-I'm here-

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Sentii una mano sulla spalla e riconobbi subito quella di James. "Non farlo."sussurrò tra un tossito e l'altro, in modo da non farlo sentire agli altri.
Abbassai di nuovo la mano. "Hai..Hai dimenticato di dire che è stata in coma." balbettai. Logan mi guardò stranito, quasi come se non avessi dovuto intervenire. Se solo avesse saputo cosa avevo veramente da dire. Non potevo neanche immaginare come si sentisse, volevo raccontagli la verità, passare le mie intere giornate con lui, ma non potevo.
Eravamo così vicini fisicamente, ma totalmente distanti mentalmente. Mi sembrava di vederlo a chilometri di distanza, quando erano soltanto pochi metri. Lui piangeva, piangeva per colpa mia, piangeva perchè mi credeva morta. Desideravo con tutta me stessa che lui capisse che quella tomba era vuota, io ero lì. Gli sarei corsa tra le braccia e gli avrei sussurrato che ero ancora con lui, ancora sua. Gli avrei chiesto di non piangere perchè mi si stringeva il cuore, ma non potevo.
"Io non voglio più stare qui. Non voglio restarci neanche un secondo di più." borbottò offeso, lasciando il microfono al prete e tornando a sedersi vicino a me. Soltanto in quel momento mi accorsi che stringeva qualcosa tra le mani. "Puoi tenerli tu?" mi chiese, lasciandomi sui palmi un album fotografico.
"Certo." bofonchiai, aprendo quell'album e notando le prime foto che avevamo scattato. Mi bloccai immediatamente, sentivo il mio cuore in caduta libera.
"Anche questo. Volevo regalarglielo quella sera, ma..." si fermò anche lui, giusto il tempo di asciugarsi le lacrime e darmi un anello.
"Tu volevi chiederle di..." cercai di domandare, ma mi interruppe.
"No, era soltanto un regalo." smentì, prima ancora che potessi creare idee sbagliate. "Me ne vado." affermò, alzandosi ed uscendo fuori velocemente, cercando di non farsi notare.

Vidi Pedro che immediatamente lo seguii, quindi decisi di raggiungerli anche io, sapevo che sarebbe successo qualcosa. James, per non lasciarmi dire altri segreti, mi accompagno, nonostante io non lo volessi.
"Che vuoi?" domandò Logan spazientito, guardando Pedro negli occhi e lasciandogli capire che era il momento meno opportuno per parlare.
"Volevo dirti che se ti ho attaccato in quel modo, è solo perchè io ero innamorato di lei." si scusò, o almeno cercò di scusarsi. Io rimasi immobile, loro non mi vedevano, ma io vedevo loro. Pedro era innamorato di me? Non era possibile, volevano incastrare anche Logan, lo sapevo, ne ero sicura.
"Bene." Logan non ci fece caso.
"Ti ho detto che sono innamorato della tua ragazza e non ti importa?" perseverò, con tono sconvolto.
"La mia ragazza è morta! Non me ne può fregar di meno di te!" gridò Logan, voltandosi di nuovo e spintonandolo. Era così arrabbiato, così triste e frustrato che non riusciva neanche a pensare alle conseguenze delle sue azioni. Era la prima volta in cui si comportava in quel modo, odiavo vederlo così, ma non avevo scelta.
James mi afferrò il braccio e non mi lasciò intervenire, era insopportabile.
"Ma per colpa di chi è morta?" lo provocò ancora Pedro, sapendo che, con quella frase, Logan sarebbe impazzito.
"Non provare a dirlo." lo avvertì, guardandosi intorno e mordendosi le labbra.
"Chi è uscito dal palazzo e l'ha lasciata da sola?" lo stava attaccando, gli stava dando la colpa. Non potevo crederci, Logan si sentiva responsabile, Logan subiva il dolore della mia morte come se fosse stato lui a provocarla. "Chi non è entrato a salvarla?" insistette, fino a fargli perdere il controllo. Logan gli avvolse il collo con le mani e lo spinse contro il muro, facendogli male alla schiena. "Siete stati voi a darle fuoco!"strillo, con le lacrime agli occhi. "Voi eravate suoi amici!" lo accusò, tenendolo fermo e spaventandolo.
Stavo impazzendo, forse più di Logan, che ormai stava prendendo Pedro a pugni. I miei stessi amici avevano fatto questo, mi volevano uccidere e in quel momento stavano distruggendo Logan, era la cosa peggiore che potesse capitare.
Afferrai la mano di James e mi sedetti a terra, nascondendomi dietro al muro. Lui continuò a guardarmi, quasi chiedendomi cosa fare. "Ti prego, fermali." lo supplicai, mettendo i palmi sul viso e scoppiando in lacrime.

