Capitolo 58

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Canzoni per il  capitolo :

Where We Belong - Thriving Ivory.

Love Store - Taylor Swift

Mi siedo sul divano, mettendo le mani fra i capelli. Philipp rimane in piedi, con le mani appoggiate sulla scrivania.
Sono allibita per quanto è accaduto. Il braccio ancora mi faceva male. Cerco di non darlo a vedere. Quando lo muovo sussulto per il dolore. Philipp mi guarda preccupato. Si avvicina a me. Gli faccio un segno, per indicarlgli di rimanere lì.

« Miriam, mi dispiace tanto. Io... »

« Sto bene. » Lo tranquillizzo, sfoggiando un sorriso.

« No. Non è vero. Non va bene per niente! » sbraita, battendo un pugno sulla scrivania.
« Avevo promesso. » il suo respiro si fa sempre più pesante, per via della rabbia. « Ho promesso che non ti avrei mai più sfiorata. Neanche per sbaglio. Invece... invece.. » da un'altro pugno, però questa volta contro la parete. Ne dà ancora un altro e un altro ancora.

« Oh mio dio! Philipp, fermati! Smettila! » corro verso di lui.

Mi porto le mani davanti alla bocca, quando vedo le nocche nere. Prendo la sua mano tra le mie « Philipp devi andare in infermeria. » dico, preoccupata.

« Me lo sono meritato. » Mormora colpevole per ciò che aveva appena fatto.

« No, invece! Io sto bene. Non farlo mai più! » non volevo che si auto punisse, in questo modo.

Mi accarezza la guancia. « Ho avuto un momento di rabbia, prima. So che non è una giustificazione valida. »

Scuoto la testa. « Adesso devi  andare in infermeria. Questa è la cosa più importante. »

« Va bene. Ma potresti accompagnarmi? »

« Non sarebbe troppo pericoloso? I tuoi uomini penseranno che potrei essere stata io. »

« No. Non hai la forza per spostarmi di un centimetro. Figuriamoci rompermi una mano. E poi so da chi andare. »

« Ah si? » dico, dubbiosa. « E da chi? »

« Lo vedrai. » prende il capotto di pelle e lo indossa.

« Odio quando fai il misterioso. » Lo seguo fuori dall'ufficio.

« Beh ho questo lato di me, che mi rende affascinante. » Sghignazza. 

Camminiamo fino ad arrivare nella loro infermeria. Non entriamo dalla porta principale, ma dal retro, per non isospettire nessuno.
Quando siamo dentro,  riconosco il corridoio. In questo posto, ci sono stata quando ero in fin di vita. Adesso capisco dove eravamo diretti.
Arriviamo davanti ad una porta. Philipp bussa prima di entrare. Riconosco la voce che proviene dall'altra parte.

Era quella del suo amico medico. Sarei dovuta arrivarci da sola che mi avrebbe portata qui. Era davanti alla sua scrivania. Sempre preciso, pulito con il suo camice bianco e sotto la sua uniforme. Quel ragazzo emanava odore di disifettante,  come quello che si sentono negli ospedali.

Si salutano, amichevolmente. Ma quando vede la sua mano, il sorriso dalla sua faccia svanisce. Come al solito non capisco i loro discorsi. Voglio rendermi partecipe anche io, soprattutto adesso che Philipp si trova in quelle condizioni.

Do un colpo di tosse. Philipp si gira e mi sorride. Aveva capito.

« Non è niente, Miriam. » mi tranquillizza « Passerà con il giro di qualche settimana. »

« Sei un irresponsabile. » Scuoto la testa.

Abbozza una risata. « Ho passato momenti peggiori. » il suo amico gli ingessa la mano. Ogni tanto, mi guarda con cattiveria. Ho i brividi. Spero che questa visita finisca presto.

Breath Of Life| Louis Tomlinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora