Capitolo 47

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Canzoni del capitolo :

Let Her Go - Passeggers

Already Over - Red

Siamo uno di fronte all'altra. Philipp e io stiamo facendo colazione. Questo momento lo passiamo in silenzio.

Cerco di memorizzare tutto. Perchè quando tornerò al campo non vivrò mai più momenti come questi. Specialmente insieme a lui.

Questa notte l'abbiamo passata insieme e ne sono felice. Anche se preferivo star sveglia, invece che dormire.

Finito di mangiare, vado in camera a prepararmi. Rifaccio il letto e metto i miei vestiti nell'armadio.
Apro il cassetto e trovo la tunica a righe.

La tengo fra le mani. Non voglio avere ripensamenti. Ormai avevo deciso. Vado in bagno, faccio l'ultima doccia calda. Voglio approfittarne il più possibile.

Philipp è di là che mi aspetta. Mi voleva accompagnare, ma non mi mette fretta. Mi asciugo e metto a lavare la biancheria.
Sotto la tunica non avrò niente. Come prima di venire qui, sarò privata di tutto.

Osservo la tunica prima di indossarla di nuovo.

E chi lo avrebbe mai detto...

Non sono più abituata a vedermi con questa cosa addosso. Allaccio la cinta sottile che si trova in vita e indosso le scarpe consumate che avevo prima.

Quando torno di là, Philipp mi guarda dalla testa ai piedi. Mi viene da piangere. Devo essere forte. Faccio un lungo respiro.

« Sono pronta. »

« Bene. »

Mi avvicino al tavolino e guardo i miei libri. Li sfioro con le dita. Mi mancheranno anche loro. Era bello leggere e immaginare di essere in un'altro posto. Lo posso fare anche dopo, ho molta immaginazione.

« Se... se vuoi puoi portarli con te »

« Lo sai meglio di me che non posso. Tienili tu. Mi farebbe piacere che li leggessi. » Sorrido.

« Non sono un tipo a cui piacere leggere. »

« Non fa niente. Posso essere utile per ricordarti di me.»

« Ora andiamo. »

Prima di uscire mi volto a osservare l'ufficio per l'ultima volta. Adesso non si torna indietro.

Lasciamo l'edificio e camminiamo per mezz'ora prima di arrivare a Birkenau. La neve si è sciolta del tutto. Questo inverno è stato rigido, chissà come avranno patito il freddo.
È un paesaggio che ormai avevo lasciato alle spalle e che ora si ripresenta.

« Sei ancora in tempo per tornare indietro. » mi comunica, Philipp.

« No, ora sono qui e non mi tiro indietro. »

Dopo aver attraversato il campo, arrivo alla baracca. Non posso crederci di essere tornata qui. Tocco le tavole di legno. Sembra passata una vita da quando me ne sono andata.

« Beh io sarei arrivata. Ti ringrazio ancora per tutto. » avevo optato per un saluto veloce.

Era meglio così. Faccio per andarmene, ma sento la mano di Philipp che mi prende e mi tira a sé. La sua mano mi accarezza il viso. Una lacrima scende lungo il mio viso. Con un dito, la toglie.

« Ci rincontremo? » gli chiedo in preda alle lacrime. Alla fine avevo ceduto.

« Se lo vorrai. »

« Sì. Lo voglio. »

« Allora ci rivedremo prima di quanto tu creda. » mi rivolge un sorriso affascinante, mostrando i suoi denti bianchi e regolari.

Breath Of Life| Louis Tomlinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora