Capitolo 18

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Canzoni del capitolo:

-  Everglow - Coldplay

- Bad Liar - Imagine Dragons

Questo deve essere un incubo!

Mi accuccio per continuare il mio lavoro. Forse se non gli do retta, mi lascerà in pace. Lo spero con tutto il cuore. Sento i suoi passi. Quando , è dietro di me, tocca la mia spalla. Voglio reprimere le parole, ma non ci riesco. E così, mi scaglio su di lui come un fiume in piena.

« Non mi toccare, porco schifoso! »

Mi fa voltare verso di lui, con estrema prepotenza. Rimaniamo in silenzio, guardandoci dritti negli occhi. Continuo a fissare i suoi occhi gelidi, che rispecchiano perfettamente la sua anima.

Sento la sua mano fredda toccarmi la guancia. I nostri visi sono talmente così vicini da farmi sentire sulla pelle il suo respiro.

Il cuore comincia a battere all'impazzata. Non capivo il motivo.

Fermati, dannazione, fermati! Smettila di battere così forte, stupido!

Ma il mio cuore non mi ascolta.

Sento, la sua mano scendere verso il basso, fino ad arrivare ai bottoni della mia camicetta. La sbottona con estrema facilità, scoprendomi il petto.

Istintivamente incrocio le braccia, in modo da coprirmi il seno. Non voglio che i suoi occhi mi guardino ancora. Non è degno.

« È inutile che provi a nasconderti da me, ebrea. Ormai lo conosco meglio di te... il corpo della mia puttana. »

Queste parole, mi feriscono il cuore più di un coltello. Ma non mi faccio scoraggiare e mostro uno sguardo orgoglioso e invincibile. Mi prende e accarezza lascivamente la mia spalla.

Mi sottraggo al suo tocco, scoccandogli un'occhiata che spero possa essere intimidatoria.

« Non toccarmi! »

Lui ghigna e afferrà il mio capo, all'indietro, ridendo. Per un momento, rimango colpita da questa sua reazione, ma in una questione di attimi, la sua mano mi cattura i pochi capelli che ho, tirandomeli indietro.

« Altrimenti cosa mi fai, eh, Lurida ebrea? »

Rimango in ginocchio di fronte a lui, ricambia il mio sguardo.

Percepisco, che ha una voce calma e sinceramente divertita. Ma ciò non gli impedisce di farmi ancora del male.

« Quando i russi arriveranno, vi prenderanno tutti a calci! » Glielo sibilo con odio, mentre i miei occhi, determinati, non cedono alle lacrime per il dolore che la sua stretta mi sta causando.

Si abbassa verso di me, con molta lentezza. Con fare osceno, sento la sua lingua leccarmi lentamente la gola, fino ad arrivare al mio orecchio. Mi mordicchia il lobo. Non posso fare a meno di gemere. Le sue labbra premono contro il mio orecchio e mi sussurra:

« Ti dimentichi di una cosa importante, Jüdin... » Succhia il lobo, più intensamente. «Se quei bastardi arriveranno qui, benché io ne dubiti... » me lo lecca, per poi accostarsi di più sul mio orecchio. « ...tu sarai all'altro mondo a goderti la scena. »

Mi strattona più violentemente la nuca, costringendomi ad inarcarmi.

« Inoltre, devo forse ricordartelo io, che tu marcirai qui fino al resto dei tuoi giorni? » Ghigna, soddisfatto.

« Io ti odio! »

« Oh, lo so... è questo che rende il gioco ancora più divertente ed eccitante! »

Breath Of Life| Louis Tomlinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora