Capitolo 87

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Canzoni per il capitolo :

• Love Will Remember - Selena Gomez

• Sorry Not Sorry - Demi Lovato

Iniziano a farmi male le mani. Patate, patate e ancora patate. Ne avevamo pelate, almeno un centinaio o forse più.
Da qui si sente la musica provenire dal giardino. La festa era in pieno svolgimento. I cuochi si stanno dando un gran da fare. Non sapevo nemmeno quanti piatti, siano usciti.

« Tutti alla festa e noi qui. » Mormora, Rachel.

« Dai poteva andarci peggio. » le risponde, Halina.

« Parla per te. » ribatte. « Neanche mia madre, mi ha mai fatto pelare tutte queste patate. Questa è una punizione. Cioè Cosa ci vorranno fare? »

« Mah, non lo so. Forse mangiarle? » faccio un osservazione.

« Sì, come no. Adesso saranno il piatto principale. »

« Possibile che ti lamenti sempre? »

« Io non mi sto lamentando, io sto solo dicendo che tutto ciò è una follia. »

La cameriera viene da noi a passo spedito e si ferma sulla porta e ci guarda con uno sguardo furibondo:

« Avete finito di chiacchierare?! »

« Ci scusi. » oso rispondere, anche a nome delle altre.

« Non voglio le vostre scuse. Smettila di parlare o sarà peggio per voi. » poi si rivolge di nuovo a me. « E tu, vai a prendere il vino in cantina e portalo qui. »

Mi alzo senza pensarci due volte, attraverso la cucina ma mi fermo proprio mentre sto per uscire.

« Mi scusi: Quale vino? » chiedo.

La cameriera sbuffa scocciata. « Uno qualsiasi purché sia bianco. »

« E la cantina dov'è? » chiedo, di nuovo.

La sento borbottare: "Perché capitano tutte a me?". « Vai dritta, e gira a sinistra, poi alla tua destra c'è una porta e quella lì e la cantina. »

Annuisco. Dritta, gira a sinistra e poi destra c'è la porta.

Non doveva essere tanto difficile. Questa casa è enorme. La casa era deserta. Prima di andare in cantina, entro in salotto. Da lì c'era una vetrata e una delle tante finestre che conduceva al giardino.
Senza farmi vedere, do un'occhiata.

Alcuni invitati erano in divisa, altri in giacca e cravatta. Le signore avevano indosso dei vestiti lunghissimi ed eleganti. Alcune portavano dei guanti bianchi lunghi fino al gomito. Erano bellissime. Da qui potevo vedere come erano curate. I capelli lunghi legati con un acconciatura. Il rossetto, forse messo un po troppo pesantemente, ma per il resto erano perfette.

Fra tavoli riconosco alcune persone: Il padre di Philipp, in suoi amici, Kerstin, Holga e Ingrid.... e il cacciatore. Anche quella megera di Hellen era qui.
Spero che le vada tutto di traverso.

Era una cosa orribile da dire, ma se lo meritava. Adesso è meglio che mi sbrighi, prima di cacciarmi in qualche guaio.
Vado verso la cantina. A destra c'era la porta, entro e scendo le scale. Era buio e umido.
Accendo la luce. Oltre che alla polvere e tanta robaccia, attaccato al muro vedo il porta bottiglie. C'erano tante bottiglie di vino rosso e bianco.
Ne scelgo uno a caso di tipo bianco.

« Che cosa ci fai qui? » Era la voce di Philipp.

« Non lo vedi? Sto prendendo una bottiglia. Tu piuttosto cosa ci fai qui? »

Breath Of Life| Louis Tomlinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora