Quindi possiamo uscire?"domandai,elettrizzandomi come se non potesse darmi una notizia più bella.
"Non essere così entusiasta,sono peggio di me là fuori."affermò,aspettandosi che io rimanessi con lui.
Aprii velocemente la cella e corsi fuori,cercando James tra tutti quei volti sconosciuti,ma non riuscivo a vederlo.Correvo più che potevo,sbattendo contro qualcuno che puntualmente mi gridava di stare attenta senza garbo.
"James,dove sei?"lo cercai ovunque fino a quando non sentii la mia stessa domanda,ma con la sua voce e,ovviamente,qualche parolaccia che non poteva mancare nel suo linguaggio.
"Cristal,dove cazzo sei?"urlava con il suo vocione grave e scuro.
Lo vidi,era proprio davanti a me,ma lui stava guardando altrove.
Gli corsi incontro e lo abbracciai,ma era talmente largo che le mie mani non si univano attorno alla sua schiena.era proprio lì,qualcuno che mi avrebbe tenuto compagnia,qualcuno che non mi avrebbe lasciata sola in quel momento.
"Perchè sei qui?Come hanno fatto a prenderti?E' stato Henderson?Non ha mantenuto il patto?"faceva tantissime domande al secondo,io non ne ascoltavo neanche una,volevo solo abbracciarlo e fargli capire che avevo bisogno della stessa cosa da parte sua.
"Porca puttana,Cristal,che ci fai qui?Non dovevi venirci!"mi sgridò.
"Abbracciami e basta."risposi,facendolo stare zitto.
Rimaneva fermo,ma non mi abbracciava,probabilmente stava pensando a qualcosa,o forse era semplicemente sorpreso.
"Come stai?"domandò,mettendomi le mani sulle spalle ed allontanandomi da lui.
"Bene."risposi,come se la cosa fosse ovvia,guardandolo negli occhi e cercando di capire come si sentisse.
Si passò la mano tra i capelli e sospirò."Dov'è la tua cella?"chiese,cercando di sorridere per non farmi preoccupare.Era così strano,mi faceva paura.
"E' qui."risposi,indicando la cella accanto alla sua.
Si passò nuovamente la mano tra i capelli e sospirò ancora."Non dovevi venire qui!"esclamò arrabbiato.
"Non ci sono venuta perchè volevo!"replicai arrabbiata.Non mi aveva neanche salutata,aveva subito iniziato a pensare ai problemi,senza neanche parlarmi o ascoltarmi.
"C'è il maniaco con te?"mi interrogò,facendomi alzare lo sguardo.
Annuii e guardai altrove,scoppiando di nuovo il lacrime.Non riuscivo più a sopportare il mio viso bagnato,non riuscivo più a reggere il peso delle mie labbra tremanti.James non voleva vedere,si arrabbiava di più.Tirò un pugno sulla cella e si allontanò subito a causa del dolore.
"Ti ha fatto qualcosa?"continuò.
"James,sono arrivata solo ieri sera!"gli ricordai.
"Se ti fa qualcosa,fingi che io sia il tuo ragazzo.Non ti farà niente se glielo dici."affermò.
Rimasi in silenzio con la testa bassa,al posto di calmarmi mi metteva ancora più agitazione.
"Vieni qui."sussurrò,prendendomi tra le sue braccia e,finalmente,comportandosi da amico."Stai calma."mormorò."Ti faremo uscire."aggiunse.Non avevo la minima idea di cosa intendesse,sapevo solo che avevo un bisogno matto di quell'abbraccio,necessitavi più che mai un po' di conforto.Mi stava per togliere il fiato talmente mi stringeva,ma era tutto a posto,volevo essere stretta in quel modo.
Ritornai in cella e rimasi con quel pazzo,mentre la paura ogni secondo,lui non parlava,mi restava lontano e non mi guardava neanche,ma creava ansia lo stesso.
Passarono giorni in quel modo,molti giorni,ma io avevo perso il conto.Non sapevo se erano settimane o mesi,sapevo solo che sentivo la mancanza della mia libertà,sentivo la mancanza di tutto il tempo con Logan,sentivo addirittura la mancanza del lavoro.
"Diaz,hai visite."gridò un agente,entrando ed ammanettandomi,per tirarmi di nuovo fino al posto dove si incontravano le persone che venivano a far visite.
Mi sedetti in quella specie di cabina e vidi il volto di Logan,quel fantastico volto angelico che mi era mancato come l'aria.Avrei rotto la lastra di vetro che ci divideva,pur di trovarmi un nano secondo tra le sue braccia calde.
"Ciao."mormorò,sorridendo.Io ero rimasta impietrita,non sapevo per quanto tempo non lo avevo visto."Ciao amore mio."ripetè,per cercare di farmi parlare.
Sorrisi e non risposi ancora,cercando un modo per potergli stare vicino senza uno stupido vetro a dividerci.
"Come stai?"chiese.Anche lui aveva una voglia matta di distruggere quella lamina ed abbracciarmi.
"Bene."replicai,ero ghiacciata,troppo felice per parlare.
"Presto ti tirerò fuori."affermò,appoggiando la mano al vetro.Avrei tanto voluto stringerlo e non lasciarlo andare.
"Ti amo."sussurrai,deponendo anche io la mano sul vetro per sentire il suo calore."Ti amo da morire."aggiunsi,mentre i miei occhi diventavano di nuovo lucidi.
"Non piangere,non farlo,ti prego."mi supplicò,spiaccicando la fronte contro il vetro e inducendomi a fare lo stesso."Ti amo tanto anche io."replicò,stampando un bacio sulla lamina,fingendo che l'avesse stampato sulle mie labbra.
"Ti hanno dato fastidio?"domandò,riferendosi al mio compagno di prigione.
"No."risposi secca."Ho tanta paura,Logan.Ho tanta paura."mi lamentai,lasciando scendere la prima lacrima.
"Non fare così,ti porterò via."ripeteva.
Io sapevo che non l'avrebbe fatto,sapevo che non ci sarebbe riuscito,ma fingevo di credergli,perchè volevo credergli,volevo ancora sperare che potesse esserci una via di uscita,che lui avrebbe creato la via d'uscita e mi avrebbe salvata.
"Non avere paura,ci sono io qui."borbottò.
"Tempo scaduto."ci interruppe l'agente,trascinandomi lontano da lui,mentre con le mani cercavo di salutarlo gesticolando,ma non me lo permisero,perchè mi bloccarono e mi misero subito le manette.
Temevo che quello fosse un addio,temevo che quella fosse l'ultima volta in cui vedevo il suo viso,temevo che non sarei più riuscita a sfiorare le sue labbra e perdermi di nuovo nella magia dei suoi baci.
"Addio."dissi,a bassa voce,facendomi portare in cella da quei mostri.
"Ben tornata!"esclamò il mio compagno di cella.
Non lo salutai e mi sedetti bruscamente a terra,ero più svogliata che mai.
"Tu..tu non sai nemmeno come mi chiamo."affermò,fumando una sigaretta.
"Non mi interessa.Non si potrebbe fumare qui."lo rimproverai,acquistando un tono gelido e distaccato che non aveva niente a che fare con il modo in cui gli avevo parlato prima di vedere Logan.
"Mi chiamo Edward."insistette."Quello con cui parli sempre durante la ricreazione è il tuo ragazzo?"domandò,riferendosi a James per farmi parlare di lui.
"Sì."mentii,seguendo tutto quello che mi aveva consigliato lui,aveva detto che in quel modo non mi avrebbe mai fatto del male.
"Bello grosso..."calunniò,poggiando la mano sul mento."Quando lo fate ti spiaccica?"chiese,senza tatto.
"E' possibile che tu pensi sempre e solo al sesso?Che schifo!"esclamai,voltandomi dall'altra parte.
"Sono un maniaco,cosa pretendi!"replicò nervoso."Secondo me tu sei una di quelle ragazze che sta sopra."perseverò,mettendosi la mano sotto al mento ed osservando bene il mio corpo.Bastò quel poco per farmi andare in crisi.
"Lui ti tratta male."affermò,alzandosi ed avvicinandosi a me.
"Che ti importa?"lo fermai,quasi gridando.
"Come sei fredda..."iniziò di nuovo ad emettere i suoi versi strani.Ero terrorizzata."Sei così bella."sussurrò,appoggiando la sua mano sul mio collo.
"Non toccarmi,stronzo!"gridai,allontanandomi da lui.
"Smettila di essere acida,io ti attiro come non mai."mi provocò.
"Non mi attireresti neanche se fossi l'ultimo uomo sulla terra."lo interruppi,continuando ad allontanarmi.
"Dici così,ma alla fine faresti di tutto per me."negò.
Finsi una risata,in modo da prenderlo in giro.Solo io potevo sapere quanta tensione c'era in me in quel momento."Secondo me non ti si alza neanche."lo offesi,facendolo arrabbiare.
"Avanti stronzetta.Vieni qui,nessuno lo saprà mai."bisbigliò,tirandomi e iniziando a toccarmi ovunque.
"Non mi toccare,bastardo!"gridai,spingendolo via e facendolo cadere a terra.
"Ah,ti piace violento?Come vuoi."perseverò,prendendomi dalle spalle e sbattendomi conto al muro.Continuò a toccarmi,io non sapevo che fare,non sapevo come fare.Non riuscivo a mandarlo via,non sarei riuscita a scappare da lui.
"Ti prego,no.Ti prego,non farlo."lo supplicai,ma non mi ascoltò.Mi buttò a terra iniziando a sbottonare la tuta arancione.
"Ti prego,non lo fare!Per favore!"gridai,tirandogli dei pugni che non bastavano a mandarlo via.
"Ripeti ancora le cose che mi hai detto prima,stronzetta.Adesso piangi eh?Piangi pure,qui non ti salverà nessuno."affermò,strappando totalmente la tuta.
-Ciao ragazze!
SONO VIVAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.
La pagella è andata uno schifo, ma non hanno sequestrato il cellulareeee,
passando alla storia?
Cristal è in un bel guaio,aiuto!Secondo voi cosa succederà?Arriverà qualcuno in tempo o non se ne accorgeranno?
Grazie di tutto,vi amo.
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Paralayzed
Fanfiction-Facciamo un gioco.- propose, con voce convincente. Mi voltai verso di lui e spostai i capelli dietro alla spalla. -Quale?- domandai, ero curiosa. -Ti faccio delle domande e tu devi rispondere.- enunciò, restando vago. -Non mi piace questo gioco.- l...