22.

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Oggi è venerdì. Venerdì vuol dire solo una cosa, fine settimana.

Faccio le stesse cose come ogni mattina, mi lavo, mi vesto, mi trucco, prendo il pullman, saluto maria ed entro in classe.

Simone mi guarda, come in segno di disapprovazione, ma io mi giro per non fargli del male fisico, alla prima ora guardiamo un film di quelli noiosi che si guardano a religione, dove io ho pensato solo ad Alessio, ma dettagli. Quando ha iniziato a fare domande sul film, mi sono ritrovata nei casini, e ho pregato che l'ora finisse presto. Infatti così è stato, proprio mentre faceva la domanda a me, la famosa campanella è suonata.

- Stasera che fai? - chiedo a Maria.

- Vado a ballare in un posto qui vicino, te? - Quella domanda mi lascia un pò di imbarazzo, non faccio mai nulla alla sera.

- Non lo so ancora - le sorrido.

Al secondo suono della campanella aspetto Alessio difianco alle scale, appena mi vede mi abbraccia dandomi quel bellissimo bacio sulla fronte che aspetto da ieri sera appena è uscito di casa, mi manca costantemente, mi manca quando dormo, mi manca quando penso, mi manca quando respiro, mi manca sempre.

Oggi è una bellissima giornata di sole, e si vede dalle ragazze poco sbracciate e scosciate.

- Stasera che fai ? - mi chiede.

Di nuovo il senso di imbarazzo - Ancora non lo so, tu? - ho paura della sua risposta.

- Avevo pensato di andare a ballare -

Quella frase mi lascia quasi perplessa - Ah capito -

- Con te - mi sorride.

Mi sento più leggera a quella affermazione.

- Però ho un conto in sospeso ancora - Dice guardando dietro di me.

Mi giro e vedo Simone che abbraccia e bacia Valentina, sempra quasi fatto apposta.

Alessio mi tranquillizza dicendomi di restare dove sono.

Alessio pov's

Mi avvicino a Simone, spingendolo per la spalla.

- Cosa hai fatto a Sara? - Urlo, voglio attirare l'attenzione.

- Io? Zio ti sbagli di grosso, ora lasciami stare. - Fà il grosso.

- No non hai capito, cosa hai detto a Sara ieri? - lo rispingo per la spalla.

Intanto un gruppetto di ragazzi si avvicina formando un cerchio intorno a lui, mi sento potente e l'adrenalina inizia ad entrare in circolo.

- Cos'è ora la difendi? Da che le portavi a letto tutte, ora fai il finto con lei? - Mi viene vicino.

Quelle parole mi toccano, perchè io voglio il meglio con Sara, il mio pugno si alza e finisce direttamente sulla sua guancia destra, facendola diventare subito viola-

- Ma cosa fai? - dice lui toccandosi la guancia.

- Hai fatto stare male Sara, e ora ti faccio stare male io, così impari - Un coro si alza urlando il mio nome, e l'adrenalina si alza ancora di più.

Inizio a sfogarmi contro di lui, per tutto quello che ha fatto a Sara, più ci penso più la sua faccia inizia a diventare gonfia. Mi becco qualche cazzotto e qualche calcio per la sua difensiva, ma nulla di che, i miei anni a karate sono serviti a qualcosa.

- Alessio - Una voce fuori dal gruppo mi chiama, quando i ragazzi si spostano vedo Sara. - Che gli hai fatto? - Sembra quasi sull'orlo di piangere quando lo vede seduto atterra, e le mie mani sporche del suo sangue. Mi avvicino a lei, ma lei indietreggia. - Piccola, non voglio farti del male -

Ecco, sono stupido, ho ceduto, ora chissà cosa pensa su di me, chissà se avrà paura di me o cosa.

-  Davvero, vieni qua - Apro le braccia. Per qualche momento esita, ma alla fine mi avvicina, mi abbraccia e si avvicina a Simone sdraiato a terra.

Sara pov's

Qualcosa dentro di me mi dice di aiutarlo, li porto del ghiaccio e lo porto in infermeria, sotto gli occhi di Alessio, Odio le lotte, odio la gente che si picchia, e anche se odio con tutto il cuore Simone, lo devo aiutare, è più forte di me.

Alessio mi viene incotro quando mi vede fuori dall'infermeria.

- Perchè lo hai aiutato dopo quello che ti ha fatto? -

- Perchè non si merita questo -

- Ma che stai dicendo? - Mi guarda stravolto - Fino ad un'attimo fà lo odiavi, e ora? -

Beh, lo odio ancora, ma i sentimenti non passano da un minuto all'altro, e forse sono ancora innamorata di lui sotto sotto, odio ammetterlo ma è così, amo anche la persona che ora si trova davanti a me, mi viene da piangere e infatti mi ritrovo a piangere abbracciato ad Alessio che mi appoggia sul suo petto, è così premuroso, mi abbraccia anche se penso mi odi per quello che ho appena fatto.

- Dai stasera andiamo a sfogarci, va bene? -

Faccio cenno di si con la testa, ripensando a quello successo poco fà.

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