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Avrei tanto voluto anche io un posto per rifugiarmi nei momenti di sconforto,ognuno esprime il suo sfogo in diversi modi, chi tirando pugni ad un sacco da boxe, chi rintanandosi in una casetta sull'albero ,chi facendo shopping e poi ci sono io, mi farebbe bene qualsiasi cosa ma alla fine non faccio nulla di tutto ciò,tanto meno mi sforzo a trovare il mio sfogo ideale.
A volte scrivo sì, tutto ciò che mi passa per la testa, non un diario segreto ma un semplice quaderno rosso sul quale scrivo pensieri,frasi o anche una semplice parola.
Dalla vetrata dello York osservo le persone prese dallo shopping natalizio e tutto questo è incorniciato da lievi fiocchi di neve che accarezzano le persone per poi sciogliersi a terra.
Finisco il mio cappuccino alla cannella e decido di fare quattro passi.
L'aria è fredda ma è bello camminare a piedi, respirare aria pura. Domani è la vigilia e non ho ancora comprato i regali per le mie amiche ed Adam, questo penso sia il momento giusto.
Il centro commerciale è affollato, caldo e i canti di Natale si sentono in ogni negozio, molte famiglie escono con enormi scatoloni, wow avranno svaligiato il negozio dei giocattoli.
Al centro con elfi e renne ci sta babbo Natale sulla sua enorme poltrona che con pazienza e gentilezza prende in braccio ogni bambino che gli racconta i suoi desideri e la sua letterina.
Sono così teneri!
Mi guardo un po' in giro in cerca del negozio che può servirmi ,vediamo un po', libreria, gioielleria, negozio per neonati, make-up, indumenti. Decido per la libreria inizio a prendere il regalo per me!!
L'odore della carta stampata mi emoziona, mi fa sentire a casa è accogliente, li sfioro uno ad uno e di tanto in tanto quando vedo che non può guardarmi nessuno ne apro uno e lo annuso, mi da un mix di sensazioni. Ne scelgo uno a caso mi incuriosisce il titolo "La libreria dei desideri" pago ed esco, non vedo l'ora di mettermi comoda sul divano ed iniziare la lettura.
Gli occhi mi vanno nella vetrina del negozio per neonati, una coppia di spalle sta scegliendo una culla sembrano così giovani, lei tiene il braccio a lui, lui la guarda e le sorride,girandosi incrocia il mio sguardo.
Mi fissa.
Ha occhi profondi, un filo di barba e i capelli più lunghi del solito. Resto lì a guardarlo, l'unica cosa che mi è rimasta da fare proprio come quando vedi un bel vestito addosso ad un manichino ma è troppo costoso per te allora passi e ripassi davanti a quella vetrina solo per il gusto di vederlo.
Ecco com'è Eric ora per me, una persona che posso guardare solo da lontano. Non nego che il mio cuore batte all'impazzata, non nego che non correrei ad abbracciarlo ma non posso. Continua a fissarmi e mi sposto, abbandono la vetrina e mi allontano, sono felice di averlo visto anche se mi fa male da morire.
Mi fermo due secondi per regolarizzare il respiro e mi sento chiamare.

Eric: "Elis"

La sua voce è insicura, tremolante non è calda e ironica come la ricordavo, mi giro lentamente e lo sorrido

Io: "ehi Eric"

Si avvicina lentamente e siamo a tre passi di distanza

Eric: "come... Come stai?"

Me lo chiedo da un po'

Io: "bene tu?"

Eric: "potrei stare meglio" Dice con voce triste quasi spezzata.
Ti prego no, non farmi vedere che stai male, non darmi la certezza che soffri.

Io: "scusa ma ora devo andare"

Eric: "mi manchi"

Io: "anche alla luna manca il sole ma non possono stare insieme, il giorno insegue la notte e viceversa senza incontrarsi mai"

Eric: "ma volte di giorno riusciamo a vedere la luna, nulla è perduto"

A queste sue parole sorrido lievemente e mi allontano.
Istintivamente mi porto una mano al petto ,il cuore mi fa male, a poco a poco si distrugge e i pezzetti si perdono.
Il mio cuore era per lui e non potrà averlo.

Ritorno allo York dopo aver comprato i regalo, mi serve un posto tranquillo a quest'ora  del pomeriggio per riprendermi dall'incontro con Eric. Entro,poso le buste dietro al bancone e mi siedo al solito posto,mi piace osservare le persone.

Adan:" sorellina ti porto qualcosa?!"

Io:" un thè Adam per favore,ai frutti rossi"

Dopo pochi minuti arriva con il thè e qualche biscotto al burro.

Adam:" com'è andata la giornata?"

Io:" bene ,ho preso qualche regalo ,spero te ne sarai procurato uno per me?!!!!" Dico quasi minacciandolo scherzando.

Adam:" a dire il vero no!"

Io:" come no??!!! Ok allora vorrà dire che il tuo lo venderò!"

Adam:" ma non ho detto che non te lo faccio!!! Scusami eh se passo il tempo a lavorare! Domani troverò qualcosa anzi se vuoi facilitarmi il lavoro dimmi cosa vuoi e siamo a posto!!" Incrocia le braccia al petto divertito

Io:" ma guarda un po' che sfaticato di fratello che mi ritrovo!! Che regalo sarebbe se decidessi io?!"

Adam:" lo sai che non sono bravo" alza le mani per giustificarsi

Io:" in effetti hai ragione, non hai tanto gusto, prendiamo come esempio lo gnomo di pezza dell'anno scorso,a cosa serve??!!! Adesso ci gioca Raja sai?!" Dico divertita

Adam:"cosa??? Quello era..... un guardiano di.. di.. " si gratta la testa perché non sa che stupidata dire!! "... tu non sai quanto mi è costato!!"

Un guardiano????

Io:" guardiano di cosa?!!! E poi mi hai detto che lo hai preso ad un mercatino in svendita!"

Adam:" ah sì te l'ho pure detto ah ah ah .." la sua risata riempie il locale, che scemo "... ma come si dice ,conta il pensiero" si alza e mi bacia la testa

Io:" che stronzo!" E gli tiro un biscotto alle spalle!
Ma quanto bene gli voglio!!

Adam:" ehi arrivano clienti mi dai una mano?! "

Io:" certo "

L'estate addosso (COMPLETO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora