Capitolo 66

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Canzone per il capitolo:

Elastic Heart - Sia

Violett Hill - Coldplay

Questi giorni, passo un po più di tempo con i bambini.
Philipp è sempre sommerso dal lavoro e non ha tempo di pensare a loro. Devo dire che sono migliorati tantissimo. Nell'arco di due settimane avevano imparato a scrivere e piano piano, anche a parlare.
Ora che sapevano dire qualche parola, nella mia lingua, avevo scoperto i loro nomi: Ziva e Sasha. Entrambi avevano sei anni.

Riguardo a Philipp, dopo quella discussione, il nostro rapporto era migliorato. Non ho più ripensamenti. Anche se, qualche volta, il suo carateraccio rifiorisce. Come l'altro giorno:
Eravamo sul divano, e stavamo provando ad andare oltre. Ma non potevamo con i bambini. A quel punto, non han retto più. Aveva minacciato di cacciarli via.

Voleva di nuovo il suo letto e la sua privacy. « Come puoi essere così egoista? » gli avevo detto.
Per fortuna, ero riuscita a calmarlo. Non era giusto che si comportava così. Il bene dei bambini era più importante di qualche porcata. Anche se anche io volevo qualcosa di più. Ma io riesco a placare, in confronto a lui.

« Miriam, favola? » mi chiese, Ziva con una vocina infantile. Ancora non sapevano formulare frasi complesse.

« Ma come? Ve l'ho letta una, mezz'ora fa. »

« Per favore. » mi suplicano, facendo il labbruccio.

« E va bene. » come posso dire di no?

Scelgo un libro dalla mini libreria. Quest'ultima l'avevo fatta mettere da Philipp. Era una mensola. C'erano i miei libri e quelli dei bambini.
Ziva e Sasha Si erano già posizionati sopra il letto. Io prendo posto in mezzo a loro.
Apro la pagina e incomincio a leggere la storia del "Brutto Anatroccolo" . I bambini ascoltano in silenzio. Qualche volta mi fanno delle domande, a cui io rispondo.

« Povero, anatroccolo. » mormora Sasha.

« Sì, ma alla fine, è diventato un bellissimo cigno. E tutti lo accettarono. » chiudo il libro. « Che cosa ci ha insegnato questa storia? »

Ziva con molta fatica, risponde. « B... bisogna essere belli, per accettare? » Lo aveva detto con una pronuncia mediocre, e aveva mancato qualche parola. Ma non è male come inizio.

« Bisogna essere belli, per farsi accettare? » Lo ripeto correttamente. « Ma, no. »

« Scegliere persone giuste? »

« No. Ci insegna che non si deve giudicare una persona, solo per l'aspetto esteriore. » accarezzo I capelli di Ziva. « Per questo bisogna accettare una persona per quello che è. Tutti dobbiamo rispettare ed accettare. Non bisogna descriminare nessuno. Spero che questa lezione, vi aiuti a capire.»

« Sì. » Mi sorridono. Poi Ziva mi guarda con aria triste, mentre accarezza l'immagine del brutto anatroccolo che piange. « Noi, soli? »

« No. Ci sono io qui. E anche Philipp. Non vi lasceremo mai soli. » Sorrido, premurosa.

« No. Lui, no. »

« Perchè? » metto le braccia conserte, dandomi un'aria abbastanza severa, ma allo stesso tempo giocosa.

« Lui, cattivo. » dice, lei nascondendosi fra le lezuola.

« Sì, cattivo. » replica, anche lui.

Beh come dar loro torto. Philipp ultimamente non si era comportato bene con loro. Ziva mi abbraccia « Tu, buona. »

« Beh apprezzo che la pensiate a questo modo, ma cosa vi ho spiegato poco fa? Non bisogna giudicare dalle apparenze. Philipp è severo, ma sotto sotto a un cuore d'oro. »

Breath Of Life| Louis Tomlinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora