Capitolo 54

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Canzoni per il capitolo :

• Love me Like you do - Ellie Goulding

• All i Want - Kodaline

Io e Lucie e le altre ci incamminiamo verso il Kanada. Ieri notte, non siamo riuscite a dormire, per quello che era successo.
Non so ancora ineffetti cosa sia accaduto.
Mentre sono sotto la doccia, penso a Philipp. Non avevo intenzione di aspettare questa sera. Come avrei reagito? Che cosa avrei detto?

Non mi era mai capitata una situazione simile. Ed era difficile per me.

« È meglio che non ci pensarci. » mormora, Lucie.

« Non ci riesco. »

« Dammi retta. Se pensi tutto il santo giorno a lui, non riuscirai a lavorare decentemente. »

« È solo che voglio andare da lui, in questo momento. »

« Lo sai che non puoi. »

Sì non posso ma una certa persona può aiutarmi.

Gertrude era a pochi metri da me. Aspetto che si giri, per attirare poi la sua attenzione.
Nel frattempo, cerco di fare ciò che mi ha detto Lucie.
Cerco di velocizzare i tempi. Avevo già scucito cinque abiti. Ogni tanto, alzo lo sguardo per vedere Gertrude. Non c'era più.
Sbuffo. Sarà uscita di fuori. Grandioso.
Non poteva andarmi così bene.

Accidenti. Ho bisogno di lui. Devo dirgli ciò che provo.

Sento le guancie calde, se penso a cosa accadrà dopo. Mi sudando le mani.

No. No. Non posso andare da lui, in questo stato. Devo calmarmi. Accidenti a Gertrude!

Ancora non era tornata. Più passa il tempo e l'ansia comincia a salire.

Lucie mi da un colpetto sul braccio. Mi giro per vedere cosa vuole.
Senza dire una parola, mi fa cenno di guardare verso la porta.
Ho un colpo al cuore.

Philipp era lì con il suo amico, Hans. Era fuori a parare con altri tre ufficiali. Rimango a fissarlo. Mi mordo l'interno guancia. Come poteva essere così bello?

« Miriam, credonche tu abbia smesso di respirare »

« Oh. » dico, semplicemente.

« Sei proprio cotta e stracotta. »

« Lucie... » non finisco di parlare che la voce di Gertrude ci interrompe.

« La finite di parlare voi due. »

Continuo a guardare lì fuori. Philipp sta ancora parlando con Hans e i tre ufficiali.
Non mi aveva degnato di uno sguardo. Forse era troppo preso dal conversazione.
Era frustrante. Metto l'anima in pace e proseguo con il lavoro.

Non so perchè, ma inspiegabilmente, penso a Simon. Papà, fortunatamente, mi aveva detto che stava bene. Spero che la prossima volta, venga anche lui.

Ma erano passate due settimane dal nostro incontro, non so cosa sia cambiato. Spero niente.

Una Kapo si avvicina a me e mi da la solita cesta dei vestiti. Era la mia occasione.
Esco fuori e rimango immobile. Spero che si accorga che lo sto fissando. Philipp, finalmente, ricambia il mio sguardo. Rimaniamo a guardarci per pochi secondi. Poi mi volto per andarmene.

Con quello sguardo, gli avevo fatto capire che doveva seguirmi. Cammino senza dare nell'occhio. Mi allontano dalla lavanderia e dal magazino. Avrei voluto girarmi per vedere se mi stava seguendo.
Ma non avevo bisogno di farlo. Sento i suoi passi dietro di me. Sorrido. Entro dentro il magazino. Come pensavo: era vuoto.

Breath Of Life| Louis Tomlinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora