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L'ora passa, e delle parole del prof non ho capito nulla. Bene

Ho l'immagine impressa nel cervello: Simone, appiccicato a Valentina, non che non possa, anzi, non può.

Lo reputo di mia proprietà, non di quella, per lo più che conosce da neanche 5 minuti.

Simone pov's

Ho conosciuto all'inizio di quest'ora una ragazza,si chiama Valentina.

Mi intrippa mentalmente, e anche fisicamente, mi sembra una ragazza apposto, forse è un pò santa per i miei gusti, ma le farò cambiare idea.

Ovviamente essendo il suo primo giorno qui, vorrà sicuramente compagnia per i corridoi, ci penserò io.

Spero che Valentina sia la mia prossima conquista, anche se sò che sarà parecchio difficile,  a vedere i ragazzi che gli puntano gli occhi addosso appena usciti dalla classe.

Gli dò anche ragione, in questa scuola di fregne non è che c'è ne siano tantissime,e lei ha un bellissimo corpo,e dei lineamenti perfetti, e anche un bellissimo stile, insomma è una figa della madonna.

Davanti alle macchinette un ragazzo del quarto anno a provato a scambiare qualche parola, ma avendola trascinata via non è riuscito nel suo intento.

Sara pov's

All'intervallo non esco, e a Simone non sembra interessare dato che esce dall'aula con Valentina,e non si preoccupa di chiedermi di andare con loro.

- A che pensi?- dice la mia compagna di banco

Forse fissare la lavagna vuota non è il modo giusto di non far capire alle persone che si è sovrappensiero. - nulla di che,hai studiato per l'esame che abbiamo ora?- Cerco di cambiare discorso.

- Sisi, tu immagino che hai studiato anche cose che non c'entrano no?- dice ridendo.

- Mi sembra ovvio- mi stupisco di me stessa per quella risposta autoironica.

Dalla sua espressione capisco che non se l'aspettava neanche lei.

Suona la campanella,e mi siedo al mio posto.

Mi aspetto che Simone venga vicino a me per la verifica. Lo aiuto sempre,è grazie a me che ha voti alti.

Ma a mia sprovvista, mi passa vicino al mio banco, e si siede dove è stato seduto nelle ore precedenti, insieme a Valentina ovvio. Io la uccido.

Faccio la verifica, o almeno ci provo, alla vista di Simone che si siede dietro e non vicino a me, le cose dalla mia testa sono completamente svanite.

Nel bel mezzo della verifica, Simone consegna. Sinceramente mi aspettavo che consegnasse in bianco o che avrebbe chiesto a me, ma stranamente è tutta completamente scritta. Simone mentre va a posto mi lancia un'occhiolino. E io rabbrividisco.

Com'è possibile? Non ha studiato, e non ha aperto libro. Stai a vedere che ora anche valentina è Secchiona.

Consegno anche io la verifica, e mi giro d'istinto e mi sale il cristo. Cosa ci trova in quella ragazza? Okay, ha un bel fisico, ha due belle tette e un culo che io non ho, ma se si basa solo sull'aspetto fisico è finito.

-Ma simone stà con quella?- dice maria,la mia compagna di banco.

- Non lo so,e non mi interessa- rispondo fredda.

- non eri la sua migliore amica?-

Mi si gela il sengue, "eri" forse non lo sono più, o forse ha trovato qualcuna meglio di me, non che ci voglia troppo.

Maria si aspetta una mia risposta, ma non sò cosa dirle. Ma proprio in quell'istante Simone si avvicina al mio banco,saluta maria e mi presenta Valentina.

- ehila, lei è valentina, è nuova di questo corso e credo l'abbiate già vista-

Eccerto che l'ho vista, gli stai attaccato manco fossi una sangusuga.

Fingo un sorriso - Piacere, sono sara- Sposto gli occhi su Simone che sorride al mio sguardo.

- Oggi ci sei sul pullman?- mi chiede lui.

- Si ovvio, sennò come ritorno a casa?- Quella risposta è uscita d'impulso.

- Calma, qualcosa non và?- mi guarda in maniera apprensiva

Qualcosa non và? sai, fino a ieri ero la tua migliore amica, ora mi parli solo per presentarmi una, la quale è causa del tuo ignoramento verso i miei confronti. -No tutto apposto,tranquillo-.

-Okay, io porto Valentina fuori a fumare, a dopo-.

Si allontanano e Simone dice qualcosa a bassa voce, e lei ride.

Mi sento morire dentro.

PrideDove le storie prendono vita. Scoprilo ora