-Who are you?-

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Volevo trovare un modo per calmare le braccia e le gambe tremanti,volevo trovare una maniera per sentirmi sicura un attimo,per poter amare qualcuno senza la paura di perderlo,senza la paura che,un giorno,potessero ucciderlo.
Gli accarezzai il palmo della mano,per poi afferrargliela,stringergliela forte.Mi asciugò di nuovo le lacrime e continuò a sussurrare le sue parole rassicuranti e tranquille.Lui,in quel momento,avrebbe anche potuto offendermi,ma a me sarebbero sembrati tutti discorsi d'amore a causa della sua voce stucchevole e dolce.Il modo in cui mi sfiorava delicatamente la guancia e mi guardava negli occhi era impressionante,mi faceva addirittura venire le farfalle allo stomaco,anche se,più che farfalle,sembravano un intero branco di elefanti,talmente erano emozioni forti.
"Piccola mia"ripeteva.Adoravo quando mi chiamava in quel modo,era qualcosa di estremamente dolce e quasi unico.In pochi sapevano che tutta la perfezione che si vedeva all'esterno,era presente anche all'interno,in pochi riuscivano a vedere quel lato di lui.Forse era proprio quello il motivo per cui ci amavamo,tutti si limitavano a guardare la nostra bellezza,la usavano e poi scappavano,perchè non volevano conoscerci veramente,volevano solamente andare dai loro amici e vantarsi di aver passato un po' di tempo con noi.
Mi prese di nuovo tra le sue braccia,sapendo che non avrei potuto camminare e che le mie ginocchia non avrebbero retto,e mi riportò in camera coricandomi delicatamente sul letto e spostandomi i capelli dal viso,aspettandosi che chiudessi immediatamente gli occhi.Lasciò il ricordo delle sue labbra carnose sulla mia fronte e si allontanò,andando a sdraiarsi per terra,cercando pazientemente di prendere sonno.
"Logan.."lo chiamai,in preda alla tristezza.I ricordi continuavano e martellarmi in testa,come se fosse d'obbligo torturarmi.Mi sarei messa ad urlare a causa del dolore che provocavano.
Sollevò il capo dal cuscino che aveva poggiato al suolo per avere almeno un appoggio morbido e domandò"Che succede?"
"Vieni qui,ti prego.Ho bisogno di te."lo supplicai,stringendo il guanciale bagnato a causa dei pianti e cercando di calmarmi in qualche modo.Sentii le sue mani arrotolarsi ai miei fianchi,che mi stringevano teneramente per consolarmi."Ho bisogno di un abbraccio."continuai,voltandomi verso di lui.Presi le sue braccia e le buttai attorno a me,quasi come se gli stessi disperatamente chiedendo di stringermi fino a togliermi il fiato,lui lo fece.Mi capiva senza il bisogno forzato di parlare,mi capiva perchè lui mi conosceva meglio di me,sembrava quasi che fosse nella mia testa e comprendesse ogni singola cosa che desideravo.

"Chi sei tu?Chi sei veramente?"domandai,sperando che la risposta non fosse troppo sconvolgente,sperando che non mi avesse portata al punto di perdere anche lui.
"Logan Henderson .."sorrise,stampandomi un bacio veloce sulle labbra,poi tornò indietro e diventò serio."Figlio dell'agente di polizia penitenziaria, Jeffrey Henderson "continuò,cercando di appiattire le parole in modo che io non riuscissi bene a percepire il loro significato.
Rimasi un attimo ferma,Logan era figlio di un agente,ma non significava necessariamente che fosse come suo padre,volevo pensarla in questo modo,volevo tenerlo stretto di fianco a me."A..agente di polizia?"chiesi sconvolta,ma,in fondo,lo avrei accettato.Lui mi restava vicino.
Annuì e mi strinse ancora più forte,aspettandosi che lo mandassi via e che non gli parlassi più,quando,invece,ricambiai il suo abbraccio e mi appoggiai al suo petto caldo.Forse era una delle notizie migliori che avevo ricevuto quel giorno.
"Mi dispiace,Cristal,io.."iniziò,cercando in qualche modo di spiegare il tutto,ma non volevo ascoltare altre bugie.
Gli misi la mano davanti alla bocca e lo zittii."Non mi importa."lo interruppi.Sapevo benissimo che mi avrebbe portata da suo padre,sapevo benissimo che stava fingendo una fuga solo per confondermi le idee,ma non mi importava.Meritavo di entrare in prigione,meritavo di restare lì dentro per tutta la vita.
Presi un respiro profondo e chiusi gli occhi.Caddi nel sonno immediatamente,quasi come se lui fosse l'unico in grado di farmi ritornare alla mia quiete normale,il suo respiro era quasi una ninna nanna,una fantastica ninna nanna,dolce e tenera che mi avrebbe fatto addormentare in qualsiasi momento.
"Dormi,piccola mia.E' tutto a posto."sussurrò,accarezzandomi i capelli con cautela.
Avremmo superato tutto,noi due insieme,me lo aveva promesso lui,me lo aveva detto con tutta la sincerità e io volevo crederci.Quel momento era incredibile,io e lui insieme,combattevamo la tempesta,cercavamo in qualche modo di mettere a posto con l'amore tutto ciò che un tornado aveva rovinato,passando e distruggendo completamente la nostra esistenza.Forse,per lui,ero io quel tornado,avevo distrutto tutto in lui.Era un ragazzo così perfetto,ma io gli avevo scombinato i piani,lo avevo contaminato buttandogli addosso una parte del mio carattere incomprensibile e decisamente stupido.Era quello il motivo per cui avevo bisogno di lui:era l'unico che non mi lasciava vincere,era l'unico che mi teneva testa e voleva farmi capire che non potevo essere sempre la prima,ma che,in amore,bisognava togliere dello spazio all'orgoglio e lasciarlo a chi si amava.
Io amavo lui.

Decisi di smetterla di recitare,di non raccontargli altre bugie.Avrei smesso di fingere di essere incinta,perchè volevo sapere se lui,dopo tutto quello che avevamo passato,mi avrebbe abbandonata una volta capito di non essere padre.
Feci un piccolo salto,ero spaventata,forse avevo fatto un incubo,ma non me lo ricordavo.Gli avevo stretto il braccio al punto di fargli male.Si svegliò in fretta e iniziò a chiedermi cosa fosse successo,era del tutto allarmato e spaventato,quasi quanto me.Avevo iniziato di nuovo a tremare,mi sentivo dannatamente debole e non lo gradivo affatto.Mi accarezzò la fronte e sussurrò"Stai tranquilla,era solo un incubo."appoggiandosi al cuscino,afferrandomi la mano e prendendo immediatamente sonno.Lo invidiavo per quello,lo invidiavo perchè lui riusciva a dormire in qualsiasi caso,mentre io,nonostante fingessi di essere forte e senza paura,ero schifosamente piccola e non riuscivo ad addormentarmi a causa delle preoccupazioni.
Non mi riaddormentai,continuai a guardare fuori e ad osservare il sole che,ora dopo ora,sorgeva lentamente facendo sempre più luce.
Passai tutta lo notte a guardarlo dormire.Gli accarezzavo lentamente la pelle soffice e perfetta,giungendo,poi ai capelli,massaggiandomi lentamente,quasi come se volessi dargli un motivo in più per dormire sereno.Passai lentamente il dito sul suo labbro superiore,poi lo feci scorrere fino a scendere sul mento.Arrivai al colo,ma scesi ancora fino a giungere alla sua spalla e rimasi lì,a coccolarlo come faceva sempre lui.Scosse un attimo il capo,io allontanai la mano immediatamente,pensando di averlo infastidito,ma lui sorrise e ritornò al suo sonno quieto.Mi chiedevo cosa stesse sognando di così bello da farlo sorridere in quel modo,con tutta me stessa speravo che io fossi parte di quel sogno.Sospirò e le sue labbra di allargarono di nuovo in un altro sorriso,molto più bello del precedente,molto più bello dei soliti.
Nella mia vita non avevo mai progettato di trovare un ragazzo così,di innamorarmi in quel modo.Non avevo mai previsto di arrivare a dipendere da qualcuno in quel modo,di fare di lui l'unica mia ragione di vita.La gente mi aveva sempre raccontato che le cose inaspettate erano le più belle.Lui era inaspettato.Lui mi fece capire che la gente aveva tremendamente ragione.
"Amore mio"sussurrò,prendendomi vicino a sè ed appoggiandosi al mio seno.Era quasi incredibile,ma io non riuscivo a convincermi che quell' "Amore mio" fosse riferito a me.Gli sfiorai la chioma  con le dita e lasciai che si appoggiasse a me,cercando in qualche modo di farlo stare comodo.
"Cristal."mormorò ancora.Lui,articolando il mio nome,mi aveva fatto sentire meglio.Diedi un'occhiata ai suoi occhi,chiedendomi se fosse sveglio,ma lui stava dormendo e sorrideva pronunciando il mio nome nel sonno,non potevo crederci.Era qualcosa di meraviglioso.

In tarda mattina,vero alle undici,io e Logan ci preparammo per andarcene e giungere finalmente in Messico,dove nessuno avrebbe potuto più cercarci,anche se,in realtà,era meglio dire"cercarmi",visto che nessuno avrebbe potuto arrestare Logan,il figlio dell'agente di polizia penitenziaria.Non riuscivo quasi a capire come avevo fatto a non arrivarci da sola.Lui teneva armi senza problemi,senza dover uccidere,senza essere minacciato,ma non era un assassino.Non era come me,era tutt'altra persona.Il fatto che James lo avesse sparato avrebbe dovuto ricongiungermi a qualcosa,ma io ero troppo presa dall'amore e dalle emozioni.
Lo guardavo guidare e mi sembrava quasi di non vedere più lo stesso Logan,mi sembrava di vedere..il figlio di un poliziotto e la cosa non mi piaceva affatto,era orribile.Ogni singola parte di lui mi sembrava diversa,ogni singolo comportamento era differente.Non potevo più vederlo come prima,non era più"il ragazzo di cui mi ero innamorata",lui era Logan Henderson  e nient'altro.Era alquanto preoccupante.James  aveva perso la vita per quello e io non sapevo neanche chi fosse veramente.Maledizione,ero un disastro in tutto.
"Che ti succede,Cris?"domandò,sorridendo.Perfino il suo sorriso era differente,ai miei occhi arrivava come un sorriso da stronzo,niente altro.Lo sentivo lontano,o forse non lo sentivo per niente.
"Niente"risposi,spostando la testa e sforzando le labbra a sorridere.
Ci fermammo in un'area di servizio per mangiare,la signora che ci aveva regalato dei soldi che ci sarebbero bastati per tre giorni,il tempo necessario per arrivare fino in Messico.
Eravamo alla cassa,avevamo comprato alcune cose poco costose che ci servivano.Logan scrutò bene tre gli oggetti e trovò quello più nascosto,quello che non doveva trovare.
"Se fossi incinta,questi non ti servirebbero.."affermò,prendendo un pacchetto di assorbenti e raggirandolo tra le mani incuriosito.
"E' per sicurezza."mentii,allontanandolo e appoggiando l'invoglio sul nastro trasportatore.
"Sicurezza,eh?Bene,questo è per la mia sicurezza."protestò,evidenziando il "mia" con la voce e prendendo un test di gravidanza dallo scaffale lì vicino.
Annuii e sorrisi,quasi come se non ci fosse nessun problema.In quel momento,mi venne in mente un piano,quindi ne presi un'altro.Pagammo e io corsi in bagno.Iniziai a pensare un secondo,uno dei due doveva risultare positivo,dovevo trovare un modo.Mi avvicinai lentamente e amichevolmente a una donna evidentemente incinta e,con tono calmo,le domandai di fare il test,ma lei rispose bruscamente di no.Tirai fuori una pistola dalla borsa e ripetei"Potrebbe fare il test,per favore?".Non ci pensò due volte e mi ascoltò.
Io feci l'altro,che ovviamente risultò negativo.

Uscii dal bagno,stringendomi la pancia,con faccia preoccupata e gli porsi il test positivo.Lui lo guardò per bene,girandolo e rigirandolo tra le mani,come se il risultato potesse cambiare in quel modo.Stavo per rotolarmi a terra dalle risate,ma dovetti contenermi ancora per qualche minuto.
"Cazzo."mormorò,mettendosi la mano sulla fronte e sospirando,quasi come se non riuscisse più a reggersi in piedi.
Abbassai lo sguardo"Quindi tu non..non lo vuoi?"recitai e iniziai a simulare un singhiozzio."Eppure è stato tutto così bello,quella notte.Solo che tu non ti ricordi niente,no?Ovvio,non ti ricordi della nostra prima notten!Capisci?Non ti ricordi di come è stato concepito tuo figlio."continuai,strizzando così tanto gli occhi da farne uscire una lacrima finta."E mi avevi anche detto di amarmi,ma eri ubriaco!E io che pensavo che tu fossi un dio del sesso!"aggiunsi,costringendo ad un'altra lacrima di uscire."Te lo giuro,avevi organizzato tutto,ma forse era teso e avevi bevuto un bicchiere di troppo..io no,però!Io mi ricordo tutto.Sono incinta,Logan.Sono incinta!"insistessi.
Restò lì fermo a pensare,quasi come se non riuscisse più a muoversi.Era impietrito e sconvolto allo stesso tempo,mi aspettavo che a pochi secondi di distanza di quel momento iniziasse a piangere come un vitello.Si guardò intorno e si avvicinò a me"Stai tranquilla,Cristal.Sistemeremo tutto,ok?"sussurrò,accarezzandomi il viso ed abbracciandomi.
Fu in quel momento che scoppiai,non riuscivo più a resistere,era troppo per non ridere.Lui non capiva,quindi gli porsi il test vero e glielo lasciai tra le mani,continuando a sghignazzare.
"Quindi non sei incinta?"domandò,quasi come se fosse sollevato.
"Ovvio,non mi farei mai mettere incinta dal figlio di un agente."risposi secca,facendo ritornare quel tono freddo e fastidioso che avevo sempre usato prima di innamorarmi di lui.
"Quindi.."persistè ancora.
"Accettalo.Non sei un dio del sesso."incalzai,ridendo ed allontanandomi a lui.Sembrava quasi che ci fosse rimasto male,ma io volevo farlo sentire del tutto spaesato e preso in giro,come aveva fatto lui con me.
"Io sono un dio del sesso!"protestò,seguendomi e portandosi dietro il test negativo.

Ritornammo in macchina e partimmo di nuovo,lui continuava a chiedermi spiegazioni,continuava a chiedermi perchè avessi mentito in quel modo.La mia risposta era sempre la stessa:un'ilarità isterica e senza fine che lo infastidiva a morte.Non volevo dirgli di aver mentito solo perchè volevo tenerlo vicino a me.
Quando fu stanco delle mie prese in giro,accese la radio ed alzò il volume.Frenò,perchè c'era coda e io continuavo a ripetergli"Tu ci hai creduto!",puntandogli l'indice al viso.Si mise le mani sulle orecchie e iniziò a gridare"Non ti sento!Non ti sento!",sembrava un bambino di cinque anni che rispondeva alla mamma.
Gli sfilai gli occhiali da sole dalla testa e li indossai io,perchè il sole negli occhi unito al sonno,mi provocavano un fastidio tremendo.Appoggiai la testa al sedile.
"Hai sonno?"domandò,accarezzandomi il braccio premurosamente.Annuii e chiusi gli occhi.Persi del tutto la condizione del tempo e mi addormentai,ma me ne accorsi solo quando sentii Logan  che mi appoggiava una coperta leggera perchè faceva freddo.Mi svegliai in fretta,chiedendogli cosa fosse successo.
"E' tutto a posto,ci siamo solo fermati a dormire,è tardi."sussurrò,per tranquillizzarmi.
Mi appoggiai di nuovo e presi la coperta,aggrovigliandola a me,quasi come se la stessi abbracciando,quasi come se mi mancasse qualcuno da abbracciare di notte.Logan si coricò sui sedili posteriori,tenendo i piedi in alto perchè non ci stava,ma era comunque alla comodità giusta per poter riposare un po'.Mi fermai un attimo ad esaminare il posto dove ci trovavamo,anche se,in qualunque caso,non sarei riuscita a capire dov'eravamo.Sentii la sua mano afferrare la mia lentamente,forse anche lui si sentiva solo e senza nessuno da abbracciare di notte.
Forse,tutto quel casino ci avrebbe portati a capire come sarebbero dovuta andare veramente le cose tra noi,perchè,a dire il vero,in quel momento non riuscivo a capire se potevo ancora considerarlo come il mio ragazzo o se dovevo tenerlo lontano da me.Io,però,non avevo alcuna intenzione di allontanarlo,quindi la nostra relazione dipendeva del tutto da lui e dalle sue scelte.

-Ehi ragazze!
Ecco qui,abbiamo scoperto il segreto di Logan.Secondo voi la porterà da suo padre o la terrà al sicuro?Si vedrà nei prossimi capitoli.
Ho ancora un'altra cosa da dirvi,ma non posso darvi un grande indizio,vi dico solo che presto succederà qualcosa che riguarda James..
Grazie mille per tutte le visualizzazioni, vi amo.

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