"Non possono togliermi questa roba dalle braccia?"domandai infastidita,indicando la flebo.
Sorrise e scosse la testa."Mia sorella quando era andata in ospedale una volta mi aveva chiesto la stessa cosa"affermò,scoppiando a ridere.
"Che c'è di male?"chiesi,cercando di non farmi contagiare dalla sua risata.
"Oh,ho dimenticato di dirti che aveva tre anni?"scherzò,mettendosi la mano sulla fronte come se avesse fatto un errore fatale.
"Spiritoso."dissi,facendo una smorfia,come se la sua battuta non mi fosse piaciuta.
"Quanto mi sei mancata.."sussurrò,lasciando il segno delle sue labbra sulla mia fronte."Stavo per impazzire"mormorò ancora,continuando a stampare i suoi baci ovunque.Dal suo labiato così dolce e soffice,capivo che voleva di nuovo stringermi tra le sue braccia,ma aveva paura di farmi male,quindi evitò,anche se avrei voluto provare quel dolore causato dal suo abbraccio,sarebbe stato sicuramente piacevole.
Mi guardava come se mai e poi mai avrebbe lasciato che succedesse una cosa del genere,come se niente,da quel punto in poi,avrebbe potuto farmi del male,perchè al mio fianco c'era lui.Era pronto a proteggermi in ogni circostanza e in ogni occasione.
Ero così pazza di lui,del modo in cui sorrideva,del modo in cui non mi staccava gli occhi di dosso,quasi come se,da un momento all'altro,fosse potuto accadermi qualcosa.Si passava la mano tra i capelli e si leccava le labbra,era nervoso,ma cercava di nasconderlo perchè non voleva mettermi ansia.Se avessi potuto avere un desiderio da realizzare,in quel momento,avrei chiesto di potermi muovermi normalmente soltanto per poterlo abbracciare come si meritava,solo per poter lentamente unire le sue labbra alle mie,sentendo il gusto che emanava la sua bocca,sentendo quel fantastico brivido che passava lungo la schiena ogni volta che mi accarezzava,sentendo tutto l'amore che riusciva a produrre con un semplice bacio.
Spostai a fatica la mano sul mio viso e lo accarezzai in un modo rozzo a causa delle mie poche possibilità di muovermi bene.Sorrise e rimase in silenzio,godendo quel piccolo e insignificante momento di tenerezza.
"Sei pronta per andare là?"domandò preoccupato,sollevando le sopracciglia.
Annuii e abbassai lo sguardo."Logan.."lo chiamai.
"Dimmi."rispose prontamente.
"Perchè le disgrazie vengono sempre quando siamo tranquilli?"domandai,rattristandomi.
Mise le sue dita sotto il mio mento e mi fece alzare il sguardo."Sistemeremo tutto."mormorò,poggiando velocemente il suo labiato sulla mia guancia."La sai una cosa?"sussurrò sorridendo.
"Cosa?"chiesi facendo altrettanto.
"Sei bellissima anche da malata."replicò,spostando per un attimo la mascherina ed unendo le sue labbra alle mie per un nano secondo.
Rimasi a guardarlo,mentre continuavo a seguire i lineamenti perfetti ed armoniosi del suo viso del tutto perfetto con le mie dita gonfie e fredde a causa di tutti i medicinali che stavano iniettando nel mio corpo.Entrò il dottore,simulando un tossito per interromperci.Logan si allontanò in fretta,dopo avermi sussurrato all'orecchio"Arriva Elvis Presley!".
"Cosa?"domandai,non avendo capito ciò che diceva.
"Hanno lo stesso ciuffo!"esclamò,facendo il segno del ciuffo con la mano.
Mi voltai verso il dottore e notai che ciò che diceva logan era del tutto vero,cercando di trattenere una risata isterica che non si sarebbe fermata in fretta.
"Dovrebbe uscire."consigliò a Logan,che obbedì immediatamente,fermandosi alla porta per mimare ancora il ciuffo del dottore.
"Noto con piacere che si sente meglio."disse,riferendosi alle mie risate.
"Non riesco a muovermi bene,i miei capelli stanno diventando secchi,la mia pelle sembra carta vetrata e ho le dita gonfie!"mi lamentai,levando la mascherina per parlare meglio,senza neanche prendere fiato per tutta la frase.
"Voi ragazze,siete tutte fissate con l'aspetto fisico!"esclamò,posando nuovamente la mascherina sul mio naso.
"E la mascherina è fastidiosa!"piagnucolai ancora.
"Perchè non ti permette di baciarlo?Avrete tutta la vita davanti!"rispose prontamente,riferendosi a Logan.
"Andrò in prigione!Mi daranno di sicuro l'ergastolo!"brontolai,facendolo spaventare.
"Cos'avrai fatto di così tanto male?"chiese,sicuro che stessi scherzando.
"Ho ucciso un po' di persone."affermai,con un tono totalmente allegro e spensierato.Spalancò gli occhi e rimase impietrito,era proprio quello che volevo."Farò lo stesso con tutti i dottori se non mi levate questi tubi di dosso!"lo spaventai ancora.
"Ma io ho figli..."protestò,sbattendo velocemente le palpebre per nascondere lo spavento.
Scoppiai a ridere e non riuscii più a trattenermi."Non lo faccio veramente!"negai tra una risata e l'altra.
Scosse la testa e mi guardò con disprezzo."Qualche ora di fisioterapia al giorno per una settimana e sarai fuori di qui."mi informò,segnando qualcosa sulla cartella."Ah,un'altra cosa.Si stava decisamente meglio quando tu dormivi e il tuo ragazzo era troppo impegnato a piangere al posto di prendermi in giro a causa dei miei capelli."aggiunse arrabbiato,uscendo fuori.
Logan entrò e scoppiammo a ridere in due,continuando a ridicolizzare la sua capigliatura e il modo in cui era totalmente permaloso.Ridevamo così tanto da sentire mal di pancia,ma era fantastico.I giorni al'ospedale passarono in fretta,troppo in fretta.
Due agenti vennero in camera,mandando viaLogan in un modo brutale.Mi misero le manette e mi tirarono bruscamente fino al furgone blindato che mi avrebbe portata a Los Angeles.Rimasi in silenzio,senza lamentarmi e senza dire una parola.Avevo una paura matta di quello che sarebbe successo lì dentro,avevo una paura matta di morire in prigione.
Iniziai a guardarmi intorno,ero l'unica ragazza,ero circondata da uomini con le spalle larghe e le braccia grandi quanto me,non riuscivo a capire come fosse possibile che io rientrassi nella categoria dei "Criminali",non essendo spaventosa e grande come loro.Forse,tra tutti quelli,ero la peggiore,perchè nessuno si aspettava che io fossi pericolosa,nessuno si aspettava che io avessi il coraggio di uccidere qualcuno.
"Paura?"domandò quello vicino a me.
"Tanta."risposi diretta.
"Prima volta in prigione?"chiese ancora.
Annuii e rimasi in silenzio.
"Guarda che non ti uccidono se parli."mi avvertì,accennando un sorriso."Cos'hai fatto?"
"Ho ucciso un po' di persone."replicai,continuando ad osservare le persone attorno a me.Ero così impaurita e spaventata che sarei scoppiata in lacrime senza un motivo preciso.
"Tu hai ucciso?Ma non farmi ridere!"esclamò,come se fosse totalmente impossibile che io avessi fatto una cosa del genere."Come ti chiami?"
"Cristal."
Si grattò la fronte e corrugò il suo viso in una smorfia."Il tuo ragazzo ti farà uscire."
Sospirai e iniziai a guardarmi intorno."Come fai a saperlo?"
"Andiamo,anche in prigione abbiamo bisogno di gossip!"esclamò aprendo i palmi delle mani per farmi tranquillizzare.
Annuii nervosa e rimasi in silenzio fino a quando arrivammo a Los Angeles.Mi tiravano dalle manette,portandomi tra le prigioni.Io guardavo sconcertata e mi accorsi del viso di James,mi fermai un attimo,opponendo resistenza a ogni loro provocazione per andare avanti.
"James !"gridai,quasi incredula.
"Cristal!"urlò lui,spostando il suo compagno ed arrivando alle sbarre di ferro,colpendole con i pugni per cercare di uscire,ma mi presero come se fossi un bagaglio e mi portarono via.
Mi avvertirono che non c'era un posto libero "per le donne" e la cosa mi metteva ancora più in ansia.Mi diedero una tuta arancione uguale a quella di tutti gli altri carcerati e mi trascinarono lì,chiusero la porta di ferro e mi lasciarono sola con un ragazzo.
"Ciao."mi salutò,facendomi già capire dalla sua voce tutto ciò che c'era nella sua mente.
"Ciao."risposi,appoggiata al muro e totalmente spaventata.Ero così impaurita e tesa che non riuscivo neanche a parlare.
"Come ti chiami?"domandò avvicinandosi e sfiorandomi il mento.
Indietreggiai di un passo e risposi"Cristal.",trovandomi di nuovo con le spalle al muro.
"Di cosa hai paura,Cristal?"chiese,appoggiando la sua mano alla mia spalla.
"Germofobia.Ho una paura matta dei germi.Non mi toccare,per favore."mentii,ma funzionò.Si allontanò e non provò più ad avvicinarsi.
Avrei dovuto passare la vita in quel carcere,con lui.La cosa non mi piaceva affatto.
"Come mai qui?"mi interrogò.
"Volevo fare un giro,sai?"replicai sarcastica,cercando in qualche modo di togliergli quelle stupide idee pervertite dalla mente.
"Non sapevo che anche le modelle andassero in prigione."affermò.Odiavo quando i ragazzi ci provavano in quel modo,come se darmi della modella fosse la cosa migliore che potessero fare.
"Non sono una modella e sono fidanzata,quindi smettila di provarci."negai,diventando più fredda di prima.
"Uuh,come sei acida.Mi piace."insistette,emettendo versi che mi facevano ribrezzo.L'intelligenza di quel ragazzo era giunta sotto allo zero.
"Che schifo."lo interruppi,voltandomi dall'altra parte.Guardare il muro era più interessante che guardare lui.
"Ehi,ehi.Stai tranquilla.Il tuo ragazzo non saprà mai.."perseverò,poggiandomi le mani sui fianchi.
"Non saprà mai perchè non succederà mai niente."lo respinsi,levandogli le mani da me e spingendolo lontano.Rimase seduto per terra in un angolino,senza parlare.
"Da quanto sei qui?"gli chiesi,per scambiare qualche parola.
"Cinque anni.Ne ho ancora trenta e sono fuori."rispose,spaventandomi ancora di più.Mi sedetti anche io per terra,stando sempre alla giusta distanza da lui.
"Come mai?"domandai.
"Violenza sessuale."replicò,mandandomi nel panico e nella paura più totale.Come avevano potuto mettermi in cella con lui?Come avevano potuto pensare che io potessi restare in cella con lui?
Io non potevo,avevo paura,volevo andarmene,volevo scappare il prima possibile da lui e da quel posto.La paura mi stava lentamente consumando,mi stava sgretolando la mente e non mi permetteva di pensare ad altro.Era come se avessi il cervello in fuoco e nessuno fosse intento a spegnerlo.-Ciao ragazze!
Povera Cristal,con chi è capitata in cella!
Secondo voi cosa succederà?Le farà del male?
AvvisoOggi pomeriggio mio padre prima di andare a lavoro è andato a ritirare la mia pagella, e visto che ho "spiato" i miei voti, già so che fa cagare.
Quindi non so se avrò il cellulare oppure no.
Io continuerò a scrivere,così aggiornerò anche più velocemente!
Comunque che dirvi io vi ringrazio di cuore non pensavo che ogni mio singolo capitolo poteva piacere così tanto.
Siete perfette.
Baci Terry.

STAI LEGGENDO
Paralayzed
Fanfiction-Facciamo un gioco.- propose, con voce convincente. Mi voltai verso di lui e spostai i capelli dietro alla spalla. -Quale?- domandai, ero curiosa. -Ti faccio delle domande e tu devi rispondere.- enunciò, restando vago. -Non mi piace questo gioco.- l...