Pride

47.

L'ho appena conosciuta e già non la sopporto, odio le persone come lei che si pavoneggiano come fossero delle dee. Sbuffo e mi allontano da quel gruppo di ragazzi, seguita dallo sguardo del mio ragazzo, se così si può definire, che per un attimo ho sperato mi seguisse.

Cerco Maria, ma non è più dove l'ho lasciata, e opto per entrare a scuola e prendere una bottiglia d'acqua.

- ciao Sara- Sento una voce conosciuta.

Era Luke, un ragazzo che veniva con me lo scorso anno che peró è stato bocciato.

-Hey, da quanto tempo - Esclamò mettendo una moneta dentro il distributore.

-Come stai? -

- Bene dai, te? Quest'anno sei promosso? -

- Sisi - Ride - Comunque tutto apposto dai - Dice sedendosi in una sedia poco distante.

- Ho sentito che parti domani - Aggiunge.

L'acqua mi vá di traverso a quell'escalmazione,come fanno a saperlo tutti?

-Si- Dico un po' triste - Ma ritorno, stó con mia mamma l'estate e l'aiuto con il trasloco e poi torno qua-

- Stai dai tuoi parenti? -

Non voglio dire a tutti che mi sento o che stò con Alessio. - Sisi - Mento.

***

Torno sugli spalti dove ero poco prima.

- Dov'eri finita? - Dice prendendomi per i fianchi davanti a tutti e sotto gli occhi attenti di beth.

- A prendere l'acqua, dato che tu eri con le tue amichette - e le indico, ricambiandomi con una smorfia.

- Tu stanno antipatiche? -

- Le odio, è diverso-

- Dai, sono mie compagne-

- Eh tali devono restare - Dico fredda.

- Fai la gelosa? - si avvicina all'orecchio - Amo quando lo sei - Un brivido mi sale su tutta la schiena, provocandomi un piccolo sobbalzo.

Mi appoggia le labbra sulle mie, e la cosa non mi dispiace,dato che lo fá davanti a tutte loro.

- Stanotte ti vá di dormire da me? - Dice all'improvviso.

La richiesta mi intriga, ma devo aiutare mia mamma. - No, non posso - Spiego.

-Ah- Dice.

Mi scuso, e mi avvicino a Maria vedendola arrivare, la quale mi abbraccia.

- Stasera vado a ballare, vieni? -

- No, non posso,apparte che Alessio non me lo permetterebbe mai - Spiego.

- Allora quando torni, Tieniti libera che ti faccio divertire come si deve - Faccio un'espressione stranita a quell'affermazione.

Il pomeriggio passa in fretta,  e alla sera Alessio mi accompagna a casa.

- Quindi domani parti -

Annuisco triste.

Mi abbraccia ma in quell'istante mi viene in me simone.

Lo saluto ed entro in casa.

***

Ho deciso, gli scrivo.

"Hey, tutto bene? Oggi non ti ho visto, volevo parlarti di persona di una cosa ma non ho avuto l'opportunità. Volevo dirti che forse quello che provi tu non è quello che provo io, ma se vuoi possiamo rimanere amici" Lo invio, sapendo in cuor mio di aver detto una piccola bugia.