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In macchina Eric non dice una parola,non capisco il suo comportamento. guarda fisso la strada ed è pensieroso. Vorrei tanto passare una mano nei suoi capelli e sfiorare il suo viso cercando di alleviare quei tratti tesi che ha.

 Con la coda dell'occhio mi vede e mi sento colta in flagrante.

<< Per tutta la serata ho notato quel Brayan che ti seguiva come un cagnolino >>

<< E' il figlio del mio capo, deve tenere tutto sotto controllo ,e poi si chiama Rayan >> 
Finalmente si è deciso a parlare.

<< Come mai hai avuto questa gentilezza ad accompagnarmi? >>

<< Non entravate tutti nel furgoncino >>. Sì in effetti in un furgoncino a sei posti ci stavamo strette tre persone! Lo guardo e mi viene spontaneo alzare il sopracciglio sinistro,gli faccio capire che può trovare una scusa migliore. Si gira e mi fa uno splendido sorriso,uno di quelli che sembra dire "ok è una cavolata". Ritorna serio e mi dice: << non mi piace quel tipo,non mi piace che ti ronzi intorno >>

Ah.

<< il motivo? >> chiedo quasi infastidita incrociando le braccia al petto. Chi era lui per dirmi chi poteva starmi intorno e chi no?

<< Non mi piace. Parlami di te piuttosto,il tuo colore preferito?"

Non ho la forza nè la voglia di discutere stasera anche se mi infastidisce da morire il fatto che decida lui di cosa parlare o quando cambiare argomento. Vuole davvero conoscermi?

<< Sempre se vuoi parlare ,giusto per non passare il tempo in silenzio fino a quando non arriviamo da te>>

Ah solo per questo. Sento il sangue ribollire e inizio a parlare a raffica.

<< Se non vuoi sentire silenzio allora accendi la radio,non parlo giusto per dare aria alla bocca se non ti interessa ciò che ho da dire."
Sono irritata. Molto.

<< Non volevo..." Non lo faccio finire di parlare e sventolo la mano come per dire vai vai continua a guidare e mi volto a guardare fuori dal finestrino. Arriviamo a casa mia senza aver detto nulla,parcheggia e vedo che dalla tasca della sua giacca prende un post-it e inizia a scrivere,me lo passa e senza guardarlo lo metto in tasca,mi mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi sussurra: << Sorridi di più >>

Ma che cavolo dice?

<< Buona notte Eric>>il suo tocco mi ipnotizza ma cerco di riprendermi al più presto. Non può farmi sempre questo effetto, è come medusa, la versione maschile rivisitata e sexy, ed io se non voglio rimanere pietrificata non devo guardarlo. 

Entro in ascensore e prendo il post-it sul quale c'è scritto:

BLU?
T.

Blu? Sicuramente si riferisce al colore,facile da indovinare visto che porto sempre una collana con una piccola pietra blu incastonata. Ma quello che attira la mia attenzione è la T . Che vorrà dire? Non è l'iniziale del suo nome,tanto meno il suo cognome a meno che non abbia un altro nome. Entro in casa e lo attacco al frigo. Dopo aver fatto una bella doccia mi metto sul divano a guardare un po di tv. Provo a distrarmi per non pensare ma è proprio impossibile,forse in macchina sono stata un po troppo dura con Eric,ma perché mi sono innervosita subito? Forse dovrei chiedergli scusa,ma come se non ho il suo numero? Devo trovare una soluzione. Potrei chiamare Lily ma a quest'ora starà già dormendo sono le 3:00 di notte,vorrà dire che aspetterò.

Sono a lavoro in pausa pranzo, ho chiamato Lily e mi sono fatta lasciare il numero di suo fratello senza dare tante spiegazioni.
 Ora che faccio? Lo chiamo o gli mandi un messaggio? Quest'ultima opzione è troppo adolescenziale,se lo chiamo potrei disturbarlo e poi che gli dico "ehi ciao scusa per aver fatto la stronza ieri sera?" Sai che gli frega.

<< Non credo che fissare il numero sullo schermo serva a qualcosa, a meno che tu non abbia un cellulare che funzioni con la forza del pensiero? >> Io ho l'ansia e la mia amica fa la simpatica!

<< Ariel non so che dirgli,l'ho aggredito ieri sera non appena ha aperto bocca! E poi è probabile che non vuole nemmeno sentirmi!>>

<< Chiama e lo saprai >> mi incita.
Ok ha ragione,tiro un sospiro e mi faccio coraggio.
Suona. 
Risponde quell'antipatica della segreteria,odio quella voce. Riattacco,gli lascio un messaggio:

Ehi ciao Eric sono Elis volevo chiederti scusa per il mio comportamento dell'altra sera,ti va se ci vediamo domani mattina alle 8:00 al bar York?

Andrà bene così? Ma sì che altro dovrei scrivergli.
Invio.
Riprendo a lavorare e la giornata sembra passare in fretta,do un'occhiata al cellulare ma non c'è nessun messaggio da parte di Eric. Forse non dovevo farlo,mi sento una stupida,ma davvero credo che gli può importare ciò che ho da dire? Una bambina ecco cosa sono,piena di paranoie e che cavolo! Ormai quello che è fatto è fatto.
Con Ariel ci fermiamo da Adam un po per bere qualcosa al volo,sono stanca e non mi va di fare tardi. Ci sediamo al bancone e prendiamo due bevute alla pesca. Ero troppo presa da Eric il latin lover che non ho chiesto ad Ariel del rapporto con Nate.

<< Allora amica mia raccontami un po come va con il fratello buono!>>

<< Benissimo anzi a gonfie vele! Sono davvero felice,mi riempie di attenzioni,anche con un semplice messaggio mi fa capire che mi pensa. Per questo weekend sta organizzando qualcosa ma non vuole dirmi niente,non so proprio cosa aspettarmi!>>

<< Romantico il morettino! E chi lo avrebbe mai detto che avresti trovato l'amore in vacanza?>>

<<  Se non era per te chi mai ci andava a Miami? Grazie amica mia! >> Salta giù dallo sgabello e mi abbraccia mettendosi a saltellare. Scoppio a ridere per la sua esplosione di gioia.

Finiti i saltelli con Ariel ci avviamo verso l'uscita del bar e sento suonare il mio cellulare.                Un solo suono.

 Un messaggio:

Alle 7.30 passo a prenderti.
                                                     Eric.

Come al solito fa tutto lui. Ma non riesco a tenere il broncio anzi mi avvio verso casa con un sorriso e dentro di me saltello dalla gioia.

L'estate addosso (COMPLETO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora