-Who's that?-

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Iniziammo a mangiare i panini, probabilmente tutti gli altri stavano dormendo, forse James si era scordato di dovermi riportare in ospedale ed era andato via.
"Mangia tutto." mi obbligò, appena alzò lo sguardo.
"Va bene, papà." scherzai, sollevando le sopracciglia e dando un'altro morso al mio panino.
"Papà..." ripetè quella parola, quasi come se gli facesse paura.
"Non è detto che lo diventerai." borbottai, controllando la sua espressione spaventata.
"No, no. Non so se mi capisci, ma io... Io vorrei che tu restassi proprio per questo. Non voglio lasciarti da sola in questo momento o quando nascerà. Non andare, Cristal." cercò di convincermi, guardandomi negli occhi.
Era tutto così complicato, dovevo trovare un modo per tranquillizzarlo. "Non me ne andrò." mentii, cercando di essere convincente.
Sorrise e abbassò lo sguardo. "Vorrei crederti." mormorò, mettendosi la mano tra i capelli.
"Vorrei credere a me stessa." replicai, finendo di mangiare l'ultimo boccone.
Queste discussioni durarono per ore intere. Logan insisteva in tutti i modi pur di farmi rimanere lì, ma non poteva capire e io non potevo spiegare.
"Senti, Cris." iniziò, afferrandomi le mani. "Io non voglio discutere e non voglio che tu pianga. Non oggi, non questa sera."sussurrò, asciugando le mie ennesime lacrime con i pollici. "Andiamo a dormire, piccola. Ne riparleremo domani mattina." concluse, quasi sicuro che il giorno dopo mi avrebbe ritrovata di fianco a lui.
Annuii e mi voltai altrove, cercando un argomento di cui parlare. Appoggiai il capo al mio palmo e sbadigliai. Ero così stanca, ma sapevo che una volta a letto non sarei riuscita a dormire.
"Sei stanca?" domandò, appoggiando le dita sulla mia fronte e spostandomi i capelli dal viso.
Scossi la testa. "No, per niente." mentii. Volevo stare con lui, non volevo sprecare il tempo che avevamo a disposizione dormendo.
"Lo sei invece." borbottò, sorridendomi come se sapesse che non mi sentivo a mio agio.
Ricambiai al suo sorriso e mi adagiai alla sua spalla. Mi sentivo così sicura vicino a lui, così protetta e spensierata. Avrei voluto restare tra le sue braccia per sempre, senza preoccuparmi di dovermene andare.
"Ti porto in un bel posto." annunciò, alzandosi in piedi e sollevandomi.
"Dove?" chiesi, guardando il suo viso perfetto.
"Vedrai." non rispose, uscendo dall'appartamento e prendendo l'ascensore. A mia grande sorpresa, premette il tasto dell'ultimo piano.
Continuavo ad osservare la sua faccia, non era cambiata di una virgola, era così perfetto. La pelle pallida era così liscia che sembrava cera, le sua labbra non avevano perso quel tono di rosa ed erano rimaste mediamente carnose come sempre. Gli sfiorai la guancia con la mia mano insicura e tremante, lui abbassò lo sguardo. Solo in quel momento mi ricordai di quanto i suoi occhi mi facessero impazzire. Sentivo qualcosa nel mio stomaco che si era bloccato, sembrava quasi che non riuscissi più a ragionare dopo quell'occhiata.
"Non guardarmi così." sussurrò intimidito, stava per arrossire.

Arrivammo all'ultimo piano, Logan aprì una porta e salì una piccola scalinata, in modo da giungere su una terrazza buia.
"Dove siamo?" domandai incuriosita, cercando di vedere qualcosa.
"Reggi questo, fai luce alla strada." replicò lui, lasciandomi il suo cellulare tra le mani. Camminò un po', si fermò, poi, davanti ad un armadio. Mi appoggiò delicatamente a terra. "Aspetta un attimo, devo prendere una cosa." mi avvertì, voltandosi ed aprendo il piccolo armadietto. Ne tirò fuori una specie di telo, che stese velocemente al suolo.
"Questo posto è tuo?" chiesi sconvolta, guardandomi intorno.
Mi mise la mano davanti alla bocca, forse avevo alzato troppo la voce. "Non è mio, è del tizio che abita all'ultimo piano. Se ci scopre siamo nei casini." sussurrò, sedendosi sul telo.
Strisciai vicino a lui e mi buttai tra le sue braccia.
"Ti amo." mormorò, stampando le labbra sulla mia capigliatura.
Odiavo il fatto che si sarebbe dimenticato di tutto, lui non poteva ricordarsi di me, di tutto ciò che gli avevo detto, del bambino.
"Piccola." borbottò, continuando a coccolarmi ed a stringermi tra le sue braccia calde. In una sola settimana avevo scordato il calore che si provava stando vicino a lui.
"Promettimi che non ti scorderai mai di me." gli imposi, addossando il capo al suo petto e rimanendo immobile.
"Non mi dimenticherò mai di te." mi promise, accarezzandomi le spalle.
L'aria fredda della sera si abbattè su di noi, facendoci rabbrividire all'istante. "Hai freddo?" chiese togliendosi la felpa e coprendomi con essa.
"No, tienila tu." la rifiutai, ma non mi ascoltò.
"Io muoio di caldo." mentì.
Ci coricammo e rivolgemmo il nostro sguardo al cielo. Logan  fingeva di sapere come si chiamassero le stelle. Ne indicava una qualunque e diceva un nome inventato. Io scoppiavo a ridere e lui fingeva di arrabbiarsi perchè non gli credevo.
"Quello è il carro maggiore." affermò, indicando il carro minore. Gli presi la mano e la spostai in modo da indicare veramente il carro maggiore.
"E' questo il carro maggiore." sorrisi, guardandolo negli occhi.
"Tu conosci le costellazioni?" chiese, sembrava quasi stordito.
"Già." risposi, iniziando a sghignazzare.
"Quindi tu hai capito che tutti i nomi che dicevo erano inventati?" perseverò, sperando che gli rispondessi di no.
Scoppiai in una risata isterica, risi per così tanto che la pancia iniziò a farmi male.
Logan mi faceva stare bene, mi faceva ridere come pochi potevano, lui era la mia allegria, niente poteva cambiare quella situazione.
Se c'era qualcosa che avevo imparato da lui, era che, una volta innamorati, il mondo non esisteva più, esisteva soltanto lui, lui era il mondo.

Dopo tanto tempo passato sulla terrazza, ritornammo giù e decidemmo di dormire. Era mezzanotte.
Logan mi diede una sua maglia, in modo da dormire comoda. Si coricò sul letto e aspettò fino a quando mi cambiai.
"vieni qui." sussurrò, appoggiando la mano al cuscino ed facendomi cenno di sdraiarmi vicino a lui. Mi appoggiai al suo petto caldo e chiusi gli occhi per rilassarmi. Logan aveva il cellulare tra le mani, stava scrivendo a qualcuno.
"A chi scrivi?" domandai, cercando di guardare lo schermo.
"A te." affermò, sorridendo.
A me? Che senso aveva scrivere a me se io ero già lì?
"Ma perchè? Il mio cellulare ormai è un cumulo di cenere." ribattei, continuando a stringerlo.
"Lo so, ma voglio ricordarmi di oggi." mi interruppe, inviando il messaggio e spegnendo il cellulare.
Mi voltai dall'altra parte e cercai di chiudere occhio, ma era impossibile. Sentii la sua mano appoggiarsi al mio fianco, lui, probabilmente, stava già dormendo.
"Ti amo tanto, Logan." dissi a bassa voce, girandomi di nuovo e permettendogli di appoggiare il capo al mio seno.
"Anche io." bisbigliò con tono stanco.
Continuavo a guardarlo, lui non lo sapeva neanche. Gli accarezzavo delicatamente la capigliatura. Si era addormentato, lo sapevo perchè aveva smesso di muoversi ed aveva cominciato a russare. Avrei voluto ridere ogni volta che ronfava, ma mi trattenevo per paura di svegliarlo.
Spostò di poco la testa e mi strinse i fianchi, fino a quel momento avevo pensato che stesse dormendo. "Non toccarla." brontolò nel sonno. Mi chiedevo cosa stesse sognando, mi stringeva ogni secondo di più come se avesse paura che scappassi. Aveva paura che scappassi.
Se fosse stato per me, sarei rimasta con lui per sempre, anche senza un soldo o senza una casa. Avevo bisogno di lui, tutto il resto era superfluo.
"No." mugugnò ancora, stringendomi sempre più forte. Se avesse continuato per molto, mi sarei trovata costretta a svegliarlo.
Fece un sospirò e sembrò calmarsi, ancora non capivo come fosse possibile che parlasse nel sonno. A quel punto, mi addormentai anche io.

Spalancai gli occhi perchè sentivo uno strano dolore alle braccia. Provai a muoverle, ma Logan le aveva bloccate. Ogni volta che tentavo di spostarle, mi facevano ancora più male. Era più doloroso del giorno in cui si erano bruciate, non riuscivo a sopportarle.
"Logan, Logan, spostati!" esclamai, cercando calmarmi. Anche i piedi iniziarono a dare quelle strane fitte.
"Logan ti prego, spostati!" gridai ancora, non riuscivo a spingerlo via, ero priva di forze.
Si svegliò di colpo e, nel buio, non mi riconobbe."Chi diavolo sei tu?" urlò, alzandosi velocemente dal letto, spaventato. "Che ci fai qui?" strepitò, indietreggiando. Non si ricordava niente, quello feriva ancora di più.
entrarono in camera velocemente, io non capivo più niente.
"Che c'è?" domandò l'amico a Logan.
"Chi è lei?" domandò Logan infuriato. Lui non sapeva rispondergli, non poteva dirgli il mio nome. "Io mi sono addormentato da solo! Chi è lei?" insistette, era così confuso.
"James, mi fanno male!" strillai, più forte di Logan.
"Vieni, stai tranquilla, ti porto in ospedale." cercò i tranquillizzarmi James, prendendomi in braccio, era pronto ad uscire dalla porta.
"Non me ne voglio andare, lui non si ricorda! Lui non ricorda!" insistetti, iniziando a muovermi in tutti i modi per non lasciare che James mi portasse via, ma mi facevano male, malissimo.
"Cristal, calmati. Devo riportarti subito in ospedale, ok?" bisbigliò, cercava di calmarmi, ma non ce la faceva. Le urla di Logan lo superavano, continuava a chiedere chi fossi e cosa ci facessi a casa sua, in camera sua.
"Solo Cristal può dormire con me, solo lei!"
Quella frase mi spiazzò del tutto, rimasi in silenzio e mi buttai in un pianto che non mi permetteva neanche di respirare.
"Portami via da qui." ordinai a James, cambiando completamente idea.
Odiavo tutto, forse, in quel momento, avevo iniziato ad odiare anche Logan. Non si ricordava di quella serata, di quel "noi" che era riapparso per una sola sera, del modo in cui avevamo riso, di come ci eravamo baciati, abbracciati e finalmente amati di nuovo.
Non si ricordava.
Non potevo più fare niente per tenerlo vicino a me, tra me e lui era finita.
L'unico problema era che la nostra fine era vicina alla mia fine.

-Ciao ragazze!
Logan  e Cristal hanno passato tanto tempo insieme, ma Logan  ha detto di non ricordarsi più niente.
Secondo voi, dice la verità, oppure c'è qualche piano sotto? E se c'è qualche piano, quale?
Secondo voi, perchè Cristal prova dolore sulle bruciature? Ci sarà ancora lo zampino di Alejandra?
Lascio tutto alla vostra immaginazione!
Adesso devo darvi una brutta notizia il prossimo capitolo che posterò sarà l'ultimo.
Grazie mille per le recensioni, vi amo!

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