Canzoni del capitolo :
• You and I - One Direction
• Monster - Lady Gaga.
Siamo nel mezzo della partita.
Philipp sposta il cavallo a destra. Devo concentrarmi e non pensare a guardare il suo viso.
Dio, come è bello. Tiene la mano appoggiata al mento. Probabilmente sta pensando alla prossima mossa.
Possibile che anche quando giocava a scacchi doveva fare questo sguardo.« Sei in difficoltà? »
« Per niente. » Ridacchio. Sposto la torre tre caselle più avanti.
« Come mai prima eri così giù di morale? »
Mi mordo l'interno guancia. Sapevo che non ci sarebbe passato sopra.
« Te l'ho detto... Ero stanca. »
« Non sei brava a mentire »
« Se ti dicessi che non mi va di parlarne? » mando il mio alfiere avanti.
« Non è un buon modo per risolvere i problemi. »
« I miei problemi? Da quando in qua ti interessano? »
« Beh se sei qui, nel mio ufficio, sei affar mio. »
Cosa?!
Cerco di trattenere le rabbia. « Oh certo. Tu puoi entrare nella mia testa, ma io nella tua non se ne parla. »
« Ti ho detto tutto quello che volevi sapere! Ti ho raccontato del rapporto che c'è tra
me e di mio padre. Che altro vuoi ancora? » esclama, burbero.« So che c'è molto di più. Ma non ti sforzi minimamente di aprirti apertamente con me. »
« Sono cose private! » tuona.
« Appunto! Sono cose private! Non puoi decidere tu! Io non sono affare di nessuno! »
« Sai una cosa? Dovevo lasciarti marcire nel forno! » urla con cattiveria.
« Benissimo! Almeno non starei qui con l'essere più disgustoso che esista! »
Dai nostri sguardi scaturiscono delle scintille.
Do uno sguardo alla scacchiera e mi rendo conto di aver vinto. « Scacco matto! » faccio cadere il re con tale violenza.Philipp rimane di sasso. Io mi alzo e mi chiudo in camera. Avrei dovuto tirargli adosso una sedia! Oddio come può essere così meschino?!
Se pensa che andrò di là a chiedergli scusa si sbaglia di grosso.
Siamo ritornati alle nostre piccole discussioni, ed era troppo bello. Ma in fondo era colpa sua. È sempre colpa sua.
Come può dire che io sono affar suo. Io non appartengo a nessuno.
Poi, se ci penso, forse avevo torto sul fatto di parlare sui nostri fatti personali. Nessuno ne era obbligato. Ma quella del forno se la poteva risparmiare.
Affondo la testa sul cuscino. Ricomincio a piangere. Avrei voluto dirgli del mio incontro con i miei genitori.
Ma come reagirà?
Quindi lascio perdere, per non complicare di più le cose.
Rimango in camera per ore e ore e lui ancora non si fa vivo per chiedermi scusa. Avevo tolto anche la chiave, con la speranza che lui entrasse. Ma niente.
Non esco neanche per mangiare. Ho lo stomaco che gorgoglia ma non mi importa. Non mi sarei mossa di lì.
Sapevo che per lui chiedere scusa, significava sottomettersi. E lui mi aveva già detto scusa fin troppe volte. Penso che questa volta, ci metterà più del previsto. O forse no. Non posso escludere che Philipp era anche un tipo orgoglioso.
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Breath Of Life| Louis Tomlinson
Fanfiction[ COMPLETA] " Ci si innamora non trovando la persona perfetta, ma vedendo perfetta una persona imperfetta. " Anno: 1942 Miriam è un'adolescente ebrea che vive a Parigi. È una ragazza solare e piena di vita, nonostante le leggi razziali non r...