Canzoni del capitolo:
• Far Away - Nickelback
•She Will Be Love - Maroon 5
Quegli occhi.
Così gelidi, quanto azzurri e stupendi allo stesso tempo. Tiro un respiro di sollievo, quando me lo trovo davanti.
L'ansia e il terrore svaniscono. Ma il battito del mio cuore non accenna a diminuire. Di questo passo poteva scoppiare. E lui è lì. Con la sua solita espressione: severa e rigida.
La sua divisa perfettamente impeccabile, come sempre. Mi piaceva il suo essere ordinato. È affascinante.
Chiunque lo avrebbe guardato, in questo momento, sarebbe morto di paura. La sua immagine era predisposta per incutere paura. Ma non a me.
Sorrido. Il mio volto torna rilassato. Mi giro per finire ciò che stavo facendo.« Mi hai fatto morire di spavento. Ma sei matto? » dico con un filo di voce.
Lo sento ridere e avvicinarsi. Il suono dei suoi stivali, perfettamente tirati a lucido, mi fanno venire la pelle d'oca.
Mi è difficile trattenere le emozioni in questo momento.« Ti ho fatto morire di paura, Jüdin? » le sue parole sono ironiche. « Da quanto vedo, non mi sembra. Respiri ancora. » sbuffa, infine, deluso.
« Non sei affatto spiritoso. »
« Jüdin, te la prendi un po' troppo. »
« Certo che sí. Che cosa diresti, se fossi io quella che vorrebbe la tua morte? » gli domando. Non mi piaceva il suo modo di scherzare. Se è questa l'ironia che usano lui e i suoi colleghi, mi disgusta.
« Ora non dirmi che non lo pensi. »
Silenzio.
Lo pensavo?
Una volta, forse. Se penso a tutti i momenti orribili che ho passato. Che mi ha fatto passare. Se avessi avuto un minimo di coraggio, credo che a quest'ora si ritroverebbe senza l'apparato genitale.
Sento le sue dita sollevarmi il mento. Ci guardiamo, intensamente, negli occhi. Come se nei miei volesse cercarne la risposta.« Dimmelo, Jüdin. Dimmi che lo pensi. » mi sussurra. Mi fa tenerezza.
Voglio dirgli, che non è vero. Non desidero la sua morte. Ma per qualche ragione a me sconosciuta, non apro bocca.
Vedo il suo viso che si allontana dal mio.« Come pensavo.... Sai, Jüdin, in fin dei conti, hai ragione. Non siamo poi così diversi. » sussulta, mentre si volta per andarsene.
Alzo le sopraciglia, e rimango sorpresa dalla sua reazione.
« No, aspetta! Non è vero. Non desidero la tua morte. Anche se dovrei, ma... »
« Ma? » dice, riavvicinandosi a me.
« Se io e te vogliamo andare d'accordo, non dovrai mai più dirmi certe cose. Mai più. » la mia voce trema. Non devo piangere.
« Scusami. »
Annuisco, per fargli capire che ho accettato le sue scuse. Io stavo combattendo per la mia salvezza e sentirmi dire che, dovevo morire per forza, mi demoralizza sempre di più.
Lui non potrà mai capire. Non può capire. Non vedeva ciò che lo circondava, o fa solo finta di non vedere.
Le sue mani si posano sulle mie spalle con una presa possente. Il suo alito caldo mi solletica il lobo dell'orecchio. Le mie gambe incominciano a diventare due budini.
Mi sorprende come con poco questo ragazzo mi fa cambiare l'umore.« Vieni con me. » sussura, con voce roca.
« Cosa? D-dove? »
« Vieni con me. » dice, semplicemente.
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Breath Of Life| Louis Tomlinson
Fanfiction[ COMPLETA] " Ci si innamora non trovando la persona perfetta, ma vedendo perfetta una persona imperfetta. " Anno: 1942 Miriam è un'adolescente ebrea che vive a Parigi. È una ragazza solare e piena di vita, nonostante le leggi razziali non r...