James non se lo fece ripetere due volte, corse da Logan. "Stai calmo." sussurrò, bloccandogli le mani e portandolo indietro.
"L'hanno uccisa!" strepitò Logan, indicando Pedro che, piano piano, si rialzava.
"Calmati." la voce di James era così strana, sembrava quasi che stesse per piangere, forse le lacrime negli occhi di Logan lo commuovevano, o forse si ricordava di ciò che era successo a lui. "Picchiarlo non la farà ritornare." aggiunse, facendolo entrare in macchina e chiudendo la porta. Si avvicinò a me e mi trascinò fino al veicolo, facendomi sedere sul sedile posteriore e mettendomi la cintura, senza neanche darmi il tempo di fare domande. Cosa aveva intenzione di fare?
"Dove andiamo?" domandò Logan, mantenendo lo sguardo basso.
"Dobbiamo andare a vedere se è rimasto qualcosa in quel palazzo." rispose James, prendendo le chiavi e mettendo in modo.
"Lei che vuole?" chiese Logan indicandomi e parlando come se io non fossi lì. Mi feriva, mi feriva da morire.
"Lei è pur sempre la cugina di Cristal." mentì James, rendendo la sua voce convincente.
Logan annuì ed appoggiò le mani al cruscotto. "Ma non è Cristal." borbottò, pensando che non avessi sentito.
"Sì, invece." pensai, ma rimasi in silenzio. C'era un burrone tra ciò che pensavo e ciò che dicevo, era impossibile saltarlo, era impossibile.
James parcheggiò e ci costrinse ad uscire dalla macchina, nonostante entrambi volevamo rifiutare, visitare quel posto era un suicidio.
"Che diavolo ci facciamo qui?" domandò Logan arrabbiato, guardandosi intorno e poi guardando me.
"Devo trovare una cosa." replicò James. Non capivo se stava mentendo o se cercava veramente qualcosa.
"Che cosa?" chiesi io, notando che Logan continuava ad osservarmi, forse aveva capito.
"Saliamo, ne parliamo dopo." non rispose ed entrò nel palazzo distrutto.
Logan si avvicinò a lui, distogliendo finalmente lo sguardo da me. "Le assomiglia così tanto." si lamentò. Capii che lo mettevo a disagio.
"Rifatti gli occhi e non lamentarti."affermò James impassibile, prendendo una sigaretta e fermandola tra le labbra sottili.
Logan non rispose e salì le scale, alcune volte si voltava e mi osservava ad occhi spalancati.

"Eccoci." annunciò James, buttando giù la porta bruciata ed entrando in quella che era la nostra vecchia casa. Ci disse di restare lì, mentre lui andava a cercare qualsiasi cosa stesse cercando. Mi resi conto che quella era una bugia per farci stare da soli, per farci rivivere un nostro piccolo e ultimo momento insieme.
Logan non mi toglieva gli occhi di dosso, non sbatteva neanche le palpebre. Io avevo una voglia matta di abbracciarlo, stringerlo forte tra le mie braccia e sussurrargli che ero lì, ero con lui, ero insieme a lui e non lo avrei più lasciato.
"Scusami, io... cioè, tu le assomigli così tanto." spiegò, agitando la mano, era turbato, distrutto.
Gliela afferrai e cercai di calmarlo. "Va tutto bene." mormorai, sorridendo e confondendolo.
"Mi manca tanto." rispose, iniziando a piangere di nuovo. Odiavo vederlo così, odiavo essere la causa delle sue lacrime. "Io la amavo veramente." aggiunse, abbassando il capo e singhiozzando.
"Fingi che lei sia ancora qui." gli consigliai, ma non smetteva di piangere. Lo raccolsi tra le mie braccia e lo strinsi più che potevo. Sentivo il suo cuore battere contro il mio e mi sembrava di essere rinata, se solo lui avesse provato lo stesso.
"Tu sei Cristal." sussurrò. Aveva capito, aveva capito tutto, ma dovevo smentire. "Sei tu. Solo lei mi abbracciava così, solo Cristal, solo tu." perseverò, stringendomi più forte ed appoggiando il capo alla mia spalla. "Sei tu." borbottò, appoggiando la mano sulla mia schiena, non mi avrebbe più lasciata andare e io non avrei lasciato andare lui.
Ero immobile, non sapevo che fare per negare le sue affermazioni ormai troppo vere.
Rimasi in silenzio e mi lasciai abbracciare dalle sue braccia protettive. Smise di piangere e sul suo viso apparve un sorriso. "Cristal." sussurrò ancora, sentivo dal tono di voce che stava sorridendo come un matto. Pronunciava il mio nome come se fosse la cosa più bella, come faceva sempre.
"Sei la mia Cristal." borbottò, accarezzandomi i pochi capelli che erano rimasti fuori dal cappello e perlustrando la mia schiena per accertarsi che quella fossi veramente io.

"Sei la mia Cristal, quella che amo. Sei ancora qui, io lo so." continuava a parlare, continuava a chiedermi se era vero, continuava a fare domande, ma io ero immobile e muta. Abbracciarlo era fantastico, ma per quanto ancora lo avrei abbracciato? Per quanto ancora avrei potuto dirgli la verità senza mettere a rischio la sua vita?
Mi aggrappai alla sua schiena e mi lasciai trasportare dalle emozioni, senza preoccuparmi di niente e senza rispondere. Sapevo che James sarebbe venuto a dividerci, inventandosi una scusa per non metterlo in pericolo, ma volevo godere quel momento essendo consapevole che sarebbe stata l'ultima volta.
"Piccola mia." continuò a chiamarmi, appressandomi a sè ogni secondo di più, fino a togliermi completamente il fiato.
"Principessa, sei tu. Sei la mia principessa." ogni sua parola mi faceva impazzire, quanto avrei voluto restare con lui per sempre.
Notai James che si era fermato a guardarci e non si muoveva di un passo per non fare rumore in quel momento. Lui non doveva cercare un bel niente, aveva programmato tutto quello per noi, per permetterci di sorridere ancora, non lo avrei mai ringraziato abbastanza.
Logan mi levò il cappello e mi prese il viso tra le mani, guardandomi finalmente negli occhi. "Sapevo che non mi avresti lasciato solo, lo sapevo." sussurrò sorridendo, accarezzandomi le guance con i pollici e scorgendo il mio viso come se non avesse mai visto cosa migliore. I nostri sguardi si fusero, i nostri respiri si avvicinarono fino a quando non li sentimmo reciprocamente sulle labbra. Era il momento in cui i nostri occhi si chiudevano lentamente e le nostre bocche si univano, lasciandosi trasportare da passione e vita.
Appoggiai la mano sulla sua spalla, accarezzando lentamente il suo collo con le dita e rimanendo in silenzio. Nella mia mente volevo gridare, volevo scongiurare James di non interromperci, di non fermarci, perchè volevo assaporare il gusto di quell'ultimo bacio, di quell'ultima esplosione di emozione.
James, però, si stava già avvicinando a noi.

-Ciao ragazze!
Ecco qua, Logan e Cristal si sono incontrati, ma James li fermerà per non mettere in pericolo Logan?
Scusate se questo capitolo è un po' corto, ma l'ho scritto in pochissimo tempo, scusatemi.
Grazie mille per tutti i commenti, vi amo!

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